Tre ricercatori dell’università di Trento hanno ideato Kissmybike, un sistema che permette, in caso di furto, di individuare la posizione della propria bicicletta con molta precisione, recuperando quindi il mezzo.

Per quanti accorgimenti prendiamo, per quante catene e lucchetti possiamo mettere, i ladri di biciclette rimangono un grosso problema in moltissime aree metropolitane.

Si tratta di una problematica così comune che spesso consideriamo il furto della bicicletta come un avvenimento prima o poi inevitabile nella vita di un ciclista, e in una città come può essere Milano, per esempio, accettiamo anche i vari mercatini improvvisati di bici usate, sapendo bene che buona parte del materiale proviene da furti.

Ultimamente però, così come avviene in tanti altri settori che riguardano l’amata due ruote, le cose stanno cambiando: i progressi della tecnologia trovano impreparati questo tipo di ladri e propongono antifurti sempre più avanzati, come abbiamo avuto occasione di scrivere più volte.

Lo schema di funzionamento di Kissmybike, il sistema antifurto per biciclette da Trento.

Lo schema di funzionamento di Kissmybike, il sistema antifurto per biciclette da Trento. Per fortuna usarlo sarà facilissimo!

Uno degli elementi più apprezzabili e ricercati negli antifurti moderni è la loro invisibilità.

Sempre più spesso, quando i ladri non riescono a rubare una bicicletta provvedono a rovinarla o a sottrarre solo delle parti, provocando quindi un grave danno al proprietario, mentre un antifurto invisibile che permette la localizzazione del mezzo assicura che lo stesso verrà ritrovato intatto.

Questo devono aver pensato Ivan Minakov, Uladzimir Kharkevich e Nadya Bobova, i tre ricercatori dell’università di Trento che, stufi marci dei furti, hanno progettato Kissmybike, un sistema antifurto satellitare per biciclette che in breve tempo, oltre a risolvere il loro problema, gli ha fatto guadagnare il premio D2T Start Cup Trentino in un concorso per startupper sotto i 35 anni, con conseguente ingresso alla finale nazionale del premio stesso.

Kissmybike, grazie alle sue dimensioni (7,8 x 2,1 cm) e al peso piuma, può essere posizionato in vari elementi della bicicletta: mozzo dei pedali, il reggisella, il manubrio o direttamente nel telaio, scomparendo quindi alla vista del ladro, che non ne percepirà l’esistenza nemmeno sollevando o manipolando la bici.

Grazie a una combinazione di tecnologia smart, mobile e satellitare, Kissmybike fornirà quindi al cellulare del proprietario indicazioni ben precise sulla bici che gli è stata sottratta.

Si parla di uno scarto di pochi metri in qualsiasi tipo di ambiente, quindi sia nel caso che la bicicletta si trovi in qualche strada o al chiuso di garage e abitazioni.

Ma Kissmybike non fornisce solo la posizione esatta: in caso di furto si attiva immediatamente, mandando l’avviso dell’avvenuta rimozione e fornendo il tracciato preciso dei movimenti compiuti dalla bicicletta.

Antifurti come questo hanno anche un importante valore aggiunto, conseguente alla sicurezza che trasmettono: una volta che siamo ragionevolmente sicuri di poter ritrovare la nostra due ruote intatta, diventa ben più facile spendere qualche euro in più per l’acquisto di un mezzo destinato a durarci per parecchie stagioni in quanto possiamo investire i soldi con maggiore tranquillità.

Questa rinnovata spinta economica aiuta i produttori stessi a concepire bici sempre più evolute, in un circolo “vizioso” che in realtà è positivo per tutti.

La posizione della bici rubata sarà sempre visibile su una mappa

Chi è interessato a questo antifurto può visitare il sito ufficiale Kissmybike e provare magari a entrare nella squadra di collaudo dell’apparecchio stesso.

A proposito dell'autore

Grande appassionato di natura, cinema e scrittura, collabora da anni con siti di musica, cinema, spettacolo e informazione occupandosi di varie tematiche. Milano gli ha fatto scoprire il mondo della bicicletta e da allora il suo amore per le due ruote continua a crescere inarrestabile.