Fondata nel 1972 a Taiwan per volontà e grazie alla solida esperienza di King Liu, Giant Manifacturing Company (www.giant-bicycles.com) lo scorso 27 ottobre 2022 ha compiuto i suoi primi cinquant’anni d’età, un anniversario che il brand asiatico ha celebrato ripercorrendo gli importanti passi compiuti nel settore delle due ruote e tracciando, al contempo, la linea per il prossimo futuro.

Nata con l’obiettivo di creare biciclette di alta fattura tecnica e migliorare la vita di le sceglie, Giant (quotata in borsa dal 1994) ha ottenuto nel tempo notevoli successi sponsorizzando diverse realtà e atleti in varie discipline e oggi, oltre a essere considerata una delle più grandi OEM nella fabbricazione di telai da bici per tutti i più grandi brand del settore, vanta 12.000 punti vendita autorizzati in tutto il mondo, un numero questo raggiunto (e ancora arrotondabile) coinvolgendo e incontrando le necessità di un numero sempre più ampio di consumatori.

Su costoro, negli anni, Giant ha fatto presa mettendo a disposizione ad un prezzo accessibile biciclette e soluzioni di alta qualità frutto di lunghi processi di ricerca, progettazioni all’avanguardia e un forte spirito innovativo.

A Taiwan nel 1972 viene fondata Giant da King Liu, a destra, con il CEO Tony Lo

Il fondatore King Liu, a destra, con il CEO Tony Lo (1972).

Grazie a quest’ultimo, tra le altre cose, è stato possibile fondare il marchio e iniziare a distribuire le bici Giant nel 1981, introdurre sul mercato nel 1987 la prima bicicletta da strada in fibra di carbonio (la Cadex 980 C), dar luce al primo telaio slooping (con tubo orizzontale notevolmente inclinato e un triangolo posteriore compatto) nel 1997, svelare al pubblico nel 2004 la tecnologia Maestro Suspension (caratterizzata da un sistema di sospensione posteriore a quatto punti di fulcro capaci di neutralizzare le forze della pedalata e della frenata, garantendo così alla sospensione di restare attiva su tutte le tipologie di terreno), lanciare i marchi Liv (primo brand al mondo con prodotti dedicati esclusivamente alla pratica del ciclismo femminile) e CADEX (brand unico di componenti di altissima gamma) nel 2008 e nel 2019 e presentare infine quest’anno numerose novità per il mondo e-bike, tra cui il nuovo motore SyncDrive Pro da 85Nm e un’innovativa batteria da 800 Wh.

Diretta conseguenza, dunque, dell’approccio ambizioso che ha contraddistinto l’azienda fin dall’inizio, queste annate e questi momenti hanno segnato la storia di Giant, una storia in continua evoluzione che dimostra come il marchio taiwanese abbia saputo diversificarsi e ampliarsi facendo molta attenzione a incanalare risorse e sforzi nelle giuste direzioni e dando il corretto supporto a chi, anno dopo anno, ha deciso di affidarsi ai suoi prodotti.

Una torre di cemento con il vecchio logo di Giant

È questo il caso ad esempio, nel ciclismo su strada maschile, del Team Once (vincitore di due tappe al Tour de France 1997 con Joseba Beloki), della Rabobank (vincitrice del Giro d’Italia 2009 con Denis Menchov) e del Team Sunweb (primo al Giro d’Italia 2017 con Tom Dumoulin e nelle classifiche a punti e del Gran premio della Montagna al Tour dello stesso anno con Warren Barguil e Michael Matthews), del team Liv-Giant (poi Liv Cycling) nel ciclismo su strada femminile, degli ambassador Iden e Blummenfelt (unico al mondo capace di scendere sotto le 7 ore tentando il record IronMan Sub7) o, ancora, di uomini che hanno scritto importanti pagine nel fuoristrada come John Tomac, il norvegese Rune Hoydahl e il colombiano Leo Paez, vincitore dei Mondiali Marathon nel 2019 e 2020.

Anche ai loro successi e alle loro gesta Giant deve un pezzo della popolarità trasversale di cui gode oggi, un seguito questo che è stato incrementato facendo parallelamente uscire dai propri stabilimenti eccellenze specifiche per ogni pratica, dalla linea AR per il gravel alle componenti studiate per il progetto CADEX Tri dedicato al triathlon fino all’ultima versione del telaio Compact Road per sfrecciare su strada presentata nel 2020.

Un ciclista pedala su una bicicletta da corsa Giant

Attraverso questi ritrovati e le prossime innovazioni prodotte con la medesima precisione, dedizione e meticolosità del passato, Giant potrà accrescere ulteriormente il proprio successo e, aspetto non più secondario, andare incontro alle esigenze delle prossime generazioni e a quelle dell’ambiente che ci circonda.

Conscia, infatti, dei cambiamenti che sta attraversando l’ecosistema attuale e degli effetti prodotte dai consumi energetici, dalla produzione degli imballaggi e dall’interscambio di merci, Giant si sta muovendo (e si muoverà sempre più) verso un futuro maggiormente sostenibile.

L’intenzione verrà concretamente supportata facendosi promotrice della strategia ESG “Cycling for a Better Future”, approntando una nuova tipologia di imballaggi e sostenendo iniziative ad hoc sul territorio come quella che ha visto protagonisti, nel giorno del cinquantesimo compleanno dell’azienda, i dipendenti della sede Giant Italia di Nerviano che, in quello che è stato ribattezzato “waste collection day”, si sono cimentati in una raccolta rifiuti lungo la pista ciclabile del Parco del Medio Olona. Per l’occasione, Giant ha anche modificato il proprio claim #GetGreater in #GetGreaterPerIlPianeta testimoniando così, in maniera ancor più concreta, il peso dell’evento in questione e, più in generale, quali siano la causa e l’ambizione sposate dell’azienda per i prossimi anni.

Del brand trovate sulla nostra piattaforma il catalogo bici urban e trekking 2022 Giant, il catalogo ebike 2022 Giant, il catalogo bici da strada/gravel 2022 Giant, il catalogo MTB 2022 Giant e anche il test della e-MTB Giant Trance X E+ 1 2022.

Abbiamo recentemente aggiunto anche il catalogo e listino prezzi delle bici gravel Giant 2024 e il test della nuova Giant TCR Advanced 0 2024.

Per maggiori informazioni sulla storia, i prodotti e la distribuzione del marchio visita invece il sito ufficiale Giant.

A proposito dell'autore

Ciclista milanese sempre pronto a fiondarsi verso la campagna e il mare, alla ricerca di itinerari poco battuti in cui ristorare corpo e anima. Sulla sua bici da strada ama tanto darsi all’esplorazione lenta quanto sfidare le pendenze delle montagne mitiche, teatro di quelle imprese che hanno acceso in lui una passione vivissima e totale che ogni giorno prova a trasmettere attraverso i suoi scritti.