Come scegliere il ciclocomputer GPS più adatto alle tue esigenze Elvezio Sciallis 13 Aprile 2016 Wiki Bike Con il passare del tempo e l’evolversi della tecnologia anche noi ciclisti, come molti altri sportivi, abbiamo potuto beneficiare di strumenti tecnologici sempre più perfezionati e meno costosi: mentre i primi ciclocomputer GPS fornivano pochi dati di navigazione a fronte di un prezzo elevato e scarsa durata della batteria, ora il mercato offre una vasta scelta di bike computer GPS dalle grandi prestazioni, a una frazione dei costi di qualche anno fa. Ma quale è il ciclocomputer GPS più adatto alle tue esigenze? Quali elementi e caratteristiche guardare in questi accessori prima di effettuare la nostra scelta? Come scegliere il ciclocomputer GPS giusto? Non c’è, ovviamente, una singola risposta adatta per tutti, ma è possibile raggruppare una serie di indicazioni che ci possono aiutare nel processo di scelta. I ciclocomputer GPS possono variare in modo sensibile per quel che riguarda le dimensioni. L’impiego del “computer di bordo” per le biciclette è andato modificandosi nel tempo e ora connettività quali il wireless o la compatibilità ANT + permettono a questi gioiellini tecnologici un vasto insieme di operazioni che non richiedono più la presenza di cavi e sensori. Monitor per la frequenza cardiaca e fasce cardio, informazioni su distanza e velocità che non dipendono più da magneti e sensori, estrema connettività con molti altri gadget: le possibilità e funzionalità dei ciclocomputer GPS sono ormai moltissime e crescono di anno in anno e, accanto a questa crescita, è aumentato il numero di case costruttrici che propongono le loro soluzioni. Se è vero che Garmin rimane la regina incontrastata del settore, la sua posizione è sempre più insidiata da uno stuolo di pretendenti al ruolo: Sigma, Polar, Mio, Bryton, Suunto, Pioneer, Wahoo e altri ancora sfornano apparecchi sempre più avanzati e si propongono come valide alternative. Per cercare di capire quale sia il bike computer GPS adatto alle vostre esigenze dobbiamo stabilire più o meno due elementi importanti: che tipo di ciclista siete e quali informazioni vi servono. Che ciclista sei? Gli atleti che praticano ciclismo a livello amatoriale o semi-pro e guardano con attenzione alle loro performance fisiche sono ovviamente interessati a un numero maggiore di dati rispetto al ciclista che impiega la due ruote solo sporadicamente. Diventa quindi basilare affiancare a funzioni quali la misurazione della distanza, velocità, contagiri e altezza, anche il monitoraggio di dati quali cadenza, ritmo cardiaco, potenza e altro ancora: questo è il caso in cui la connettività ANT +, che è ormai considerata il protocollo di scambio informazioni standard, ha importanza cruciale ed è bene assicurarsi che il vostro ciclocomputer GPS ne sia provvisto. Alcuni bike computer vi saranno già offerti in opzioni bundle (cioè raggruppate) che comprendono vari sensori di questo tipo, senza contare che la connettività con i computer e smartphone vi permetteranno in seguito una analisi completa e dettagliata di tutti questi dati. Un tipico esempio di attacco a staffa sul manubrio per un bike computer GPS. Per il ciclista meno assiduo non è così importante avere a disposizione una simile massa di informazioni, ma quattro dati basilari quali velocità, cadenza, distanza percorsa e ritmo cardiaco rimangono comunque di grande utilità. Diverso il discorso per chi si avventura fuori strada: a fronte di una intuibile scarsità di mappe dettagliate, è cruciale avere un compasso/bussola e un indicatore che segnalino alla perfezione le proprie coordinate, sia per permetterci di navigare conoscendo la zona sia per comunicare la nostra posizione. Sono anche in continuo aumento i database contenenti percorsi che si pongono fuori dalle zone più mappate. Gli utilizzatori di bici per lunghe escursioni e cicloturismo dovranno puntare principalmente a due aspetti: ottima copertura per quanto riguarda la fornitura di mappe e percorsi e batterie di lunga durata. Nel caso in cui le batterie non assicurino una vita lunghissima, si può ovviare al problema con caricatori portatili e piccoli pannelli solari che svolgono egregiamente questa funzione, anche loro sempre più diffusi. Rimangono infine i ciclisti urbani, quelli che raramente escono dalla città e che impiegano la bicicletta per piccoli spostamenti o per il commuting. Per questa tipologia non crediamo che sia indispensabile avere un ciclocomputer: esistono ormai molte app da smartphone che possono offrire una buona esperienza di navigazione, e mentre non è consigliabile impiegare i cellulari come sostituti dei ciclocomputer nei vari altri casi illustrati, ecco che per il ciclista urban può andare bene anche un normale smartphone. Cosa valutare in un ciclocomputer GPS A prescindere dal tipo di ciclista che siete, ci sono vari elementi importanti da tenere d’occhio durante l’acquisto di un bike computer, tralasciando le funzioni più comuni e diffuse quali calcolo della distanza e velocità, che possiamo ormai trovare in tantissimi modelli. Supporto alla guida o analisi dei dati? Siete più interessati a uno strumento che vi offra un affidabile e continuo supporto alla vostra esperienza di guida o a un computer che, conclusa la corsa, potrà fornirvi un ampio insieme di dati da elaborare sul vostro pc o smartphone, per comprendere al meglio la qualità delle vostre prestazioni? In base a questa preferenza dovrete guardare a funzionalità diverse. Ricchezza di ogni tipo di informazione, schermate varie e alta connettività: Garmin rimane azienda leader nel campo ciclocomputer GPS. Connettività Avete bisogno di cercare attivamente percorsi anche non indicati sulle mappe? Vi serve collegarvi quanto più semplicemente ed efficacemente possibile a un vasto numero di sensori e gadget? Volete condividere i vostri itinerari e le vostre prestazioni? L’ANT + in questo caso è ormai quasi indispensabile, ci sono alcune case che impiegano altri protocolli ma, insieme a wireless/bluetooth, è un aspetto molto importante per la vostra scelta. Montaggio Può sembrare un aspetto poco importante, ma avere un ciclocomputer GPS che si possa montare facilmente e in una posizione da cui sia facilmente leggibile è indispensabile. Esistono in media due possibilità di attacco: o direttamente sulla pipa del manubrio, tramite elastici o altri tipi di fissaggio, oppure tramite staffa con piccola prolunga che si può collegare a uno dei due lati del manubrio. In questo caso contano molto gusto personale e modalità di guida, ma tendenzialmente siamo portati a preferire la prima soluzione perché assicura maggiore stabilità. Schermo La scelta dipende se siete in cerca di un ciclocomputer che principalmente vi debba fornire indicazioni di navigazione e cartografia o di uno che vi serva per elaborare dati fisici e riguardanti il percorso. Nel primo caso è indicato uno schermo un po’ più grande e a colori, mentre nel secondo potrà bastare qualcosa di più compatto e in un leggibile bianco e nero. Espandibilità ad altre funzioni Qui tutto dipende dalle vostre esigenze. Molti ciclocomputer sono dotati di altimetro GPS, ma per altre funzioni quali la rilevazione della frequenza cardiaca, della potenza e della pendenza sarà probabilmente necessario acquistare sensori a parte, sempre che non esistano offerte bundle che comprendano anche questi gadget. Il bike computer GPS Wahoo Elemnt montato in posizione centrale sull’attacco manubrio. Come detto, si tratta solo di indicazioni di massima che possono e devono variare a seconda delle esigenze personali di ognuno di noi e del budget a disposizione. Recentemente qui sulle pagine web di Urban.BiciLive.it abbiamo dato uno sguardo a vari ciclocomputer che sono per noi degni di interesse, dal Garmin Edge 250 al Polar M450 passando per Wahoo Elemnt, e nell’immediato futuro contiamo di andare a curiosare anche altri modelli prodotti da brand diversi, così da offrire una panoramica abbastanza vasta sulle principali scelte presenti sul mercato.