Londra sempre più bike friendly, fra piste ciclabili sotterranee e autostrade per le bici Alessio Valsecchi 25 Aprile 2016 Bike News Sono tante le metropoli europee in prima linea nell’elaborare soluzioni di mobilità sostenibile, ma Londra sembra avere una marcia in più con tre grandi progetti di piste ciclabili che potrebbero rivoluzionare il traffico di quella che è la più grande città europea, che al momento non è ancora bike friendly quanto potrebbe. London Underline, Cycle Superhighways e SkyCycle: questi i nomi dei progetti che dovrebbero diventare esempio di sviluppo anche per altre capitali. Fra le tre iniziative London Underline è sicuramente quella più avveniristica: non solo prevede la trasformazione dei tunnel in disuso della metro in piste ciclabili sotterranee, dotate di pub e negozi, ma nelle intenzioni dei progettisti a una riduzione delle emissioni nocive si dovrebbe accoppiare una produzione di energia pulita. Tunnel in disuso che diventano piste ciclabili sotterranee con pavimentazione che produce energia elettrica: questo è il futuro a Londra. Ciò dovrebbe avvenire grazie all’impiego di una speciale pavimentazione, il Pavegen, che tramite sensori è in grado di assorbire l’energia cinetica di pedoni e ciclisti per convertirla in energia elettrica e immagazzinarla, creando quindi una fonte di reddito che può essere impiegata per la manutenzione della rete stessa. Ridotti i costi della realizzazione, poiché non occorre creare un nuovo insieme di tunnel e non si impatterebbe quindi nemmeno sul traffico durante la realizzazione di queste piste ciclabili. Spostiamo quindi dai tunnel sotterranei alla superficie della metropoli londinese con le Cycle Superhighways, una serie di autostrade riservate esclusivamente alle due ruote. Anche in questo caso i numeri sono impressionanti, in quanto si prevede che, una volta conclusi i lavori, le varie strade andrebbero a formare una rete lunga più di trenta chilometri, in grado di collegare centro e periferia con una frazione del tempo che serve ora e un grande impatto sulla produzione di smog. Una vera e propria autostrada per bici che ricorda l’analogo progetto realizzato in Germania. Per chiudere la panoramica di quel che sta avvenendo a Londra occorre spostarci ancora di un livello e salire con la SkyCycle, pensata nientemeno che dallo studio Norman Foster e associati. L’insieme delle piste si sviluppa al di sopra delle linee ferroviarie suburbane per più di 210 chilometri di lunghezza e, a fine lavori, riuscirebbe a ospitare più di 12.000 ciclisti all’ora, facendo risparmiare una media di 29 minuti a viaggio. La popolazione di Londra tocca ormai gli otto milioni e mezzo di abitanti e negli ultimi dieci anni il numero dei ciclisti è aumentato del 170% e tutte le previsioni parlano di ulteriori aumenti nell’impiego della bicicletta: queste tre soluzioni, se adottate, trasformeranno in maniera sostanziale l’intero traffico londinese.