Cyclopride Day 2015 si è svolto domenica 10 maggio a Milano e Palermo, un mega-raduno di cittadini in bici che hanno voluto dare un segnale molto forte: riprendiamoci lo spazio della città, per pedalare!

Erano a migliaia, sia a Palermo sia a Milano, che hanno voluto partecipare alla super pedalata di gruppo che ha attraversato Milano dal centro della città fino alla sua periferia toccando Sesto San Giovanni. Un gruppo di “persone in biciclietta“, cittadini che voglio riappropriarsi dello spazio, delle strade per potersi muovere senza l’automobile.

Il cyclopride 2015 a Milano

Bici come mezzo di trasporto, non solo come oggetto di divertimento.

Sì, cittadini e non solo appassionati di bici. In Italia il mercato della bici è occupato per la maggior parte da bici ad utilizzo “ludico”, per hobby, per la salute, un oggetto da usare dopo il lavoro e nel tempo libero. Ma la bici, durante questa manifestazione, vuol mandare un messaggio molto forte: la bici è un mezzo di trasporto!

La bici è efficiente, veloce, economica, salutare, non inquina, occupa meno spazio, permette la socializzazione tra le persone, l’auto è un guscio chiuso, la bici no.

Il cambiamento deve avvenire dentro ognuno di noi.

Il numero sempre maggiore di cittadini che partecipano a questo genere di manifestazioni dimostra la necessità di avere spazio: piste ciclabili, parcheggi, parchi per i ciclisti urbani e i loro figli.

Cyclopride in poco tempo ha dimostrato di essere una manifestazione “simbolo” di questa necessità, il bisogno di un nuovo modello di città: più sicura, meno inquinata, con più spazio e con meno automobili.

Cyclopride non compie un atto di protesta integralista, ma cerca di farlo senza causare torppi disagi.

Il messaggio deve essere compreso, non essere un messaggio che poi sfocia in insulti e rabbia nei confornti dei ciclisti. L’obiettivo non è “bloccare il traffico”, ma cercare di far capire a chi adesso usa l’auto che può usare la bici, e che molti cittadini lo fanno già.

I “nuovi ciclisti” sono gli automobilisti!

Dobbiamo solo far capire che la bici può sostituire la loro auto. Vivere la città senza auto è possibile, serve un cambiamento radicale, ma deve essere un cambiamento che arriva prima di tutto dalle persone, deve avvenire dentro ognuno di noi.

So bene che per molte persone è difficile pensare di muoversi in città senza auto, ormai “è diventata indispensabile”, c’è chi pensa sia assurdo fare anche solo 5 km in bici per arrivare al lavoro! Ma basta provare, per alcuni potrebbe essere un atto di coraggio salire in sella ed affrontare il traffico non più dentro al proprio “guscio a quattro ruote” ma “indifesi su una bicicletta”, ma vi renderete conto che non è solo piacevole, ma vi cambierà il resto della giornata e anche la vostra vita.

Il cyclopride 2015 a Milano

Luci in Bici insieme CBM per aiutare il Nepal

Sabato 9 maggio invece si è svolta la pedalata “notturna” Luci in Bici, promossa dall’organizzazione umanitaria CBM Italia e Cyclopride a sostegno della popolazione del Nepal. Chi ha partecipato ha infatti contribuito agli aiuti umanitari di CBM in Nepal.

Ha stupito quante persone hanno partecipato, più di un migliaio di persone hanno invaso la Milano by Night del sabato sera con le proprie bici tutte illuminate.

A proposito dell'autore

Appassionato di mountainbike dalla nascita, scopre la fotografia molto giovane, dopo la laurea in architettura non abbandona il sogno di lavorare come fotografo e da quel momento inizia la sua vera carriera da professionista lavorando come fotografo specializzato nell'action photography e fornendo servizi ad aziende di ogni genere... Attualmente ha il ruolo di Direttore Responsabile di BiciLive.it