Un intero quartiere senza parcheggi auto: è questo il progetto al quale sta lavorando la città di Amburgo.

La città-stato che sorge sulle rive del fiume Elba sta ampliando la sua estensione costruendo un nuovo quartiere ecologico. Si tratta di un’area che conterà circa 7.000 case e 5.000 edifici. Si troverà in periferia, su un attuale terreno agricolo, ma vicino alla stazione ferroviaria che porta nel centro della città in meno di 15 minuti.

La particolarità? L’intero quartiere non prevede la possibilità di parcheggiare l’auto in strada.

Sarà sempre possibile guidare fino a casa, ma non sarà possibile parcheggiare davanti a casa. E la maggior parte delle persone probabilmente sceglierà di non guidare affatto.

“Non sarà un quartiere senza auto, ma un quartiere con strade senza parcheggio. Le auto non sono necessariamente una cosa negativa. Hanno solo determinato, un po’ troppo, l’aspetto dei nostri quartieri negli ultimi decenni. Vogliamo rispettare i pedoni e lo spazio pubblico, e non ingombrarlo di parcheggi”, ha spiegato Darius Reznek, uno dei manager di Karres en Brands, lo studio di progettazione olandese che sta lavorando al progetto in sinergia con lo studio danese Adept.

“Le strade diventeranno molto più ricreative e verranno utilizzate come una sorta di soggiorno condiviso piuttosto che solo per posizionare le auto”, aggiunge Martin Laursen, socio fondatore di Adept.

Un render dello studio "Adept + Karres en Brands" del nuovo eco-quartiere che nascerà ad Amburgo

Render dello studio “Adept + Karres en Brands”.

Ecosostenibilità e maggiore qualità di vita

Lo scopo è quello di non permettere alle auto di definire l’aspetto urbano, si vuole dare maggiore valore alla qualità dello spazio pubblico.

Non ci saranno parcheggi sotto casa ma ci saranno piste ciclabili, percorsi pedonali e la stazione dei treni al centro del quartiere. Per questo diventerà molto più semplice muoversi a piedi o in bici o su rotaia, mentre l’uso dell’auto sarà per lo più destinato ai lunghi viaggi fuori città.

I residenti che possiedono una vettura la potranno lasciare in uno dei parcheggi multipiano che si troveranno ai margini del quartiere, in posizioni volutamente “scomode” e lontane, ad almeno 200 o 300 metri dalla casa più vicina.

Il quartiere punta inoltre ad avere un impatto ambientale neutro grazie alla presenza di grandi parchi, tetti verdi o rivestiti di pannelli solari e un sistema di canali. All’interno della nuova area saranno poi presenti negozi, scuole, palestre, uffici (e anche delle serre agricole) rendendolo di fatto un piccolo “borgo” autonomo, dove i residenti possono affrontare le spese quotidiane o soddisfare le proprie esigenze muovendosi in loco.

Per questo gli ingegneri lo hanno ribattezzato col nome “The Connected City”. Si può leggere del progetto su questa pagina del sito di Karres en Brand.

Lo sviluppo inizierà nel 2025 e sarà completato entro il 2040. A quel punto, tutti coloro che vivranno nel quartiere potrebbero guidare un’auto elettrica. Più ecologico di così…

Un render dello studio "Adept + Karres en Brands" del nuovo eco-quartiere che nascerà ad Amburgo

Render dello studio “Adept + Karres en Brands”.

Nuove infrastrutture per una nuova cultura

Il progetto di Amburgo è dettato dalla volontà di creare infrastrutture che facilitino l’acquisizione di una nuova cultura più improntata all’ecologia e alla sostenibilità ambientale.

Se vuoi che le persone prendano una buona abitudine, dà loro la possibilità di praticarla in modo facile. Se vuoi che le persone comincino a spostarsi in bici, costruisci ciclabili. Prima l’infrastruttura, poi il cambio di cultura.

Senza andare troppo lontano, restiamo in Italia e prendiamo l’esempio di Milano: il capoluogo meneghino nell’ultimo decennio ha incrementato notevolmente i chilometri di piste ciclabili. L’obiettivo entro la fine del 2021 è quello di costruirne altri 200. Questo ha coinciso con l’aumento dei numeri di passaggi in bici registrati.

I dati riportati da Fiab Milano Ciclobby confermano che i ciclisti crescono del 3% ogni anno, con un aumento del 26% negli ultimi 8 anni e del 56% rispetto al 2003, anno di inizio rilevazioni.

E se è vero che creare infrastrutture facilita gli spostamenti, è altrettanto vero il contrario. Toglierle aiuta a perdere le “cattive” abitudini.

Proprio come sta facendo la città tedesca di Amburgo nei confronti delle auto. C’è da dire che il quartiere in via di costruzione è solo il primo passo di un progetto più ampio: l’ambizione della città tedesca è infatti quella di eliminare completamente le auto da tutte le sue strade urbane entro il 2034. Il progetto si chiama “GrenenNetz Hamburg”, che può essere tradotto come “Rete Verde di Amburgo”.

Per maggiori dettagli sul progetto invitiamo i nostri lettori a visitare la pagina web ufficiale dell’iniziativa.

A proposito dell'autore

Nato a Milano, ha imparato a destreggiarsi in fixed nel traffico. Cresciuto a pochi colpi di pedale dal Muro di Sormano, si è innamorato delle pendenze più impervie. Trapiantato in Trentino, ha lavorato come guida turistica in bici. Ora vive in Olanda, tra ciclabili e cargobike. Viaggia regolarmente in bikepacking e nell’estate 2016 ha pedalato per le strade d’Europa attraverso 13 nazioni e 3724 km in 31 giorni. Da qui il libro L’Europa in Bici.