Andare in bicicletta al lavoro fa stare meglio e allunga la vita Alessio Valsecchi 15 Ottobre 2015 Bike News Un recente rapporto sulla sedentarietà diffuso dall’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sottolinea i benefici del recarsi al lavoro in bicicletta. Purtroppo i dati reali delle abitudini di un terzo della popolazione adulta europea sono invece deleterie per la salute. Il cittadino medio europeo nella fascia di età compresa tra i 25 anni e i 52 anni si alza dal letto al mattino e si catapulta dalle calde coltri direttamente alla poltrona dell’ ufficio, passando per il tragitto casa-lavoro rigorosamente effettuato in auto. Le conseguenze della scarsa mobilità da parte degli adulti che al mattino si recano al lavoro in auto, oltre a congestionare il traffico cittadino e aumentare sensibilmente lo smog, che non è un fatto da sottovalutare, sono la pressione alta, il diabete e l’obesità. Nonostante l’insorgere dei vari problemi di salute, la popolazione persevera nelle abitudini errate dando rilievo eccessivo alla comodità dell’automobile. Eppure è risaputo che il movimento per l’organismo è salutare, e ancora più efficace e mirato l’andare in bicicletta. Bastano 30 minuti giornalieri per portare beneficio alla circolazione del sangue, di conseguenza al cuore, ai polmoni, alle gambe; aiuta a combattere il sovrappeso e gli sbalzi pressori. I dati che emergono dagli studi statistici dell’Oms purtroppo rilevano l’inquietante numero di un milione di morti all’anno in Europa causate dalla scarsa attività fisica e dall’eccessiva sedentarietà. L’abitudine a recarsi al lavoro ogni giorno utilizzando la bicicletta sarebbe il metodo più semplice e meno dispendioso, suggerito dall’Oms per evitare le conseguenze letali della scarsa mobilità, con un buon 25% in meno di rischio di morte prematura causata da malattie cardiovascolari, diabete, cancro e disturbi respiratori di varia entità. Se l’impegno degli adulti europei si orientasse in questo senso, la vita nelle città registrerebbe un sensibile balzo qualitativo in merito alle emissioni inquinanti nell’aria e a un’utile diminuzione del traffico. Il dato attuale parla di un 30% di lavoratori che utilizza la bicicletta per andare al lavoro. Se la percentuale aumenterà, sarà possibile registrare anche un risparmio globale delle spese legate al mantenimento e al rifornimento delle autovetture, oltre alla loro manutenzione, e un sensibile risparmio sulle spese mediche. In definitiva, vi sono una lunga serie di vantaggi che valgono bene l’abbandono settimanale dell’auto in garage, che può tornare utile solo nei week end per gite o svago fuori città con la famiglia o gli amici. Infatti se la portata della ciclabilità nelle maggiori capitali europee arrivasse ad allinearsi con quella di Copenhagen (che è tra le più alte al mondo), si otterrebbe un forte risparmio, più posti di lavoro, città più pulite e persone più sane. Con uno sforzo minimo di esercizio fisico e dinamicità, una mezz’ora al giorno di tragitti in bicicletta e abitudini più consone al benessere personale cambierebbero la nostra vita e quella del pianeta.