Guida al GPS, uno strumento alla portata di tutti i ciclisti Michele Malfatti 16 Settembre 2016 Wiki Bike Che cos’è di preciso il GPS? Come si usa? Quanto mi può essere utile da ciclista? Sono domande che mi facevo anch’io anni fa, quando iniziai ad avvicinarmi al mondo del GPS. Un giorno cominciai a lavorare in una ditta cartografica e lì, per un periodo, ho camminato e pedalato, rilevando sentieri, strade e dati geografici. Da quel momento non l’ho più lasciato. Ho iniziato così a rilevare, creare e mappare itinerari di mountain bike e bici da corsa in maniera costante. In seguito ho scritto due guide, una di mountain bike (Lago di Garda itinerari mountain bike e piste ciclabili, editore Kompass, 2008), l’altra di cicloturismo (Lago di Garda – Guida cicloturistica, editore Kompass, 2012): per queste due guide ho rilevato ogni singolo tracciato con il GPS, per ottenere dati certi e allo stesso tempo aggiornare la cartografia del luogo dove mi trovavo. Quello che ultimamente mi ritrovo sempre più spesso a fare è dare consigli sul GPS ad amici, appassionati di biciclette e outdoor, così come a cicloturisti: entrambe le categorie sono spesso tanto bene attrezzate quanto poco informate sui molteplici usi e potenzialità dei loro strumenti. Spesso sono anche poco esperti nella guida, a tal proposito indichiamo i nostri tutorial “Come regolare una mountain bike” e “Come guidare una ebike“, articoli utili e pieni di consigli per il biker neofita ed esperto. Il dispositivo GPS può guidarti in luoghi inesplorati senza il rischio di perdersi. Da qui a decidere di scrivere una serie di articoli per insegnare ai lettori di BiciLive.it tutto quello che so sul GPS è stata una “pedalata breve”. In questo primo articolo vi spiegherò cos’è il GPS. Fornirò una serie di informazioni con parole semplici e alla portata di tutti per aiutarvi a capire il mondo dello strumento e capire l’utilità di avere un GPS durante le vostre uscite in bici. Il GPS è uno strumento che, collegandosi ai satelliti presenti in cielo, vi permette di sapere dove vi trovate su una mappa, dandovi alcuni dati geografici (coordinate geografiche, latitudine, longitudine e quota). Come potete capire, si tratta di uno strumento versatile: difatti si può utilizzare sia in mountain bike sia in bici da corsa che in ambito urbano. Tratterò molto semplicemente delle principali caratteristiche e tipologie di GPS presenti sul mercato, così sarete in grado di farvi una panoramica su cosa sia un GPS e capire quale potrebbe essere quello adatto per le vostre esigenze. Per approfondire ogni punto ci sarà poi tempo più avanti. Allora, pronti a cominciare? Cos’è il GPS e a cosa serve? Il GPS (Global Positioning System, sistema di posizionamento globale) è uno strumento che fornisce una serie di parametri geografici. Per poter fornire questi dati – che sono la latitudine, la longitudine e la quota – ha bisogno di collegarsi con i satelliti che orbitano nell’atmosfera terrestre. Acceso il GPS si aspettano alcuni minuti fino a quando si acquisiscono un numero di satelliti sufficienti per darci la posizione GPS su di una mappa. Preso il segnale, a ogni movimento il GPS fornisce nuovi dati della latitudine, longitudine e quota. Attraverso questi dati siete sempre a conoscenza di dove vi trovate e in caso di necessità potete comunicare l’esatta posizione fornendo la latitudine e la longitudine. Con il GPS si può scaricare una traccia e seguirla mentre si pedala o si può pedalare e registrare il percorso che si fa. Ultimamente, in tante gare di lunga distanza in mtb o gravel (tra queste il Tuscany Trail, la Trans Am Race o la South Tyrol Trail), l’organizzazione fornisce una traccia GPS da seguire. Ci sono in commercio anche GPS che inviano la posizione, così mentre si pedala chi è a casa o l’organizzatore può seguire il concorrente e monitorarlo sulla mappa. Si tratta di un sistema comodo e rassicurante. Com’è fatto un GPS e chi può usarlo In commercio trovate diverse ditte produttrici di GPS quali Garmin, Twonav, Magellan, Polar, Sunto, Bryton, ecc… e nel portale urban.bicilive.it potete scoprire i nuovi ciclocomputer con GPS per il 2017 presentati durante Eurobike. Il GPS ha solitamente una forma a parallelepipedo con bordi arrotondati. Ha una scocca di plastica resistente agli urti e impermeabile. Disposti nella parte inferiore o sui lati si trovano la mini porta USB (coperta da guaina protettiva) e l’attacco per agganciarlo al porta GPS da manubrio, mentre nella parte superiore dello strumento si trova lo schermo (touchscreen o non touchscreen con l’aggiunta di pulsanti). Tre ricevitori GPS a confronto: con antenna e tasti, senza antenna e touchscreen e, infine, da polso. Il GPS può essere utilizzato per diverse discipline, dalla mountain bike all’urban passando alla bici da corsa e al cicloturismo. Il GPS, per quanto riguarda l’urban, può sostituire quello che è il ciclocomputer. In mountain bike il GPS aiuta il biker a sapere dove egli si trovi, grazie alle coordinate e alla cartografia, e fornisce tutti dati utili dell’escursione. Il GPS in bici da corsa diventa uno strumento che permette di monitorare la singola prestazione fornendo una serie di dati utili al ciclista, oltre ad aver la possibilità di avere mappe cartografiche. Per quanto riguarda il cicloturismo il GPS è utile per poter seguire l’itinerario creato a tavolino e avere sotto controllo ogni singolo dato. GPS o smartphone con GPS? Fino ad alcuni anni fa il GPS era l’unico strumento con geolocalizzazione per la bicicletta. Questo è stato per alcuni l’evoluzione di un ciclo computer, per altri un vero strumento di lavoro come nel mio particolare caso. Lo smartphone ha al suo interno un GPS, questo con delle app scaricate permette di avere un dispositivo abbastanza utile a seconda dei casi. Uno smartphone non è molto indicato per escursioni in mtb o in bici da corsa data la sua delicatezza, ma lo trovo utile per muoversi in città visto che alla fine è sempre un telefono evoluto; non mi fido ad avere uno smartphone sul manubrio della bici in mountain bike, anche se esistono in commercio numerosi supporti da manubrio per smartphone molto efficienti. L’uso del GPS aumenta il consumo della batteria; bisogna anche dire che ora in commercio si trovano i power bank, batterie aggiuntive che ricaricano lo smartphone in breve tempo. Risolto il problema delle batteria si scarica una app dallo store, si accende il GPS e ci si muove per strade urbane senza problemi. GPS: caratteristiche principali e costi Sul mercato ci sono molte marche e di conseguenza tanti modelli: ci sono alcune caratteristiche comuni a tutti da considerare a fondo prima di procedere con l’acquisto. Cartografia Possiamo scegliere tra GPS non cartografici e GPS cartografici. Come dice già il termine, il primo non ha nessun supporto cartografico, quindi mentre si pedala il GPS dà le coordinate geografiche (latitudine e longitudine) ma non mostra la mappa. Un GPS cartografico invece ha la cartografia all’interno dello strumento. Con una mappa caricata sul GPS è possibile seguire una traccia e individuare in ogni singolo istante dove ci si trovi sulla mappa. La cartografia, mentre si pedala e si segue una traccia, è fondamentale: in tal modo anche senza seguire una traccia si conosce la propria localizzazione rispetto alla mappa. Antenna GPS Ci sono modelli di GPS che hanno l’antenna ben visibile all’esterno, ma nella maggior parte dei casi si trova all’interno del dispositivo. A livello di ricezione, l’antenna esterna prende qualcosa in più rispetto a quelle “built in” ma la differenza è impercettibile. Slot microSD sul GPS Il GPS ha la sua memoria interna, spesso limitata. Per poter caricare la cartografia è meglio optare per un modello che abbia la possibilità di avere uno slot microSD, dove installare la memoria espandibile. 8 GB o 16 GB solitamente sono più che sufficienti. Attacco Supporto GPS Ogni casa produttrice di strumenti GPS ha il proprio supporto. Ci sono svariati modelli di GPS e altrettanti supporti. Il supporto viene fornito con diverse soluzioni di posizionamento, per il manubrio o per l’attacco manubrio, così da fornire al cliente varie soluzioni in base alle proprie esigenze. Nella maggior parte dei casi i supporti sono realizzati in plastica e vengono fissati con elastici o con fascette da elettricista. A causa delle diverse forme dei dispositivi e in base al tipo di attività praticata, sono stati realizzati numerosi sistemi di fissaggio alla bicicletta. Alimentazione GPS In commercio ci sono GPS con alimentazione interna o GPS con alimentazione esterna, a pile. Quelli con batteria interna vengono caricati attraverso la presa USB, quelli con alimentazione esterna con pile. I primi sono senz’altro più pratici e comodi, anche se va valutata la vita effettiva della batteria in dotazione. Uscita USB sul GPS Di solito l’uscita USB è collocata lateralmente o sotto lo strumento ed è ben coperta da un guscio impermeabile. Viene usata per i modelli con alimentazione interna per caricare il GPS. L’altra funzione è quella di collegare attraverso cavo USB il GPS al computer: questa operazione ci permette di scaricare le tracce dal GPS al pc, caricare tracce dal computer al GPS e caricare mappe. Schermo GPS Praticamente tutti i modelli di GPS da bici ormai hanno lo schermo a colori. In commercio si possono trovare due tipologie di schermi: modelli con schermo touchscreen e modelli con schermo non touch con l’aggiunta di pulsanti. I pulsanti servono per muoversi all’interno del menù del GPS per avviare la tracciatura, dare la conferma al menu e altre operazioni. Prezzi GPS da bici: nuovo o usato? Il costo del GPS varia molto in base ai modelli e a una serie di caratteristiche che fanno aumentare il costo. Orientativamente si va da 80 euro fino ad una cifra massima di 750 euro per i modelli top di gamma. Le maggiori case produttrici di strumenti GPS ogni anno immettono sul mercato nuovi modelli, quindi è molto facile trovare GPS usati a prezzi vantaggiosi. Per l’usato del GPS è facile trovare ottime occasioni navigando tra forum o siti dove si tratti di bici. Dati che si ottengono dal GPS In tutti i modelli di GPS possiamo personalizzare i campi dati, ovvero possiamo visualizzare sulla schermata principale dello strumento alcune informazioni mentre si pedala. Possiamo avere la velocità istantanea, i km percorsi, i metri di dislivello fatti in salita, le coordinate di dove ci troviamo, la temperatura, la pendenza della strada e altri valori che si possono scegliere a piacimento. Questi sono i dati che si possono avere sott’occhio mentre si pedala, ma sono importanti anche i dati che si scaricano a casa sul pc. Con il download di questi dati sul computer si ottiene come prima cosa la traccia del percorso fatto: possiamo visualizzarlo sulla mappa, analizzare ogni singolo punto della traccia, sapere la velocità media e massima, conoscere il dislivello totale in metri in salita e in discesa. L’uso del GPS abbinato ad altri accessori permette di ottenere numerosi dati che possono essere analizzati grazie ai vari sofware per PC o a specifiche APP per smartphone. Questi sono solitamente i dati che si analizzano, ma con i vari accessori che si possono acquistare si possono effettuare anche tante altre analisi. I dati ottenuti dopo ogni singola uscita sono utili per avere sotto controllo i km fatti, il dislivello positivo e negativo fatto, le medie orarie, analizzando ogni singolo tratto del percorso. Oltre ai dati utili per valutare la prestazione fisica, la traccia può servire per aggiornare la cartografia del progetto openstreetmap. Accessori per GPS Ci sono numerosi accessori per il GPS, quelli legati al mondo della bici spaziano a 360°. Ve ne sono alcuni che possono essere definiti classici e che un ciclista solitamente usa per avere sotto controllo il suo stato e per migliorarsi. Per esempio: la fascia cardio, il sensore di cadenza di pedalata, il sensore di velocità, il sensore di potenza direttamente sul pedale. Fascia cardio – La fascia cardio trasmette la frequenza cardiaca al GPS grazie ad un sensore che si trova al suo interno. Si possono analizzare in diretta i dati e poi scaricarli. Il costo varia dai 20 euro ai 50 euro circa. Sensore di cadenza di pedalata – Il sensore di cadenza di pedalata è la velocità a cui un ciclista pedala. Si misura in RPM (Revolutions Per Minute) cioè giri di pedale completi in ogni singolo minuto. Il sensore di cadenza costa dai 30€ ai 60€ circa. Sensore di velocità – Il sensore di velocità permette di correggere gli errori del GPS in alcuni particolari condizioni come in condizioni di scarsa ricezione come quando si entra in galleria. Il sensore di velocità costa dai 20€ ai 60€ circa. Sensore di potenza – Il sensore di potenza permette di sapere in tempo reale la potenza applicata sui pedali durante il giro. Attraverso i pedali, la guarnitura o il mozzo posteriore si conosce la forza che si sprigiona rapportata alla velocità di esecuzione, ottenendo quindi la potenza in ogni istante. Il costo varia dai 500 euro ai 1200 euro circa. Nel nostro portale strada.bicilive.it potete trovare un post dedicato all’allenamento con il misuratore di potenza. Il sensore di cadenza è uno degli accessori che può essere abbinato al GPS fornendo dati utili per migliorare le proprie performance. Informazioni e articoli utili sui GPS La rete è ricca di siti dove si possono reperire informazioni sui GPS. I siti delle case produttrici sono ben fatti e chiari nella spiegazione di ogni singolo modello. Nel sito www.polar.com trovate la sezione prodotti dove trovate la sezione sport, qui ci sono i modelli di gps. Per ogni singolo modello trovate tutte le info, le funzioni e le specifiche del modello, foto video e accessori. Il tutto molto chiaro. Sul sito www.garmin.it sono presenti le sezioni Sport&Outdoor ed Escursionismo & Caccia in cui sono presenti dispositivi dotati di GPS. Per ogni singolo modello trovate una panoramica del prodotto, le specifiche, cosa contiene la confezione, la possibilità di acquistare mappe e i vari accessori per il dispositivo. Su internet ci sono forum che parlano di bici con delle sezioni GPS e cartografia, sezioni curate bene e con tante informazioni e spunti. Anni fa ho letto alcune parti di questo libro, fatto molto bene, dal titolo “GPS: La guida satellitare per l’Outdoor” di Massimo Ravara e Massimo D’Eramo. Il futuro del GPS Ogni anno quasi tutte le principali case produttrici di GPS mettono in commercio nuovi modelli sempre più all’avanguardia. Gli ultimi modelli hanno funzioni che permettono al GPS di collegarsi ad app specifiche dove si possono inviare dati inerenti all’escursione. Non so cosa riserverà il futuro, sicuramente ci sarà sempre più connessione con i vari smartphone e con le app che permettono di monitorare dove si è e come ci si sente. Con Garmin, ad esempio, alcuni modelli dei modelli Edge hanno la predisposizione di inviare avvisi automatici o manuali ai contatti di emergenza in caso di incidenti, così come si ha la possibilità di avere sul GPS info riguardanti il meteo. Scaricando la app Garmin Connect Mobile è possibile sapere in tempo reale dove ci si trovi e ricevere notifiche di mail. La funzione LiveTrack permette ai famigliari di seguirti in tempo reale durante le pedalata. Per quanto riguarda Polar ci sono alcune utili funzioni: l’app e il servizio web “Polar Flow” dove puoi seguire e analizzare i progressi nel tempo con analisi approfondite. “Polar Coach” è uno strumento gratuito online, una sorta di allenatore per seguire i programmi di allenamento e monitorare i progressi. I dati del GPS vengono sincronizzati con Strava attraverso il servizio web Polar Flow.