Si sente sempre di più parlare delle bici senza pedali, chiamate anche balance bike. Diversi amici con bimbi piccoli mi hanno chiesto di spiegare di cosa si tratti e se siano utili per imparare ad andare in bicicletta.

In questo articolo vi spiegherò che cosa sia una bici senza pedali e, inoltre, darò indicazioni sulle sue caratteristiche principali e una serie di motivazioni sul perché sceglierla per i vostri figli o come regalo per gli amici o i nipotini.

Infine, concluderò con una guida alla scelta della bici senza pedali per aiutarvi a comprendere differenze e qualità dei vari modelli sul mercato.

Innanzitutto, partiamo descrivendola e dando una definizione: una bici senza pedali è una bici per bambini da circa 2 a 5 anni e, come si deduce dal nome, non ha i pedali e la trasmissione, non ha le rotelle e in moltissimi casi neppure i freni, ma è una bici con cui i vostri figli potranno imparare ad andare in bici molto facilmente… scopriamo perché.

Nell'immagine è mostrata una bici senza pedali in metallo per bambini da 2 a 5 anni.

Un esempio di bici senza pedali con telaio in metallo, per bambini dai 2 ai 5 anni.

Bici senza pedali, balance bike, push bike, run bike, pre bike, pedaless bike, primabici…

In Italia non è ancora molto conosciuta e viene definita in molti modi, mentre nel nord Europa è una tappa fondamentale per imparare ad andare in bicicletta. Nel nostro paese ha preso l’appellativo di “bici senza pedali” e raramente anche “bici senza rotelle”, dovuto alla sua caratteristica principale di essere sprovvista sia dei pedali sia delle rotelle, aspetto che stupisce la maggior parte dei genitori, abituati fin da piccoli al tradizionale triciclo o alla bici con le rotelle e pedali.

Un altro termine con cui viene chiamata è balance bike, che possiamo tradurre semplicemente in “bici dell’equilibrio”. Queste bici infatti hanno il grande vantaggio di insegnare al bambino ad acquisire l’equilibrio in modo indipendente, senza grandi sforzi da parte dei genitori.

Push bike e run bike invece derivano dal modo in cui viene utilizzata dai bambini: infatti per poterla utilizzare i bambini “spingono” (push) e “corrono” (run) con i piedi per potersi muovere. Pre bike invece deriva dal fatto che viene, soprattutto nei paesi del nord Europa, usata come una bici per lo “svezzamento” del bambino all’utilizzo della bici vera e propria, quella con i pedali e la catena. Il termine pedaless invece nasce dal fatto che sia senza (less) i pedali. Alcuni la chiamano invece primabici proprio per il fatto che è effettivamente quella con cui iniziamo la nostra avventura in sella.

Nell'immagine sono mostrate tre tipologie di bici senza pedali: in legno, in metallo e in materiale plastico stampato.

Alcuni tipi di bici senza pedali: da sinistra, un modello in legno, una con telaio in alluminio e una in materiale plastico. Una bici in metallo sarà sicuramente più resistente ma anche più pesante.

Le caratteristiche di una bici senza pedali

Come dice il nome è priva di pedali, ma è anche priva di rotelle. Potremmo definirla una bici “nuda” e ricorda, soprattutto per il modo in cui viene usata, la Draisina del 1817. In generale le bici senza pedali non hanno freni e neppure il cavalletto (alcuni marchi però hanno almeno un freno e talvolta anche il cavalletto), non sono presenti cestini e accessori vari che (opinione personale) spesso sono più di intralcio che di utilità.

Il telaio viene realizzato in differenti materiali e forme: ne esistono in legno, in alluminio, in materiale plastico composito. Quelli in legno e plastica esteticamente la fanno sembrare più un “giocattolo”, mentre quelli in alluminio o acciaio la rendono più simile a una “vera bici” da adulto in miniatura. Personalmente, mia figlia Teresa ha imparato su una bici senza pedali in legno, ma per suo fratello Edoardo stiamo pensando a una bici in metallo (in alluminio o acciaio).

Quella di Teresa potrebbe essere riutilizzata, ma nei due anni circa di impiego alcune parti (come lo sterzo) hanno preso molto “gioco”. Non sto dicendo che le bici in legno siano meno robuste, ma curiosando on line ho trovato modelli con una realizzazione davvero interessante che, nell’ottica di rivenderla quando Dodo (è così che chiamiamo Edoardo) non la userà più, potremmo proporre un prezzo decisamente più alto.

Esistono sul mercato alcuni modelli che permettono di trasformare la bici senza pedali in una bici con i pedali, altri che permettono di cambiare la sella per renderla confortevole quando si cresce e altri ancora che si trasformano da triciclo a bici senza pedali.

Ognuno potrà fare la sua scelta in merito (vi sarà qualche consiglio alla fine di questo articolo). Io e mia moglie siamo andati nella direzione della semplicità: abbiamo scelto prima una push bike che ha accompagnato Teresa da circa 2 anni a 3 e poi una bici con ruote da 14 pollici con pedali ma senza rotelle. Il passaggio dalla balance bike ai pedali è stato rapido: in mezz’ora ha imparato a pedalare.

Troverete inoltre bici con ruote piene realizzate in schiuma polimerica oppure con pneumatico tradizionale con camera d’aria. Infine i freni, sì o no? Molti produttori non li mettono, altri sì. La velocità che può raggiungere un bimbo su queste bici non è elevata e “la frenata” viene affidata ai piedi. Teresa all’inzio frenava con le punte delle scarpe, ma siamo riusciti a spiegarle come frenare con la suola, fortunatamente.

Nella foto si vede sulla sinistra Teresa su una bici senza pedali e sulla destra invece su una bici con i pedali e senza rotelle.

Il passaggio dalla balance bike alla bici “vera” senza rotelle è stato molto semplice per la bimba Teresa.

Perché scegliere una bici senza pedali

Chi sta leggendo questo articolo ed è della mia generazione (sono del ’79) è stato introdotto all’uso della bicicletta prima con il triciclo e poi con la tradizionale bici con le rotelle. Alla fine abbiamo tutti imparato ad andare in bici, ma facendo un passo indietro vi ricorderete quella sensazione strana quando il vostro peso e quello della bici erano su una rotella e il vostro corpo tutto storto cercava di riportare il peso dall’altra parte. Vi ricorderete vostro padre (o madre) che vi correva dietro con la mano sotto la sella e vi diceva: “Pedala! Stai dritto. Ti sto tenendo!”. E invece ti stava lasciando mentre ansimava correndo con la schiena piegata…

illustrazione di una famiglia di ciclisti nella decisione da prendere sulla bici per la figlia

La questione è delicata, bici con rotelle o bici senza pedali?

Questo è sempre stato il “metodo tradizionale” che, probabilmente, non è molto corretto per imparare ad andare in bici, come affermano svariate persone. Non ci sono studi scientifici o degli specialisti che possano dircelo con certezza, ma solo provando si può comprendere quanto una balance bike possa essere vantaggiosa per un bambino.

Non ci sono prove scientifiche neppure per dire che le bici senza pedali siano migliori o no, ma l’esperienza che abbiamo avuto io e moltissimi altri genitori dovrebbe bastare per affermare che una balance bike (a me piace chiamarla così) possa permettere ai bambini, già all’età di 17/18 mesi, di usarla, divertirsi e in poco tempo (qualche mese) imparare ad avere l’equilibrio su due ruote.

Su una bici senza pedali non solo si impara a curvare più facilmente e nel modo corretto, ma si acquisisce e si migliora l’equilibrio, stimolando la propriocettività del bambino ovvero la percezione di sé in rapporto al mondo esterno. Dal punto di vista psicomotorio la balance bike permette di acquisire più “tasselli motori” rispetto a quella con le rotelle.

Infatti, su una bici comune il problema di stare in equilibrio è pressoché nullo proprio a causa delle rotelle e quando il bambino sterza, per compensare la mancanza di inclinazione della bici, sposta la testa e il corpo all’esterno assumendo una posizione innaturale. Questo “vizio”, una volta eliminate le rotelle, potrebbe essere difficile da togliere, lasciando il nostro piccolo biker con il timore di curvare.

Imparando da soli invece, i piccoli biker acquisiranno maggiore fiducia nelle loro abilità, dato che saranno indipendenti e potranno seguirci quando passeggiamo senza essere spinti, tirati o aiutati: dovranno solo spingere con i piedi e impugnare il manubrio.

Altra cosa importante è il fattore velocità: la bici con le rotelle permette di raggiungere una velocità maggiore, mettendo a rischio i bambini che possono andare in panico e non riuscire a frenare, mentre con le push bike la velocità è più moderata e gestibile.

Nell'immagine si vedono due bambini sulle loro bici: a sinistra il bimbo con la bici senza pedali si diverte senza problemi, a destra quello con la bici con le rotelle rimane incastrato con una rotella in un tombino.

Le rotelle (bici a destra) spesso sono d’intralcio sia per chi cammina di fianco al bambino ma soprattutto per il fatto che si possano incastrare in tombini, recinzioni e altro. Con una balance bike (a sinistra) il problema non sussiste.

Chi ha avuto esperienza con le bici con le rotelle si ricorderà quante volte queste rimanevano incastrate o la ruota posteriore girava a vuoto su terreni irregolari. I bimbi possono, con le bici senza pedali, essere più agili e indipendenti nelle manovre: possono stare sui marciapiedi senza incastrarsi in radici o panchine (sì, i marciapiedi di Sesto San Giovanni, dove viviamo, sono delle vere trappole), possono facilmente scorrere su asfalto (liscio o irregolare) e se vogliono possono infilarsi in un prato o sul ghiaino. Con un triciclo o con una bici con le rotelle ciò sarebbe impossibile.

La bici senza pedali ha rivoluzionato il modo di insegnare ai nostri figli ad andare in bici, come trovare l’equilibrio e rendere divertente questa fase importante della vita. Personalmente ritengo che sia un modo sicuro ed efficace che lascia libertà di movimento ai figli e più serenità ai loro genitori, felici di vederli finalmente pedalare dopo averli trasportati per un paio di anni.

Guida alla scelta della bici senza pedali

Qui di seguito vi illustro gli aspetti principali che dovrete valutare e tenere in considerazione quando sceglierete la bici senza pedali per vostro figlio.

Balance bike: telaio in legno, di alluminio o in plastica?

Sul mercato esistono bici davvero ben realizzate, con componenti allo stesso livello delle bici da adulti (come i cuscinetti sigillati dello sterzo e del movimento centrale). Questi dettagli e un telaio in metallo (alluminio o acciaio) garantiscono una lunga durata della bici e la possibilità di tramandarla al fratellino o alla sorellina o di rivenderla in ottime condizioni. Le bici in metallo hanno delle geometrie molto confortevoli e componenti ben studiati.

Ritengo che sul mercato alcuni prodotti siano più dei giocattoli che delle vere balance bike per l’apprendimento “pre-pedalata”. Alcune bici in legno hanno delle soluzioni troppo “artigianali” come lo sterzo affidato a un perno avvitato con un bullone che di certo non è paragonabile a una vera serie sterzo. Esistono dei modelli in plastica ben fatti e altri che, solo a toccarli, lasciano dubbi sulla loro resistenza.

Dunque fate molta attenzione al momento della scelta, cercate di andare in un negozio e non affidatevi solo a una foto su uno store on line. Controllate inoltre il peso massimo sostenibile dalla bici, che deve essere dichiarato. Di solito è intorno ai 30 kg.

Balance bicycle: ruote e pneumatici

Troverete ruote in alluminio, in plastica, in materiale composito e in legno. Dipende da che utilizzo ne farà vostro figlio. Se credete che la bici sarà usata soprattutto al parco sulla ciclabile o nel vialetto di casa, allora una bici con ruote meno robuste (legno o plastica) e pneumatici pieni con materiale in schiuma polimerica sarà sufficiente.

Se invece pensate di introdurre vostro figlio o figlia alla mountain bike come i bimbi di  questo video, allora orientatevi su ruote in alluminio e pneumatici con camera d’aria che hanno una performance migliore (permettono infatti di regolare la pressione e rendere la ruota più o meno scorrevole o adatta a differenti terreni).

Biciclette senza pedali per bambini: con o senza freni?

Il freno su molti modelli non è presente, ma vi assicuro che non è un problema, anzi, aiuta i bimbi a capire meglio come gestire a dosare la velocità. Può essere indispensabile quando i bambini si lanciano dalle discese o in caso di emergenza, ma sempre che riescano a utilizzarlo: le leve dei freni sono infatti spesso molto “dure” da usare per un bambino di 2 anni e i freni sono quasi inutilizzabili. Accertatevi dunque che vostro figlio riesca a frenare, altrimenti insegnategli a frenare con i piedi.

Manopole e sterzo di sicurezza

Tra i componenti da tenere in considerazione ci sono le manopole, che in molti modelli hanno sulla parte terminale (all’esterno) un sistema di sicurezza per evitare che, in caso di caduta, la manopola possa fare male al bambino. Questa parte terminale è infatti più larga e “tozza” per attutire l’eventuale colpo. La sua assenza può essere un fattore di scelta, ma potreste comunque cambiare le manopole successivamente se vi dovesse piacere un determinato modello.

Lo sterzo su alcuni modelli ha un sistema di sicurezza; evita infatti che il manubrio sterzi bruscamente (per esempio quando la ruota entra in un buco o va contro un ostacolo).

Altezza sella e manubrio

Le misure della sella e del manubrio sono molto importanti perché definiscono in un certo senso “la taglia” della bici e il range della fascia di età di utilizzo. Tutto dipende naturalmente dall’altezza del bambino, ma in generale per un bambino di 2 anni (o quasi) accertatevi che la sella raggiunga un’altezza minima di 28 cm, mentre per i 3 anni può andare bene da 35 cm. L’altezza di 45 cm circa del manubrio invece può essere valida per i 2 anni e di circa 50 cm per i 3 anni. Alcuni modelli permettono una grande estensione per accompagnarli fino ai 5 anni.

Pedana poggiapiedi

La pedana poggiapiedi è una caratteristica di alcuni modelli. Molte aziende la escludono, ma a mio avviso è molto utile. Noterete che alcuni telai hanno nella parte bassa (dove dovrebbero stare le pedivelle per intenderci) uno spazio spesso rivestito con materiale antiscivolo oppure in plastica. Serve a ospitare i piedi del piccolo biker che, una volta acquisito l’equilibrio, può appoggiare i piedi e scorrazzare via con la sua bici, addirittura alzandosi dalla sella per imitare magari il papà con la sua mtb.

Prezzi bici senza pedali

I prezzi vanno da circa 50 euro fino ad arrivare anche a 250 euro. Dipende tutto da ciò che ho illustrato sopra. Ci sono bici con una qualità davvero alta: pensate che ci sono modelli con telai in alluminio idroformato (una tecnologia impiegata nelle bici da adulti per usi anche professionistici), mentre altre hanno una costruzione più semplice ed economica e dunque costano meno.

Starà a voi cercare di capire se quella bici valga quel prezzo oppure no, magari comparandola ad altri modelli, qui trovate il nostro catalogo con vari modelli di bici senza pedali con prezzo e caratteristiche. Vi consiglio comunque di andare in un negozio e “toccarla con mano”, poi decidere per un modello o un altro starà anche alla vostra disponibilità economica e alle aspettative che riversate nel vostro piccolo campione.

A breve pubblicherò altri articoli sulle bici senza pedali: un catalogo con i prezzi e i modelli, una comparativa tra i vantaggi e gli svantaggi delle bici senza pedali e le bici con le rotelle e un articolo in cui racconto l’esperienza che ho avuto con mia figlia Teresa.

Se volete raccontare anche voi la vostra esperienza o volete delle informazioni non esitate a scrivere un commento in fondo all’articolo.

A proposito dell'autore

Appassionato di mountainbike dalla nascita, scopre la fotografia molto giovane, dopo la laurea in architettura non abbandona il sogno di lavorare come fotografo e da quel momento inizia la sua vera carriera da professionista lavorando come fotografo specializzato nell'action photography e fornendo servizi ad aziende di ogni genere... Attualmente ha il ruolo di Direttore Responsabile di BiciLive.it