illustrazioni di Cecilia TurchelliCome proteggersi dalla pioggia in bici Elvezio Sciallis 17 Novembre 2016 Wiki Bike Non è certo un mistero o un segreto: in Italia bastano poche gocce di pioggia per spaventare la maggior parte dei ciclisti urbani e spingerli a impiegare l’auto durante i giorni piovosi o, altrettanto spesso, ad adottare soluzioni poco logiche sia dal punto di vista dell’abbigliamento sia della guida della bicicletta. Alcuni ciclisti tendono a coprirsi troppo e con capi che impediscono la traspirazione mentre altri, per reazione, cominciano a pedalare più velocemente del solito aumentando i rischi e altri ancora, infine, si affidano alla soluzione più pericolosa fra tutte, cioè pedalare con l’ombrello. Una mano sul manubrio e una a reggere una potenziale “vela” in grado di farli sbandare al minimo colpo di vento. Eppure in molti Paesi del Nord Europa la pioggia non è un dramma per chi viaggi su due ruote: queste persone non cambiano il loro mezzo per recarsi al lavoro e adottano alcuni semplici accorgimenti per ripararsi dalla pioggia in bici. Cosa fare quando si viene sorpresi da un acquazzone mentre si è in bici? Imprecare serve a poco, meglio fermarsi in un luogo protetto e indossare abbigliamento antipioggia… Pedalare quando piove è quindi possibile, ma sono ben comprensibili alcuni dubbi: come vestirsi quando si deve andare in bici sotto la pioggia? Quale abbigliamento e quali accessori da ciclismo sono consigliati? Come devo guidare la bicicletta mentre piove? La bici si rovina sotto la pioggia? Che cosa posso fare per evitarlo? Cercheremo di rispondere a tutte queste domande e fornire qualche consiglio utile in questa guida riguardante le misure antipioggia che possiamo adottare in sella. Essendoci differenze piuttosto spiccate fra l’andare in bici sotto la pioggia con biciclette urban, biciclette da strada o mtb, in questo articolo ci occuperemo in particolare degli stratagemmi e accorgimenti riguardanti il ciclista urban che deve affrontare il traffico cittadino, mentre dedicheremo post distinti sull’andare in mountain bike sotto la pioggia e in bici da strada sotto la pioggia. I suggerimenti che vi forniremo valgono in genere anche per le bici a pedalata assistita, ma potrebbero esserci alcune considerazioni da fare, che riguardano più il mezzo che il proprietario. Non è tanto il motore elettrico per bici a patire la pioggia quanto la batteria: approfondiremo la questione in un futuro articolo. La preparazione antipioggia prima di salire in sella Il ciclista urban può andare incontro a due situazioni diverse: o viene colto da un acquazzone improvviso mentre percorre in sella le vie cittadine oppure sa già, prima di uscire di casa, che sta piovendo e/o pioverà. Mentre nel primo caso le precauzioni possibili sono più limitate, nel secondo possiamo prepararci a dovere. Se la pioggia dovesse arrivare all’improvviso e fosse molto forte è consigliabile, quando possibile e non fossimo costretti da tempistiche troppo strette, fermarsi e mettersi al riparo, attendendo la fine del temporale. Una alternativa potrebbe essere di portare sempre con sé, nello zaino o nella borsa, alcuni capi di vestiario che servano come soluzione d’emergenza. Avendo spazio a disposizione potremmo inoltre portarci dietro un k-way o una mantellina antipioggia, qualche tipo di giacca antivento che occupi poco posto o un poncho impermeabile, ma è poco probabile voler portarsi dietro ogni giorno l’abbigliamento antipioggia “giusto in caso”. Se sorpresi da un temporale, pedalare velocemente verso casa non è la migliore soluzione: in città asfalto e rotaie diventano scivolosi e la possibilità di cadere aumenta. Abbigliamento antipioggia d’emergenza È quindi più semplice (e occupa anche molto molto meno spazio) pensare a qualche soluzione improvvisata che risulti comunque efficace. Per quanto poco elegante possa essere, un sacchetto dell’immondizia (quelli neri che misurano 70 per 100 centimetri) può facilmente trasformarsi in una mantella o un poncho antipioggia improvvisato ma in grado di portarvi a destinazione asciutti o quasi visto che è sufficiente aprire un buco per la testa e due per le braccia. Stessa soluzione per testa e piedi: alcuni sacchetti di plastica più piccoli potranno trasformarsi in efficaci copriscarpe (basterà prestare un po’ più di attenzione alla pedalata) e proteggere anche il vostro zaino o la vostra borsa, mentre potrete mettere una semplice cuffia da doccia sopra o sotto il casco per tenere la testa all’asciutto. Non facciamoci illusioni: è ben probabile che con queste soluzioni poco consone si arrivi a destinazione comunque un po’ bagnati, ma c’è una importante differenza fra il giungere al lavoro completamente fradici e arrivarci con abiti un po’ inumiditi che asciugheranno facilmente. In caso di emergenza una cuffia da doccia, un sacchetto per l’immondizia e sacchetti di plastica ci aiutano a bagnarci di meno. Abbigliamento antipioggia per ciclismo Il discorso diventa molto diverso nel caso in cui stia già piovendo prima della partenza o, tramite i servizi meteo che sono sempre più accurati e affidabili, si sappia con precisione che pioverà quando usciremo. In questo caso possiamo vestirci con capi di abbigliamento sportivo adatti alla pioggia. Inizialmente molto costosi, i prezzi di questi capi sono ormai sensibilmente calati ma possono rappresentare una spesa importante a seconda della tipologia. Si pensi però che, tenendo conto della qualità, efficacia e durata nel tempo, si tratta di acquisti raccomandabili che valgono ogni euro versato. Per conoscere le proposte del marchio Dainese per il ciclista urbano potete leggere il nostro articolo sulla sua gamma di abbigliamento per tutte le condizioni climatiche AWA Black. Il poncho Dainese AWA Black è impermeabile fino a 10.000 mm di colonna d’acqua. Prima di passare in rassegna le varie soluzioni possibili occorre tenere conto della stagione e della temperatura, vestendosi in corrispondenza con strati più o meno pesanti di abiti normali, che saranno poi coperti dall’abbigliamento antipioggia. Ci sono due caratteristiche che nella vostra valutazione devono pesare più di ogni altra: impermeabilità e traspirazione. Potreste anche essere completamente al sicuro dalla pioggia e non farvi bagnare da una singola goccia, ma se giungerete a destinazione inzuppati da capo a piedi dal sudore che non è si è asciugato potreste comunque andare incontro a qualche malanno. Pure la visibilità è di grande importanza: la pioggia riduce la visibilità, meglio quindi preferire colori sgargianti e inserti catarifrangenti rispetto al classico nero che è sì più elegante ma meno visibile agli automobilisti. E ora, in un ideale “percorso” da capo a piedi, vediamo come coprirci. In commercio esistono molteplici capi d’abbigliamento tecnico studiati appositamente per contrastare la pioggia senza farci sudare. Soluzioni antipioggia per la testa La soluzione migliore è di acquistare un copricasco, un rivestimento impermeabile adatto alla forma del vostro casco; ne esistono in commercio di varie tipologie e colori. In alternativa potrete affidarvi al cappuccio impermeabile di cui sono provvisti molti poncho, mantelline e giacche antipioggia; controllate che riesca a calzare in modo sufficientemente aderente al vostro casco e avrete ben pochi problemi per quanto riguarda la protezione del capo dalla pioggia. Soluzioni antipioggia per spalle, torace, addome e mani Anche in questo caso vi è l’imbarazzo della scelta: abbondano infatti i modelli di mantelline antipioggia e giacche impermeabili, mentre per l’estate e i momenti di pioggia lieve troviamo anche gilet antipioggia molto leggeri. Vi consigliamo di puntare su una giacca antipioggia di buona qualità, realizzata in tessuto tecnico (possono avere vari nomi a seconda delle ditte e del brevetto, ma si tratta in sostanza di teflon espanso) che garantisca impermeabilità e traspirazione in modo da non farvi bagnare né dalla pioggia né dal sudore mentre pedalate. Esistono vari modelli, divisi genericamente in hard shell e soft shell: la scelta dipende molto dai gusti personali. Preferiamo però suggerirvi una giacca antipioggia “hard shell” leggera e dotata di cappuccio da combinare con altri capi di vestiario sottostanti, sempre traspiranti. Importante anche la lunghezza del capo, che deve coprirvi se possibile fino al fondoschiena. Le mani sono fra le parti del corpo più esposte a pioggia e freddo mentre si pedala e bisogna occuparsene con attenzione, meglio se con guanti invernali in goretex che assicurino impermeabilità e protezione completa. Soluzioni antipioggia per le gambe Esiste in commercio una vasta selezione di pantaloni antipioggia in tessuto tecnico di grande qualità, impermeabili e traspiranti come le giacche. C’è però da considerare il fatto che se dovessimo impiegare la due ruote per recarci al lavoro o a qualche occasione sociale potremmo volere (o potrebbe essere richiesto) un abbigliamento di un certo tipo, quindi pantaloni che rispettino il dress code. Ecco quindi come preferiamo consigliarvi dei sovrapantaloni che potreste indossare sopra il vostro consueto vestiario: vi proteggeranno dall’umidità e, arrivati a destinazione, potrete facilmente sfilarli e ripiegarli. Piccolo trucco che vi renderà ancora più “impermeabili”: indossate i sovrapantaloni dopo esservi infilati le scarpe e gli eventuali copriscarpe, così che l’acqua non riesca a penetrare da qualche zona esposta, per esempio intorno alle caviglie, finendo dentro le scarpe. Soluzioni antipioggia per i piedi Ancor più delle mani, è importante avere i piedi asciutti e al caldo, e siccome, come le mani, sono uno dei punti più esposti, dobbiamo trovare soluzioni ottimali. Si pone più o meno lo stesso problema riguardante i pantaloni: esistono ottime scarpe sportive impermeabili e traspiranti ma, a parte il costo elevato, dobbiamo tenere nuovamente in conto l’estetica che può essere richiesta dall’ambiente lavorativo. Una soluzione più economica e adatta a un numero maggiore di situazioni è di acquistare un buon paio di copriscarpe: ne esistono ottimi modelli in silicone e con imbottitura, ma può anche bastare qualche versione in plastica che si stringa bene alle caviglie. Si perde qualcosa in traspirabilità, sicuramente, ma anche in questo caso sarete liberi di indossare le scarpe che vorrete, liberandovi dei copriscarpe una volta giunti al riparo. Esistono inoltre modelli con un’apertura per chi usi i pedali agganciati; un consiglio è portare le proprie calzature al momento dell’acquisto. Come riparare gli oggetti dalla pioggia Portare con voi tutti gli oggetti di cui avete bisogno durante la giornata, evitando che si bagnino, è probabilmente il problema minore dell’andare in bici quando piove. Zaini impermeabili, borse da bici antipioggia, coperture che rendono impermeabili sia gli zaini sia le borse, sacchetti e astucci di plastica: le soluzioni sono molte, di dimensioni e tipologie ben differenziate e vi sarà facile trovare qualcosa di adatto alle vostre esigenze. Copertura per bici antipioggia, biketop e capottina Esiste infine una soluzione generale, che protegge allo stesso tempo sia la bicicletta sia il ciclista. Si tratta di speciali capotte per biciclette, chiamate anche biketop o parapioggia per biciclette. Questi accessori consistono in coperture più o meno totali, alle volte complete e alle volte con aperture laterali, realizzate principalmente in materiale plastico che consenta la visione della strada. Pur essendo efficaci, in particolare quelle prive di aperture laterali, non ci sentiamo di consigliare queste capotte poiché limitano la conducibilità delle due ruote, la sua aerodinamicità e, in casi di vento, aumenta il rischio di sbandate e incidenti. Le coperture antipioggia per bici sono molto efficaci ma limitano la conducibilità e, in caso di vento, fanno aumentare il rischio di sbandate. Preparare la bicicletta per la pioggia Dopo aver pensato a noi, vediamo ora di occuparci dell’amata due ruote e prendere qualche accorgimento per permetterle di affrontare la pioggia al meglio. Occupandoci in questa guida di biciclette per uso urbano c’è da notare come la maggior parte di queste bici sia già provvista dell’elemento più importante in caso di acqua, cioè i parafanghi. Nel caso la vostra bicicletta non ne sia provvista, esistono in commercio parafanghi montabili che potrebbero essere adatti al vostro mezzo, di qualsiasi forma e dimensione, amovibili e molto efficaci, anche per mtb. Si possono trovare pure “lame” in plastica, solitamente a forma triangolare, che si possono bloccare sul piantone sella e servono a evitare che l’acqua o il fango sollevati dalla ruota posteriore vi colpiscano sulla schiena, ma non sono molto efficaci. Oppure, se foste appassionati di design, sul mercato esistono anche alcuni modelli di parafanghi in legno molto pregiati e particolari. Un effetto secondario della pioggia, oltre a provocare la formazione di ruggine, a cui spesso non si pensa, è che a lungo andare “lava via” i lubrificanti impiegati nelle varie parti meccaniche. Meglio quindi, prima di uscire in una giornata di pioggia, ingrassare serie sterzo, cuscinetti e movimento centrale e lubrificare con cura la trasmissione: nel caso in cui vogliate eseguire una preparazione perfetta esiste l’olio per bagnato (wet lube). Infine, se foste ciclisti che amano avere ruote ben gonfie, potreste provare a sgonfiarle un pochino per permettere una maggiore aderenza al suolo. Sempre a proposito di ruote, provate a pulire i copertoni con un po’ di aceto al fine di rimuovere eventuali residui grassi e aumentare l’aderenza. Prima e dopo un’uscita con la pioggia è necessario prendersi cura della propria bici lubrificando a dovere le varie parti meccaniche. Come pedalare sotto la pioggia? I ciclisti poco esperti tendono a comportarsi in modo errato quando devono pedalare sotto la pioggia e compiono alcuni errori potenzialmente pericolosi, errori che si potrebbero evitare facilmente. Prima di tutto occorre rallentare: l’istinto tenderà a suggerirvi di accelerare per arrivare prima a destinazione e bagnarvi il meno possibile, ma procedere con cautela diminuirà significativamente il rischio di incidenti. In più, pedalare con lentezza significa anche sudare di meno, altro vantaggio non trascurabile. Ci sono poi persone che provano una comprensibile paura a pedalare quando piove: tenete conto come il rischio, seguendo alcune semplici misure di sicurezza, sia ridotto al minimo. Cambiate percezione pensando alla pioggia non più come a un “problema” bensì come a una “esperienza diversa” che non capita molto spesso e che può persino essere divertente e piacevole, se affrontata nelle giuste condizioni mentali. Rimanete molto concentrati sulla guida Cercate di guardare quanto più possibile davanti a voi, dai 5 ai 20 metri, evitando ogni distrazione possibile (smartphone, vetrine di negozi, ciclocomputer, guardare in basso verso i pedali o altro). Si tratta di un consiglio valido in ogni condizione, ma sotto la pioggia è da seguire con particolare attenzione. Quando piove è necessario essere molto concentrati nel guidare la bicicletta e utilizzare un ombrello è una scelta poco efficace e molto pericolosa. Evitate frenate improvvise Le frenate brusche sono una tra le fonti più comuni di incidenti in bici mentre piove. Pensate per tempo alla frenata da effettuare e cominciate ad azionare entrambi i freni molto prima di ciò che fareste con l’asciutto. Guidare con due dita sui freni può accorciare di parecchio gli spazi di frenata anche in questi casi: l’importante è evitare le perdite di aderenza. Se aveste freni a tampone o V-brake, questi avranno una funzionalità ridotta anche del 40% (a seconda dei modelli e delle bici), soprattutto nelle prime frenate e dopo i passaggi nelle pozzanghere: tenetene conto! Se aveste invece i freni a disco, questi potrebbero diventare rumorosi e fischiare, ma mantengono comunque una buona potenza frenante anche se bagnati. Potendo scegliere, il freno a disco (meccanico o idraulico) è più indicato in caso di un utilizzo frequente sotto la pioggia. Evitate sterzate brusche In questo caso pensiamo che i motivi siano facilmente intuibili: si rischia di scivolare e cadere e allo stesso tempo il traffico attorno a voi, sempre a causa della visibilità ridotta, avrebbe meno tempo per reagire. Per questo motivo occorre anche segnalare ogni vostra manovra con un anticipo maggiore del solito e curvando un po’ più ampiamente del solito oltre alla vostra presenza in strada con dispositivi luminosi adeguati. Abbiamo anche una guida sui consigli per pedalare al buio che potete consultare. Massima attenzione agli ostacoli stradali Quando sono bagnati, evitate elementi quali tombini, foglie morte, cartacce e altri rifiuti e detriti, pavé e in particolare le rotaie del tram e la segnaletica verniciata sul manto stradale: diventano molto pericolosi e dovrete affrontarli con maggiore cura. Per le rotaie il consiglio è di affrontarle in modo perpendicolare o piuttosto frenare e scendere dalla bici sorpassandole a piedi; dipende tutto dalla vostra dimestichezza con il mezzo. Segnaletica orizzontale, rotaie, tombini e foglie secche quando piove diventano molto scivolosi e vanno superati con cautela. Che cosa fare dopo la pioggia? Una volta rientrati a casa pensate prima di tutto a voi stessi: per quanto possiate esservi coperti bene è comunque probabile che vi siate bagnati un po’ e quindi è consigliabile una buona doccia calda per poi asciugarvi con cura, riscaldando bene mani e piedi che ne hanno particolare bisogno. In seguito, non appena fosse possibile, pensate alla compagna che vi ha portato in giro per la città subendo il maltempo: manutenzione e pulizia della bici, di nuovo, sono importanti sempre, ma in questo caso ancora di più. Pulite la vostra bici con estrema cura, rimuovete fango e sporco di ogni tipo e lavatela bene con acqua corrente ma a bassa pressione, tipo una canna dell’acqua o un secchio e una spugna. E mi raccomando, usate solo i prodotti adatti alla pulizia della bicicletta. Asciugate il telaio e le parti meccaniche con cura, soprattutto la catena, quest’ultima con un compressore ad aria se possibile o con stracci asciutti. Tornate quindi a ingrassare e lubrificare le parti che ne hanno bisogno e infine, se voleste fare i perfezionisti e prevenire l’ossidazione, spruzzate sul telaio uno spray al silicone, lucidando quindi con un panno morbido, evitando i cerchi delle ruote o i rotori dei freni a disco.