Si chiamano Paolo Paciucci e Gianmaria Citron, sono due designer che dal Politecnico di Milano hanno deciso di dedicarsi alla costruzione di biciclette. Ma non parliamo di semplice assemblaggio, no: costruiscono a mano biciclette che, oltre alle linee studiate a fondo, hanno un’indubbia elevata qualità realizzativa.

Il primo infatti ha conosciuto il Maestro Dario Camilotto, che dopo un po’ di tempo acconsente a spiegargli quello che sa sulla costruzione delle bici: il tutto sfocia nella riproduzione degli strumenti utilizzati dal Maestro 30 anni prima e dall’inizio del percorso di apprendimento delle tecniche di progettazione e realizzazione di telai e forcelle in acciaio.

Gianmaria invece, dopo il Politecnico ed esperienze nel design, a Tokyo ed in Italia, approccia il mondo dello scatto fisso focalizzandosi sulla storia dei grandi maestri e marchi di biciclette, e, successivamente, allo studio dei particolari estetico/costruttivi dei telai, in particolare di quelli in acciaio.

Nel 2012 ha la fortuna di partecipare ad un workshop con Dario Pegoretti, e forte delle preziose nozioni acquisite durante il workshop, e affascinato dai racconti e dall’estro di Mario Camilotto, decide assieme a Paolo di iniziare l’avventura Ferriveloci.

Le due strade si sono incrociate e quindi fuse: i due hanno saputo cogliere gli aspetti più storici e tradizionali della scuola telaistica legata alle bici da pista invece di quelli più modaioli, riuscendo a creare assoluti gioiellini, con umiltà e un occhio al passato “Imparare la storia dei grandi maestri Italiani, le loro diverse filosofie. Studiare i dettagli estetici e costruttivi, cogliendone le motivazioni tecniche. Ispirarsi al passato, a chi è venuto prima di noi e ha più esperienza.”

Molto bello come descrivono il loro progetto: “Tenere viva la scuola telaistica milanese, con tutte le sue particolarità, implementandola con nuove tecnologie e conoscenze tecniche. Trasmettere la nostra filosofia anche al di fuori della nicchia di appassionati, diffondendo la cultura e la conoscenza che sottendono alla progettazione di ogni telaio.”

Hanno attualmente 4 modelli: C, B, B over e P, ovviamente tutti cuciti sul cliente.

Il metodo Ferriveloci: passione, precisione e pazienza

Questo il metodo di Ferriveloci: “Ricercare sempre il risultato migliore, dallo studio per la curvatura della forcella, a quello delle proporzioni della bici, fino alla scelta dei colori e delle finiture. Applicare un metodo che partendo dalla rilevazione delle misure antropometriche del ciclista, permetta di progettare e realizzare un telaio in modo efficiente e accurato. Dedicare il giusto tempo ad ogni step progettuale e ad ogni lavorazione, preoccupandosi di non trascurare nessun dettaglio.”

Per maggiori informazioni: www.ferriveloci.com

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