Il formicolio alle mani quando si va in bicicletta: cause e rimedi Davide Allegri 15 Gennaio 2019 Wiki Bike Il formicolio alle mani in bici è un evento molto fastidioso e più frequente di quanto si possa immaginare. Con questo articolo cercheremo di arrivare alla radice delle possibili cause che generano questo problema durante le uscite in bicicletta per trovare dei rimedi al problema. Tendenzialmente il formicolio alle mani si presenta dopo diversi minuti in sella alla bicicletta. La definizione formicolio spesso è utilizzata per rappresentare un fastidio o una sensazione negativa nella zona del polso e della mano. Ci sono però precise sensazioni che possono dare importanti indizi sull’origine anatomo-fisiologica del formicolio alle mani. Prima di entrare nei dettagli è fondamentale fare un rapido quadro generale sulle basi di anatomia, neurologia e biomeccanica della mano. Anatomia, neurologia e biomeccanica della mano La mano costituisce la parte più sofisticata di tutto l’apparato di movimento. Nessun altra struttura motoria possiede, in un così piccolo spazio, tante articolazioni, tanti muscoli e tanti recettori sensitivi. Per questo motivo ogni dinamica fisiologica della mano è altamente complessa. Quelle che riporterò in questo paragrafo saranno solo le informazioni base per una chiara comprensione dell’articolo. La mano è composta da ben 27 ossa e si articola con le ossa del braccio, radio e ulna, formando l’articolazione del polso. Radio e ulna a loro volta si articolano con l’omero formando l’articolazione del gomito. I muscoli deputati al movimento della mano sono numerosi e possono essere intrinsechi, con origine e inserzione sulla mano, oppure estrinsechi, con origine nella zona dell’avambraccio e inserzione sulla mano. Questa particolarità evidenzia quanto la mano sia fisiologicamente avanzata e complessa. I muscoli della mano sono innervati da tre nervi principali: il nervo mediano, l’ulnare e il radiale. Tutti questi nervi derivano dal plesso brachiale, un’importante formazione di nervi del sistema nervoso periferico che hanno il compito di innervare prevalentemente gli arti superiori. Il plesso brachiale si trova nello spazio tra la parte inferiore del collo, la clavicola e la parte superiore della gabbia toracica. È circondato da strutture ossee e diversi muscoli. La presenza ravvicinata di muscoli importanti è uno dei numerosi motivi per il quale un sintomo a livello della mano, come un formicolio, possa essere direttamente collegato a un ipertono (erroneamente e comunemente chiamata contrattura) dei muscoli del collo. Questi, contraendosi, potrebbero andare a comprimere il nervo e quindi creare una situazione dannosa. La fitta rete vascolare origina anch’essa nella zona retroclaveare, non a caso molti rami dei nervi hanno un decorso pressoché identico ad alcune arterie e vene. Lo stretto rapporto vascolare e neurologico porta a indagare spesso la zona cervicale anche in caso di sintomi vascolari. Dal punto di vista biomeccanico, ossa e muscoli le permettono di avere due gradi di libertà: abduzione, adduzione, flessione ed estensione.Non parliamo però di movimenti puri perché la sommatoria degli assi delle ossa che costituiscono la mano e l’articolazione del polso daranno vita a movimenti misti. La circonduzione concessa dall’abbinamento di flessione-adduzione e di abduzione-estensione mette l’estremità del pollice nelle condizioni di eseguire i movimenti di opposizione e di retroposizione caratteristici della mano umana. L’opposizione del pollice insieme all’utilizzo delle altre dita e la mano nel suo insieme ci permette di avere diverse modalità di presa. Parliamo quindi di presa di potenza, presa palmare, presa morsa, presa di precisione, presa pre-opposizione terminale e presa a pinza. Tale complessità di movimenti comporta un enorme impegno neurale a livello conscio e inconscio. La presa è un aspetto fondamentale in tutti gli sport di guida così come nel ciclismo. Se vuoi scoprire come migliorare la tua presa sul manubrio e evitare i classici dolori alle dita e avambraccio, leggi il mio articolo sull’allenamento della presa del manubrio in bici. Formicolio alle mani in bici I sintomi fastidiosi sono interpretati in modo soggettivo da ognuno di noi. Tendenzialmente il termine più utilizzato nel contesto della mano è proprio il formicolio, in molti casi questa sensazione di formicolio non corrisponde alla percezione reale del dolore. È possibile sentire come una scossa durante determinati movimenti del braccio o della testa, avere una sensibilità alterata della mano, avvertire un torpore diffuso alle dita oppure un intorpidimento di alcune o tutte le dita (dita addormentate). Ognuna di queste descrizioni può essere interpretata come un indizio di una strada da seguire. In questo caso prenderemo in considerazione il comune formicolio alle mani, quella sensazione appunto di formiche che camminano appena sotto la superficie della pelle. Il formicolio alle mani è un sintomo che accomuna molte patologie più o meno gravi. La maggior parte dei casi, per fortuna, il problema è estremamente banale e transitorio da non destare nessun tipo di preoccupazione. Basti pensare che una qualsiasi posizione statica potrebbe causare anche solo una leggera compressione di un nervo che andrebbe poi a dar vita al formicolio. Per farvi un esempio, la tipica botta sul gomito che vi mette fuori gioco il mignolo della mano. In quella zona passa il nervo ulnare, ed è la stessa zona utilizzata per testare appunto l’integrità del nervo e i suoi riflessi. È invece opportuno indagare nel momento in cui il formicolio alle mani sia frequente, duraturo, di elevata intensità, se interessa una mano sola oppure se è associato ad altri segni o sintomi. Nel ciclismo, soprattutto su strada, si mantiene per diverse ore una postura che in caso di concomitanza di diversi fattori, potrebbe portare a questo fastidioso formicolio. Il formicolio alle mani colpisce chi utilizza qualsiasi tipo di bici: dalle mountainbike a quelle di strada. Cause e rimedi del formicolio alle mani in bici Di seguito ho riportato alcune delle cause più comuni del formicolio alle mani nel ciclismo. Sono linee guida che possono aiutare il biker a fare chiarezza su un sintomo tanto comune quanto fastidioso. Patologie Individuare ed eventualmente escludere le patologie correlate al sintomo del formicolio alle mani è il primo passo per un percorso terapeutico di successo. Possibile rimedio: nel caso in cui il formicolio si dovesse presentare frequentemente, con elevata intensità e con le stesse caratteristiche, la prima da cosa da fare è consultare il proprio medico curante che provvederà a indagare e eventualmente escludere ogni tipo di patologia che potrebbe rispondere alla sintomatologia del formicolio alle mani. Varianti anatomiche e fisiologiche Seppur nei libri di anatomia siamo tendenzialmente tutti molto simili, nella realtà non è così. Le percentuali di variazioni anatomiche sono alte in ogni distretto corporeo. È quindi possibile che una genetica “sfortunata” renda una persona più predisposta a certi tipi di infortuni. Nel caso del formicolio alle mani potrebbe essere collegato a megapofisi, forami di passaggio dei nervi più stretti rispetto alla media, passaggi vascolari particolarmente tortuosi, conformazione delle articolazioni e molti altro. Possibile rimedio: in questo caso il primo passo per trovare una soluzione, sempre che ci sia, sarà quello di indagare a fondo le zone ritenute “colpevoli”. Un’anamnesi differenziata accurata è alla base di un percorso terapeutico efficace. Disordini posturali La postura non va corretta ma interpretata. Per questo motivo un assetto posturale atipico potrebbe aprire la strada a un ragionamento più globale che potrebbe dare vita a una sintomatologia come il formicolio alle mani. Possibile rimedio: è un percorso complesso e adatto a terapisti esperti, ma se gli indizi anamnestici portano a un problema posturale, la soluzione di questa problematica potrebbe ripercuotersi direttamente sulla sintomatologia alle mani. Un riequilibrio posturale potrebbe quindi risolvere il problema di formicolio alle mani Ricordiamo che i punti di appoggio in sella alla bici sono i piedi, il bacino e le mani. I piedi sono il nostro unico contatto a terra nella vita di tutti i giorni, il bacino è una zona critica per la dissipazione delle forze e le mani sono un distretto corporeo molto complesso dal punto di vista anatomico e neurologico. Una limitata funzionalità a questi macrodistretti potrebbe dare vita a problematiche molto distanti dal punto di origine reale. Per queso motivo l’allenamento propriocettivo è un ottimo mezzo di prevenzione degli infortuni. Problemi cervicali funzionali Questo è un problema che può essere inserito nel contesto dei disordini posturali ma al quale, per ovvi motivi anatomici, viene riservata particolare attenzione. Come detto poco prima, l’origine neurologica e, in parte vascolare, della mano si osserva a livello della colonna cervicale. Una curva (lordosi) sulla quale verte spesso la responsabilità di compensare eventuali disfunzioni dei distretti adiacenti. Per questo motivo è possibile che per trovare un rimedio al formicolio alle mani in bicicletta sia necessario indagare anche le zone più lontane del corpo. In questo caso una restrizione di mobilità della colonna cervicale potrebbe avere conseguenze dirette sulla fisiologia dell’arto, mano compresa. Non a caso, infatti, i primi sintomi in caso di patologie cervicali solitamente compaiono proprio a livello delle dita delle mani. Possibile rimedio: un trattamento osteopatico potrebbe esservi di grande aiuto per ripristinare la funzione globale del tratto cervicale. Come ho descritto nei paragrafi precedenti, vascolarizzazione e innervazione interessano direttamente il tratto cervicale. Vasi e nervi con origine dalla zona cervicale si portano fino alle estremità delle falangi, e durante il loro percorso attraversano una serie di strettoie anatomiche e articolazioni. Pur non essendo strettamente specifico per la zona cervicale ma coinvolgendo tutta la colonna vertebrale, potresti trarre beneficio da questi esercizi per prevenire o ridurre il mal di schiena. Errata messa in sella Un grave malposizionamento in bici può portare a vari problemi, tra i quali il formicolio alle mani. Parlo di “grave” perché appurato che tutti i punti sopra descritti siano negativi, solo un posizione altamente errata, tanto dei componenti quanto del bici nel complesso, potrebbe portare a una sintomatologia simile. Possibile rimedio: affidarsi a un esperto biomeccanico vi toglierebbe ogni dubbio. Ma nel caso in cui vogliate fare un “check” del vostro mezzo da soli iniziate dall’esaminare il posizionamento di ogni singolo componente a contatto diretto e poi indiretto con il vostro corpo. Prima di tutto la taglia del telaio, sembra scontato ma in questi casi spesso le taglie vengono vendute o scelte un po’ “adattandosi”. Altezza e arretramento sella, posizione leve freno, posizione manubrio, attacco manubrio e posizione delle tacchette. In caso di assetto errato del mezzo ne consegue un assetto corporeo errato. Di fondamentale importanza rimane sempre la respirazione diaframmatica per un buon mantenimento della posizione in sella. Abbigliamento inadatto Nel caso specifico dell’abbigliamento è un’ipotesi rara ma comunque possibile. Guanti troppo stretti possono per esempio andare a influire sulla circolazione che, come abbiamo visto poco prima, viaggia a stretto contatto con la parte neurologica. Più probabile, anche se difficile con i nuovi modelli evoluti, sono invece gli spallacci dello zaino (se lo usate) regolati male o non adatti alle vostre caratteristiche fisiche. Nella zona claveare e ascellare, trapezio compreso, passano i rami del plesso brachiale che andranno poi a innervare tutto il braccio. Una forte compressione della zona potrebbe andare a creare problemi vascolari e nervosi. Possibile rimedio: sostituire o eliminare l’abbigliamento “sospetto”, compreso lo zaino. Andando a esclusione è possibile capire se realmente sia questa la causa del problema. Conclusioni Il formicolio e il fastidio alle mani in bici può essere sintomo delle più svariate cause. Non sempre causa e sintomo si trovano nello stesso distretto corporeo così come non sempre si riesce a individuare una causa precisa. Solitamente in queste occasioni si parla di causa multifattoriale, ovvero la sovrapposizione di diversi possibili problemi che possono portare, nell’insieme, a quel determinato sintomo. Il mio consiglio è quello di prestare attenzione alle caratteristiche del sintomo, analizzando l’intensità del dolore, la sede, la durata e in quale occasioni si presenta. In seguito affidarsi a un medico o terapista per cercare di risalire alla cause e trovare una soluzione. Come sempre sconsiglio le diagnosi fai da te sul web perché potrebbe portare a un aggravamento della situazione o a ipotesi errate.