Il casco da bici Newton-Rider: compatto, hi-tech e pieghevole Pietro Franzese 26 Gennaio 2021 Bike News Sapete una delle maggiori ragioni per cui molti non indossano il casco da bicicletta? Secondo una ricerca del Guardian del 2017 la scomodità è il fattore principale per cui molti ciclisti in città preferiscono non indossare caschi protettivi. Una ragione che non condividiamo ma in parte comprensibile se pensate che molti elmetti da città spesso sono pesanti, ingombranti e dall’aspetto estetico non proprio dei migliori. Il casco da bicicletta di Newton-Rider vuole affrontare questi problemi tramite un design davvero molto particolare che lo rende leggero e sottile, senza dimenticare la cura nel design. Tutto questo grazie a una membrana in materiale Non-Newtoniano con una sofisticata struttura interna che assicura resistenza all’impatto e flessibilità. Ma non solo: i caschi di Newton-Rider infatti soddisfano gli standard di sicurezza europei e, a differenza dei caschi tradizionali, sono riutilizzabili dopo un impatto. La membrana interna è infatti morbida e dopo aver assorbito l’impatto è in grado di ritornare alla sua forma originale. Ma questo è solo lo strato più interno del casco che è composto da altri due layer in policarbonato rigido (esterno) e schiuma poliuretanica PUR (strato intermedio). I due strati servono rispettivamente a proteggere il cranio da oggetti appuntiti come pietre e cemento, distribuendo l’urto dell’impatto su tutta la superficie (strato esterno in policarbonato rigido) e ad assorbire il colpo (strato intermedio). Un risultato complessivo molto interessante dal punto di vista costruttivo, specialmente se pensate che stiamo parlando di un casco spesso solo 16 mm, meno della metà rispetto ai classici caschetti da bicicletta che si usano in città (che sono solitamente spessi almeno 30-35 mm). Newton-Rider è anche un casco hi-tech grazie all’integrazione nella membrana interna di un microchip in grado di incentivarne l’utilizzo in determinate aree mentre si sta pedalando e il casco non rileva di essere indossato. Questa è solo una delle possibilità di avere un sofisticato sistema di chip e backend con un URL individuale per ogni casco, infatti ci saranno presto delle altre novità ancora in fase di sviluppo che presto saranno rivelate da Newton-Rider. Ma il vantaggio più interessante del casco però a nostro parere è il minimo ingombro che offre il casco una volta piegato. Se penso a volte quanto è scomodo un classico casco da bicicletta di dimensioni standard da portarsi dietro, il fattore pieghevole è forse davvero la peculiarità del Newton-Rider che mi piace di più. Soprattutto in ottica di uso in città, magari per utilizzarlo mentre si fa bike2work dove ogni accessorio o indumento deve essere trasportato in modo facile e magari occupando poco spazio. Newton-Rider è disponibile in fase di pre-lancio con una campagna su Indiegogo con diversi bundle, tra cui la possibilità di acquistarlo a 84,00 euro (prezzo scontato del 15%). È sempre stimolante quando la scienza e l’ingegnerizzazione entrano nel mondo della bicicletta con un design rivoluzionario e un prodotto che sicuramente farà parlare di sé. Se volete avere più aggiornamenti di Newton-Rider vi consigliamo di seguire il loro sito ufficiale dove troverete anche più informazioni e caratteristiche tecniche sul loro prodotto.