Cicloturismo: i dati 2020 del rapporto Isnart-Unioncamere e Legambiente Emanuele Peri 12 Maggio 2020 Bike News Isnart-Unioncamere e Legambiente hanno presentato il rapporto 2020 sull’economia e sulle tendenze del cicloturismo italiano, con risultati molto interessanti. Per chi non lo sapesse, viene compreso nella categoria “cicloturista” chi utilizza la bicicletta tradizionale o l’e-bike come mezzo principale di trasporto durante una vacanza. Parliamo dunque di una diversa modalità di viaggio, che esce dagli standard tradizionale del turismo di massa. In questa difficile situazione in cui viviamo dovuta all’epidemia del Coronavirus e con il turismo in forte crisi, la bicicletta potrebbe essere una componente importante per la ripresa del settore, come ricorda il presidente Isnart, Roberto di Vincenzo. Il cicloturismo è poi un’opportunità per ammirare le bellezze dei territori italiani, nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità: oltre a questo, la bici assicura distanziamento, salute e sicurezza. I risultati del rapporto 2020 Isnart-Unioncamere e Legambiente Negli ultimi anni Isnart-Unioncamere e Legambiente hanno segnalato una crescita esponenziale del cicloturismo, con sempre più persone che utilizzano la bicicletta per trascorrere le proprie vacanze. Nel 2019 sono stati stimati 20,5 milioni di pernottamenti di cicloturisti italiani e nel 2020, nonostante la difficile situazione, è previsto un aumento del 26% delle presenze. Dunque non parliamo più di un turismo di nicchia, bensì di un potenziale economico e ambientale di grandissimo spessore: sempre nello scorso anno, questo settore ha generato una spesa complessiva di 4,7 miliardi di euro, di cui 3 nati da viaggiatori internazionali. La spesa giornaliera di un cicloturista è attestata intorno ai 75 euro. Ricordiamo che in Italia nel 2019 sono state vendute 1,7 milioni di biciclette, una media di tre al minuto, e quasi due milioni di cittadini la utilizzano regolarmente come mezzo di trasporto quotidiano. Per questa estate 2020, la previsione è ottimistica: la probabile riduzione del turismo internazionale potrebbe favorire lo sviluppo della componente italiana di cicloturisti, soprattutto a corto raggio, come già indicano i risultati 2019. La regione più toccata dal cicloturismo è il Trentino-Alto Adige (30% del flusso di totale) con ben 16 milioni di pernottamenti e una spesa complessiva annua di 1,1 miliardi di euro. Queste zone possono vantare 3.256 chilometri di percorsi che si uniscono alle tante ciclabili o ciclovie di Emilia Romagna e Lombardia. Non bisogna però sottovalutare il Sud Italia: sebbene la disponibilità di tracciati e servizi accessori sia minore, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna accolgono grandi volumi di cicloturisti e sono destinate a crescere nelle prossime stagioni, soprattutto per lo sviluppo di infrastrutture. Secondo i maggiori tour-operator, il pacchetto vacanze di cicloturismo corrisponderebbe a sette notti per un valore di 900 euro, itinerante o a base fissa, con una crescita del noleggio e-bike, le bici a pedalata assistita. In totale dunque il settore ha un impatto sulla domanda turistica complessiva del 6%, mentre arriva fino al 15-20% nelle regioni a maggiore vocazione. Secondo la ricerca Isnart-Unioncamere e Legambiente le ciclovie più gettonate sono: Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia, la Ciclovia del Garda, la Tirrenica “Liguria-Toscana-Lazio”, la Ciclovia Adriatica e la Ciclovia dell’Acquedotto pugliese. Le cifre del rapporto dunque dimostrano l’utilità, sotto tutti i punti di vista, del settore, come afferma Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente. Egli si riferisce alla sanità, per le distanze e l’attività motoria, all’ambiente e all’economia, oltre alle reti che si creano tra i territori, uniti dalla passione per la bicicletta e dalle nostre bellezze. Il prossimo 25 settembre il rapporto verrà integrato con i dati dell’estate 2020 e sarà presentato dalla Camera di commercio di Chieti Pescara, a Vasto, importante anello della premiata ciclovia “Bike to Coast“. Per leggere il comunicato ufficiale vi segnaliamo la pagina ufficiale di Legambiente dove trovare tutti i dati e le informazioni del rapporto 2020: www.legambiente.it/cicloturismo-italia-ecco-i-dati-del-rapporto-isnart-unioncamere-e-legambiente.