Inner City Bike: la bici che non è solo un oggetto di design Matteo Cappè 2 Gennaio 2014 Anteprime Possiamo ri-definire oggetti classici? Lui dice di sì. Joey Ruiter è un designer con una grande influenza nel mondo del design e dell’arte a livello mondiale, si è guadagnato il riconoscimento best-in-class per il suo lavoro. Ha uno stile eclettico e il suo lavoro spazia dai mobili per ufficio alla scultura, nuovi concept di mezzi di trasporto come moto d’acqua, auto fuoristrada, barche, ma anche oggetti per la casa e biciclette. Joey vede la bicicletta come un’icona e nel corso della sua storia il suo design si è evoluto molto: grandi ruote, ruote piccole, anche il numero di ruote stesso è cambiato (e questa evoluzione non si ferma, basta guardare che cosa è accaduto nella mountainbike con i nuovi standard 27,5″ e 29″ che si affiancano al 26″ nda). Inoltre evoluzione nei materiali: telai in legno, metalli differenti, carbonio e plastica. La sua domanda è: c’è spazio per un altro cambiamento? Possiamo ri-definire oggetti classici? Lui dice di sì. Si tratta di semplicità nel design. L’Inner City Bike è un nuovo concetto di bici, il telaio è quasi sparito, le ruote si sfiorano, la trasmissione è sparita, nessuna catena. Per Joey si tratta di design quando si modifica il modo in cui le cose vengono percepite, quando una nuova parola viene coniata per esprimere quello che hai fatto. Si cambiano le convenzionalità e si creano nuove storie. Quello che si può apprezzare da questa bici è la semplicità e l’essenzialità. Osservandola nei dettagli è evidente che srà necessario però ri-definire anche il cannotto della sella (magari un telescopico compatto? nda) e andrà munita di parafanghi! Non è solo un oggetto di design, è una bici funzionante!