Foto di Matteo CappèBoda Boda: la bici longtail di Yuba per il trasporto merci Matteo Ganassali 22 Dicembre 2014 Anteprime La Boda Boda del marchio Yuba è una bicicletta longtail come XtraCycle ed è la sorella minore del modello El Mundo, che ha un carro ancora più lungo. Su questa bici il carro posteriore un pochino più lungo della norma e un solidissimo portapacchi riescono sia a sostenere carichi non indifferenti quando necessario sia a farla sembrare una bici normale negli altri casi. La piastra portapacchi posteriore è solidissima e molto versatile, e include anche i sostegni laterali e le pedane, tutto ovviamente inglobato nel telaio per garantire la maggior robustezza possibile. È possibile alloggiare le grosse borse (davvero capienti) o anche una tavola da surf! Ovviamente è ottima anche per il trasporto bambini: si possono montare un cuscino, una specie di ringhiera ed anche un manubrio finto dedicato per portare in giro i bambini. I freni sono v-brake (ma si possono avere anche a disco), le manopole in sughero e ha tutte le dotazioni base da citybike. Non ultimo, è ebike-ready: la batteria piatta può essere alloggiata sotto la piastra di legno nel portapacchi posteriore. Due versioni di telaio, differiscono per il tubo “orizzontale”: in un modello è più in basso per facilitare l’uso da parte del pubblico in gonnella. In definitiva la Yuba Boda Boda con il carro allungato è un’ottima bici da tutti i giorni con una linea normale, per l’uso quotidiano se al posto del seggiolino/cestino cerchi qualcosa di più robusto e pratico, senza sconfinare nel “cargo puro”. Sul sito ufficiale www.yubabikes.com è in vendita a prezzi che partono dai 999 dollari. Yuba è un brand creato da Benjamin Sarrazin, padre di famiglia e imprenditore con un amore per la vita all’aria aperta, che dopo essere cresciuto in Francia con la bici in mezzo alle gambe si è dato come mission il portare lo stile di vita ciclistica europea (delle sue parti putroppo, ndr) negli Stati Uniti, dove inizialmente si recava a fare kayaking sullo Yuba River, in California. È proprio da quel fiume che le sue bici hanno preso il nome. È anche ex-socio di Klaus Schröder di Velonom.