Modifiche al Codice Della Strada: cosa cambia per i ciclisti? Pietro Franzese 14 Settembre 2020 Bike News Grandi novità per chi utilizza la bicicletta come mezzo di trasporto per spostarsi in città. La conversione in legge del “DL Semplificazioni” contiene molte delle richieste arrivate dai Comuni di tutta Italia alle prese con il cambiamento della mobilità al tempo della pandemia. Si parla infatti di provvedimenti storici per tutelare ciclisti e pedoni ma anche per incentivare la mobilità sostenibile. Vediamo di cosa si tratta. Strada urbana ciclabile Trattasi di una nuova tipologia di strada con limite di velocità non superiore a 30 km/h, segnalata con segnaletica verticale e orizzontale e che come suggerisce il nome, dà la priorità alle biciclette. La strada sarà ad unica carreggiata con banchine pavimentate e marciapiedi. Una strada a priorità ciclabile (Olanda). Doppio senso ciclabile Una delle più grandi novità sta nel doppio senso ciclabile all’interno delle strade cittadine. Nelle strade con limite massimo di velocità inferiore o uguale a 30 km/h i ciclisti potranno circolare anche in senso opposto all’unico senso di tutti gli altri veicoli restando sempre lungo la corsia ciclabile presente sulla strada stessa. Il doppio senso ciclabile sarà applicato indipendentemente dalla larghezza della carreggiata, dalla presenza di parcheggi e dalla tipologia di veicoli autorizzati al transito (auto, autobus, camion…). Un segnale di doppio senso ciclabile (già presente in alcuni comuni italiani). Corsie bici-bus All’interno delle corsie già delimitate da segnaletica orizzontale e linee continue sarà possibile per le biciclette circolare al loro interno, purché non siano presenti binari tramviari a raso e che la corsia non sia inferiore a 4,30 metri. La corsia bici-bus garantisce una maggior tutela dei ciclisti in città su un percorso già vietato agli altri mezzi a motore. Zone Scolastiche Con il nuovo Codice della strada, in città e in prossimità di edifici scolastici verrà creata una zona a protezione dei pedoni e dell’ambiente delimitata da segnaletica verticale od orizzontale dedicata. In queste zone sarà fortemente limitata (o addirittura esclusa) la circolazione, la sosta e la fermata di tutte le tipologie di autoveicoli, in coerenza con gli orari di accesso e di uscita degli studenti. Sono esclusi dalle restrizioni gli scuolabus, autobus destinati al trasporto degli alunni e i titolari di contrassegno per disabili. Ogni tipo di avvicinamento con autovettura nella Zona Scolastica verrà scoraggiato con sanzioni amministrative fino a 664 euro e anche sospensione fino a 30 giorni della patente. Le Zone Scolastiche proibiscono in determinati orari l’accesso ai veicoli a motore nella propria area. Autovelox anche nelle strade urbane La novità degli autovelox installabili ora nelle strade cittadine (prima era possibile sono in quelle a scorrimento) di riflesso andrà ad incentivare ancora di più la mobilità sostenibile, scoraggiando il superamento del limite di velocità da parte dei veicoli a motore e quindi una maggiore sicurezza per chi si sposta per esempio in bicicletta. I comuni potranno ora installare gli autovelox anche nelle strade di quartiere e cittadine. Insomma, una mini-riforma del Codice che va a colmare alcune lacune normative assenti in Italia e già presenti da molti anni negli altri paesi della Comunità Europea. La pandemia globale ha sicuramente dato un’accelerata al processo di rinnovamento del Codice della strada italiano dato anche il boom nella vendita di biciclette e mezzi per la mobilità sostenibile. Visto il conseguente aumento dell’utilizzo di mezzi come ebike e monopattini elettrici, sono già molte le città italiane che hanno manifestato in questi mesi l’intenzione di favorirne l’utilizzo mediante iniziative e politiche mirate. Si attende ora la conferma da parte della Camera Dei Deputati, che potrebbe rendere il Decreto operativo già per la fine del 2020. Sull’argomento potrebbe anche essere interessante leggere il nostro articolo dedicato alle regole di utilizzo dei monopattini elettrici in città.