SaveMyBike, l’antifurto inamovibile per la mobilità sostenibile Elvezio Sciallis 1 Ottobre 2015 Bike News Uno dei problemi principali dell’intero mondo a due ruote è senza dubbio quello dei furti di bicicletta, e tecnologia e ricerca stanno rispondendo sempre meglio su questo fronte, proponendo varie soluzioni di antifurti sempre più efficaci, l’ultimo in ordine di tempo è l’interessante e italianissimo SaveMyBike. L’idea nasce da due ricercatori del Polo Logistico Universitario di Livorno dell’Università di Pisa, Massimiliano Petri e Marco Frisolini e, dopo il recente successo in occasione della Settimana Europea della Mobilità, durante la quale molte persone si sono dimostrate interessate al progetto, entra ora nella cruciale fase di crowdfunding. Petri e Frisolini hanno avviato infatti una campagna di raccolta fondi su Eppela per riuscire a trovare la somma necessaria a sviluppare la parte tecnologica e informatica del progetto. SaveMyBike nasce per fornire la risposta migliore ad alcune domande da tempo ricorrenti nella testa dei ciclisti: Mi hanno rubato la bici, cosa posso fare? Vorrei investire una discreta somma per una e-bike ma ho paura dei furti, come posso intervenire? Cerco una buona assicurazione antifurto per la mia bicicletta, a chi mi rivolgo? A queste esigenze SaveMyBike risponde in maniera articolata, con un sistema di antifurto che non solo svolge alla perfezione il suo compito principale, ovvero proteggere la vostra due ruote dai ladri di biciclette, ma offre anche molti spunti di sviluppo per il futuro. Questo piccolo antifurto intelligente prevede la collocazione sulla vostra bicicletta di un sensore inamovibile che, tramite app dedicata, manderà dei segnali nel caso il mezzo venga mosso dalle aree apposite. Riceverete il segnale sul vostro smartphone, così come lo riceveranno anche altri utenti iscritti al sistema, di modo da creare una fitta rete di controllo. In seguito all’eventuale furto, gli ausiliari del traffico, tramite Bluetooth, potranno mettersi in contatto con un rilevatore portatile che li metterà in grado di rintracciare la bicicletta e comunicare la sua posizione al legittimo proprietario. Ecco il video dedicato al progetto: I benefici di SaveMyBike non si limitano alla sola salvaguardia del parco biciclette urbano, ma permettono, tramite la completa sicurezza del rintracciamento, un maggiore impulso alla stessa industria del ciclismo. Una tendenza dei ciclisti, in particolare nelle grandi aree metropolitana, è quella di acquistare mezzi di seconda mano a basso costo, proprio per il fatto che, in caso di furto, la perdita economica non sarà così grave. Se, al contrario, si avrà la garanzia del recupero del mezzo, ecco che si sarà disposti a spendere molto di più, investendo magari nel settore delle biciclette elettriche, che hanno ormai dimostrato di essere un mezzo ideale per muoversi in città. La semplicità di rintracciamento ha assicurato agli ideatori di SaveMyBike anche una importante partnership con Zurich Assicurazioni: chiunque avrà in dotazione questo antifurto potrà stipulare con la prestigiosa compagnia svizzera dei contratti assicurativi di maggiore valore, altra grande tutela e spinta all’acquisto di una bici migliore. L’ultimo grande effetto positivo si questa tipologia di antifurto è la possibilità, da parte delle singole amministrazioni comunali, di monitorare in modo sempre migliore il traffico ciclistico urbano, di modo da identificare le zone e gli orari più interessati al traffico su due ruote e intervenire di conseguenza migliorando la mobilità sostenibile. Sono tutti argomenti convincenti e sarebbe un vero peccato se questa grande idea si arenasse nella fase di ricerca fondi: chiunque sia interessato a comprendere meglio questo antifurto e approfittare delle offerte e sconti legati alla fase di crowdfunding può visitare la pagina Eppela dedicata a SaveMyBike.