Questi ultimi mesi di emergenza sanitaria hanno contribuito a modificare processi e idee che erano radicati da anni e non si sarebbe mai immaginato che potessero mutare così rapidamente. Pensiamo ad esempio alle medicine prescritte dal medico di base: è stata necessaria un’epidemia per trasformare magicamente la ricetta cartacea in un codice che, trasmesso al cliente, gli permettesse di ritirare il medicinale in farmacia.

E questo è avvenuto in tempi talmente rapidi che ci sarebbe da chiedersi se non fosse stata una soluzione a portata di mano anche in situazioni non emergenziali.

Purtroppo ci sono stati anche i casi negativi, di attività che si sono dovute fermare perché non gestibili in termini di distanziamento sociale.

un illustrazione rappresentante il distanziamento sociale

Bike-In: una nuova logica per seguire gli spettacoli che arriva da lontano

Lo spettacolo, la musica e il cinema sono fra queste attività che sono state più intensamente penalizzate da flussi di spettatori difficilmente distanziabili fra loro. Ma anche in questo caso si è guardato oltre cercando soluzioni che consentissero la fruizione di spettacoli insieme ad altre persone senza rischiare un assembramento.

La mente è andata indietro nel tempo, quando in grandi spazi si crearono dei parcheggi per le auto e gli automobilisti diventarono spettatori di film o concerti senza dover scendere dai loro mezzi. Stiamo parlando dei Drive-in, soluzioni nate in America negli anni ’60 ma molto apprezzate in tutti i paesi in cui in quegli anni era in atto un forte sviluppo economico e della mobilità in auto.

In quei tempi era un fenomeno di costume, una scelta “cool” più che un’esigenza specifica. Oggi siamo di fronte ad una situazione di necessità, per far ripartire un settore che richiede la presenza fisica del pubblico per poter dare il meglio di sé.

Pensiamo a un film: lo si può guardare comodamente sul divano di casa ma in una sala cinematografica l’emozione e il coinvolgimento sono molto differenti. Per non parlare di un concerto…

La bicicletta come mezzo di distanziamento sociale

Così sono scese in campo Fresh Agency, Live Club e Shining Production, tre realtà con esperienze ultraventennali nel mondo dello spettacolo, per proporre un nuovo concetto di drive-in in cui la protagonista è la bicicletta, il Bike-In.

In questo particolare momento è necessario abbandonare il format dei grandi assembramenti a favore di una fruizione con capienze ridotte e una struttura basata sulle distanze che garantisca la sicurezza, senza tuttavia perdere la magia e l’emozione dello show dal vivo.

Una illustrazione del bike-in

Come funziona il progetto Bike-In

Bike-In propone di valorizzare le aree verdi e i grandi polmoni delle città allestendo strutture stagionali multifunzionali per poter offrire diverse forme di spettacolo e intrattenimento: dal concerto, al cinema, al teatro, all’evento sportivo, alla funzione religiosa, alla didattica, momenti di intrattenimento adatti alle fasce pre serali e serali.

Un luogo “green” facilmente raggiungibile in bicicletta o in monopattino: lo spettatore raggiunge lo “spot” che ha prenotato, parcheggia la bicicletta o il monopattino e si siede su panchine o poltroncine in base alle sue esigenze: dalla postazione singola a quella familiare.

Il tutto godendo dell’aria aperta e vivendo l’esperienza in compagnia.

La personalizzazione dello spot

In fase di acquisto si sceglie la posizione dalla quale assistere allo spettacolo e il tipo di accomodamento:

  • Single Spot, una piazzola individuale con spazio per una bicicletta;
  • Family/Couple Spot dedicato alle coppie e alla famiglia, con metrature differenti;
  • Premium Spot, una terrazza rialzata in cui poter fruire di servizi aggiuntivi quali aperitivo/cena o degustazioni.

Attraverso i Branding Spot le aziende che vogliono sfruttare gli allestimenti come strumento di visibilità possono sottoscrivere accordi di sponsorizzazione.

illustrazione della postazione family/doppia

Postazione famiglia/coppia.

Sicurezza per la Fase 3 e per un futuro ancora incerto dell’epidemia

Bike-In è progettato con punti di accesso differenziati tra ingresso e uscita e prevede percorsi guidati e presidiati abbinati a servizi adeguabili alle norme vigenti in materia di distanziamento, igiene e sanificazione.

È prevista un’esperienza cashless grazie all’utilizzo di un’app dedicata che permette di gestire in un unico servizio il ticketing, l’acquisto di cibi e bevande, il merchandising, la scelta e la personalizzazione dello spot.

Questa modalità consente anche la tracciabilità attraverso il biglietto nominale digitale e distanze di sicurezza modulabili in base alle necessità, presidiabili con personale dedicato ai controlli e alla sanificazione periodica delle strutture.

Illustrazione We Love Green

I plus di Bike-In

Bike-In è Green perché basa il suo concept su scelte ecologiche e sostenibili per l’ambiente. Bike-In è Safe perché consente e agevola il distanziamento sociale.

Bike-In è Smart perché permette di immergersi completamente nell’evento con un’esperienza personalizzata e condivisa. Bike-In è Social perché artisti e pubblico sono nello stesso luogo, un’esperienza fortemente empatica per godere al 100% di uno spettacolo.

Bike-In è anche “Slow” perché collegato alla mobilità dolce della bicicletta e quindi propedeutico allo sviluppo di una mobilità sempre più orientata all’utilizzo di piste ciclabili e aree pedonali.

Per maggiori informazioni sul progetto e per prendere contatto con i promotori si può consultare il sito www.bike-in.it

A proposito dell'autore

Da ragazzino si calava giù dalle montagne in sella a una Saltafoss dopo averla portata in cima sulle spalle, poi ha avuto una lunga parentesi motociclistica anche come organizzatore di eventi on/offroad e, con la maturità, è ritornato alla passione per i pedali, in particolare con l’aiutino elettrico. Adesso è Presidente di una Associazione che organizza Tour ed Eventi in e-Bike.