L’etichettatura delle prese di ricarica: la nuova normativa UE Alessandro Borghi 23 Giugno 2021 Bike News Il giorno 20 marzo 2021 è ufficialmente entrata in vigore nell’Unione Europa la normativa sull’etichettatura dei nuovi veicoli elettrici e delle colonnine di ricarica. In tutti i Paesi UE sarà quindi obbligatorio porre sui mezzi elettrici e ibridi plug-in, così come sulle stazioni di ricarica, delle etichette che rispondano allo standard EN 17186:2019. Gli identificatori armonizzati saranno presenti in tutta Europa e permetteranno di identificare i vari veicoli e i vari tipi di ricarica più facilmente. Sia che si tratti di corrente alternata o continua, la sagoma delle etichette sarà esagonale e una lettera identificativa accompagnata da uno schema a colori renderanno più semplice l’identificazione. Un’etichetta della vecchia normativa. Cosa cambia per i veicoli elettrici e stazioni di ricarica? Il provvedimento seguente alla norma EN 17186:2019 che risponde al nome di “Identificazione della compatibilità dei veicoli e delle infrastrutture – Espressione grafica per l’informazione agli utenti sull’alimentazione dei veicoli elettrici” serve per uniformare l’etichettatura dei vari tipi di ricarica che oggi sono disponibili sul mercato europeo. Per conformarsi all’art. 7 della Direttiva DAFI (2104/94/UE), ossia la direttiva sull’infrastruttura per combustibili alternativi, il CEN (Comitato Europeo di Normazione) è stato infatti incaricato di sviluppare uno standard che armonizzasse questo aspetto. La nuova misura è entrata in vigore il 20 marzo 2021 e richiede che le etichette applicati su tutti i nuovi mezzi immatricolati a partire da tale data siano uguali in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Nella normativa rientrano tutti i veicoli eco-friendly dotati di presa di ricarica, quindi ciclomotori, tricicli, quadricicli, motocicli, autovetture, veicoli commerciali, autobus e veicoli pesanti. Inoltre tale provvedimento si estende alle colonnine di ricarica. A spiegare cosa cambierà per l’intero settore della mobilità elettrica ci pensano ANFIA, ANCMA, ANIE ed Elettricità Futura, che in un comunicato stampa forniscono alcune indicazioni sulla nuova etichettatura. Un esempio di nuova etichetta in linea con la norma CEN 2021. In primo luogo le etichette troveranno posto sia in prossimità del connettore fisso del veicolo elettrico, sia sul connettore mobile di ricarica (o sui cavi removibili dove presenti). Anche il manuale d’uso e manutenzione del mezzo saranno provvisti di questa etichetta esagonale così come nel manuale elettronico che i modelli più recenti includono nel sistema di infotainment. Per quanto concerne le colonnine fisse di ricarica, la nuova normativa prevede che le etichette siano posizionate in corrispondenza della presa di corrente oppure all’interno del vano dove è presente il connettore di ricarica. Inoltre tutti i commercianti dei veicoli elettrici sopracitati, come ad esempio e-scooter ed e-car, dovranno esporre al pubblico la nuova etichetta al fine di fornire un’informazione di immediata lettura al cliente. Etichetta ed etichettatura UE La sagoma delle nuova etichetta avrà la forma di un esagono regolare e orizzontale sia che si tratti di corrente alternata o continua. L’identificazione del tipo di ricarica sarà quindi affidata a una lettera maiuscola e a uno schema a colori. In particolare la lettera identificativa sarà di colore bianco/argento su sfondo nero e contorno sempre bianco/argento se posizionata su tutti gli elementi del veicolo elettrico. Per l’etichetta presente sugli elementi della stazione di ricarica, la lettera sarà di colore nero su sfondo bianco/argento con contorno nero. La legenda dei simboli applicati sulle nuove etichette. L’applicazione della nuova normativa, e quindi delle etichette, è già in vigore dal 20 marzo 2021 in tutti e 27 gli Stati dell’Unione Europea, ma anche nei Paesi dello Spazio Economico Europeo, come Islanda, Lichtenstein, Norvegia e in altre nazioni europee come Svizzera, Macedonia, Turchia, Serbia. E nonostante la Brexit, anche i veicoli prodotti all’interno dell’Unione Europea e destinati al mercato d’oltremanica saranno contraddistinti dalle etichette descritte in precedenza. Chi volesse approfondire questo argomento legato alla mobilità sostenibile e ai veicoli elettrici può scaricare due opuscoli informativi dettagliati creati sia per gli operatori del settore sia per i consumatori. I documenti sono stati pubblicati da ACEA, ACEM, ChargeUp Europe, CharIN e EURELECTRIC, ossia da organizzazioni rappresentanti le aziende produttrici, il settore delle infrastrutture di ricarica, l’industria energetica e la mobilità elettrica. Tradotti in 19 lingue e disponibili a chiunque fosse interessato, sono scaricabili dal sito www.fuel-identifiers.eu, che vi consigliamo di visitare per ulteriori approfondimenti.