foto credit: ©deuscustoms.comDeus Ex Machina unisce bici e moto in Le Derny Elvezio Sciallis 25 Novembre 2015 Anteprime Un tuffo nel passato per conquistare una fetta di futuro a due ruote: è questa la piccola-grande magia realizzata recentemente da Deus Ex Machina, che con Le Derny ci presenta un progetto che unisce moto e bicicletta con tanto stile e un tocco rétro. Deus Ex Machina è un brand di grande successo che ha ormai sedi sparse per tutto il mondo ed è particolarmente apprezzato per le sue proposte artigianali specializzate nella personalizzazione delle moto e naturalmente delle biciclette, siano esse fixed, corsa o urban. Ma si tratta di una descrizione riduttiva in quanto, come ogni brand che si rispetti, Deus Ex Machina è anche promotore di un lifestyle e una cultura molto riconoscibili, con uno stile perfettamente riconoscibile anche solo a una visita in una delle loro sedi. Basta entrare nei loro locali, quali per esempio quelli milanesi in via Thaon di Revel per rendersi conto dell’attenzione al dettaglio e dell’attitudine a mixare moto, surf, abbigliamento, biciclette e anche ristorazione. E da questa attitudine nasce Le Derny, una pregevole accoppiata che già dal nome lascia capire la sua ispirazione e funzione. Nell’universo delle due ruote derny è infatti il nome che rappresenta quel tipo di allenamento e pratica, conosciuta anche come “dietro motore”, risalente alla fine degli anni Trenta, nel quale una motocicletta o comunque un mezzo motorizzato precede il ciclista in modo da ridurre per quanto possibile la resistenza del vento, assicurando quindi prestazioni migliori e più omogenee. Il risultato è un concept molto interessante che abbina scooter e bicicletta, e per quel che riguarda lo scooter l’elemento di partenza è il Django della Peugeot, un mezzo modernissimo che ha però radici retro nello storico Peugeot S55 degli anni Cinquanta. Il Django è stato quindi customizzato secondo lo stile Deus Ex Machina, con attenta cura dei dettagli e un gran impiego di alluminio quale principale materiale della carrozzeria battuta a mano. Su questa base si è pensato poi di sostituire il classico porta-surf che ha già fatto la fortuna di molte loro creazioni, con un porta-bici, una struttura che è in grado di portare una bicicletta e anche alcune parti di ricambio e l’aggiunta di un rullo posteriore per evitare pericoli nel caso la ruota della bici che segue si avvicinasse troppo. Nella parte posteriore si nota il rullo in caso di contatto con la ruota del ciclista durante il “dietro motore”. Il prodotto finale combina grande funzionalità e stile ed è stato presentato, destando interesse, al Salone Eicma 2015 (leggete il nostro reportage sull’esposizione) dove abbiamo visto anche altre importanti novità come la nuova bicicletta elettrica di Piaggio, la Wi-Bike. Ammirando la creazione di Deus Ex Machina siamo di fronte a un mezzo che si adatta con facilità a vari impieghi differenti a seconda dei momenti e delle esigenze e Le Derny, già testato dal team Deus Cycleworks, è pronto a una intensa attività nell’ormai imminente 2016. Ecco un video molto ben realizzato che mostra come nasce la Le Derny e il suo utilizzo: Chiunque sia interessato a questo scooter e a tutte le altre creazioni del brand può visitare il sito ufficiale Deus Ex Machina Milano.