Anche Michelin sostiene il progetto della ciclovia VENTO Alessio Valsecchi 1 Giugno 2018 Bike News Dopo aver incassato il prezioso sostegno di Bosch eBike Systems e proprio mentre è in corso la pedalata collettiva VENTO 2018 che celebra il progetto, la futura ciclovia che scorrerà lungo il Po ottiene una nuova e importantissima collaborazione, quella con Michelin. 679 chilometri da VENezia a TOrino, 4 regioni coinvolte, 20 aree protette, 12 province, oltre 120 comuni, la collaborazione del Politecnico di Milano: le fasi iniziali della realizzazione di quella che diventerà la più lunga dorsale cicloturistica d’Italia vantano già nomi e cifre da record. La ciclovia VENTO, che in futuro scorrerà lungo le due rive del Po, attira sempre maggiore interesse con il passare del tempo e, anche se ci troviamo ancora solo nella fase del progetto di fattibilità, quanto visto fino a questo punto è molto confortante. La fucina Michelin di recente ha sfornato Vision, una gomma stampata in 3D: leggera, autorigenerante, senza aria né cerchio. Con VENTO l’Italia aggiungerà un progetto di inestimabile valore culturale alla serie di ciclovie nazionali in vari stadi di realizzazione, e i motivi del coinvolgimento del brand francese sono ben spiegati da Marco Do, Direttore Comunicazione Michelin Italiana. “Sosteniamo con passione e simpatia il progetto VENTO. La parola ‘cicloturismo’ si compone di due termini che appartengono alle radici di Michelin e alla sua storia attuale. Accompagniamo con grande interesse la realizzazione di questo progetto che valorizza la bellezza del nostro Paese, perché Michelin, dalla sua fondazione, si occupa di persone che viaggiano, della loro sicurezza, del rispetto dell’ambiente, del territorio e delle sue ricchezze paesaggistiche, artistiche e culinarie. Di VENTO ci piace questa visione, l’impegno per realizzarla, il piacere del viaggio e della scoperta, tappa dopo tappa.” E le parole di Marco Do sono ancora più significative se si pensa alla storia di Michelin, con “ciclo” e “turismo” che rappresentano due tappe fondamentali per il noto marchio di pneumatici. Risale infatti a fine Ottocento il brevetto depositato da Édouard Michelin, che rivoluziona il ciclismo con pneumatici smontabili e riparabili in poco tempo: si passa da ore di lavoro e mezze giornate di essicazione a soli quindici minuti circa per cambiare una gomma. Una invenzione tanto brillante quanto efficace, che darà immediatamente i suoi frutti con la vittoria di Charles Terront alla Parigi-Brest-Parigi del 1891, ottenuta proprio su pneumatici smontabili Michelin, un trofeo che varrà più di decine di campagne pubblicitarie. Il tracciato della futura ciclovia VENTO: 679 chilometri da VENezia a TOrino lungo le due sponde del Po. Ma anche la seconda porzione del termine cicloturismo è altrettanto importante per la storia di questo marchio perché pochi anni dopo, nel 1900, nasce l’ormai arcinota e autorevole Guida Michelin, inizialmente pensata per poche migliaia di automobilisti che avevano bisogno di informazioni, al tempo molto scarse, sui posti migliori dove rifornirsi, trovare officine e parti di ricambio, luoghi dove mangiare e dormire. Da allora Michelin ha continuato a segnare sia la storia del ciclo che quella del turismo, è più che naturale che ora voglia legare il suo nome alla più importante e interessante dorsale cicloturistica italiana. C’è ancora tanto da fare prima di arrivare al completamento di VENTO: dal progetto definitivo a quello esecutivo, per poi giungere alla realizzazione vera e propria, il collaudo e infine l’apertura al pubblico. Ma c’è anche molto di già realizzato, visto che la ciclopedonale riprenderà in parte vari tratti di Bicitalia 2 e di Eurovelo 8 e tenendo a mente che si può contare sia sulle eccellenze del Politecnico di Milano che su sponsor e partecipazioni di primordine. E durante l’attesa, possiamo goderci un ripasso di molti dei luoghi che saranno toccati e collegati da VENTO grazie al video-collage che vi presentiamo qui sotto. https://youtu.be/O2gD7I7PQtA