Ride for Freedom: l’iniziativa di raccolta fondi a favore di Mountain2Mountain, associazione no profit pro la nazionale di ciclismo femminile in Afghanistan

Proseguono le iniziative con Life Cycle Project – Ride for Freedom per la raccolta fondi a favore delle ragazze di Kabul e per la Nazionale di ciclismo femminile dell’Afghanistan.

Tutto ha avuto inizio quando Shannon Galpin ebbe l’ispirazione di fondare un’associazione no profit chiamata Mountain2Mountain. La Galpin è stata la prima persona a portare una mountain bike in Afghanistan.

La rider Shannon Galpin

Shannon Galpin ha fondato Mountain2Mountain e dato vita alla Nazionale di ciclismo femminile dell’Afghanistan.

Shannon ha potuto così insegnare alle donne afghane l’uso della bici, ma soprattutto il significato intrinseco legato alla bicicletta: il senso di libertà e la possibilità di muoversi, di conquistare autonomia e libertà appunto. Shannon ha poi riunito le cicliste più brave e ha formato la squadra nazionale afghana di ciclismo femminile.

Una battaglia combattuta per conquistare un diritto importantissimo, perché in Afghanistan l’uso della bicicletta è negato alle donne, sia come semplice mezzo di trasporto sia come mezzo per fare sport e divertirsi. Un divieto quanto mai ingiusto, che “Life Cycle Project – Ride for Freedom. Bravery on Two Wheels – Support the Afghan women who dare to ride. Support the Afghan National Cycling Team” (questo il nome per intero dell’iniziativa) vuole sostenere.

Una ciclista afghana si allena di fronte a dei soldati dalle parti di Kabul

Nell’ambito di questa raccolta fondi lo scorso 10 ottobre si è tenuta una simbolica pedalata benefica italiana. La manifestazione a due pedali è partita da Milano, per poi proseguire verso il Lago di Garda, con una tappa a Peschiera del Garda e si è conclusa l’11 ottobre a Montebello Vicentino. Alla pedalata benefica hanno partecipato due gruppi distinti, formati in base al grado di preparazione atletica dei partecipanti stessi.

Il gruppo dei più esperti ha effettuato un percorso di 200 km mentre il secondo gruppo ha effettuato un percorso ridotto di soli 90 km, inoltre era possibile anche per altre persone unirsi al “Giro per la libertà” nei dieci chilometri iniziali e nei dieci finali.

I partecipanti attraverso la piattaforma Just Giving, collegata per l’occasione alla pagina dell’associazione Mountain2Mountain hanno potuto effettuare le operazioni di beneficenza per sostenere le coraggiose cicliste afghane.

Le ragazze di Kabul scelte da Shannon Galpin, sono un gruppo di giovani donne coraggiose che sfidano ogni giorno le dure leggi discriminanti del loro paese, in nome dei diritti di emancipazione e di una vita migliore dove le donne possano trovare una giusta e equa collocazione.

Una foto di gruppo per le ragazze cicliste afghane

Ogni allenamento comporta rischi molto gravi, le donne che osano salire su una bicicletta sono perseguitate fino alla lapidazione, ma la squadra femminile di ciclismo afghana non indietreggia di fronte alle dure sanzioni del governo e nemmeno di fronte alla morte.

Una squadra simbolo della lotta per i diritti delle donne, non solo a Kabul ma in tutto il mondo. Un simbolo sostenuto da reale impegno in un contesto ostile che riversa le sue restrizioni anche sulle famiglie delle componenti della squadra, mettendo in atto ritorsioni, perché ritenute responsabili e complici di un comportamento ribelle contro la società afghana.

Con questi presupposti è davvero importante sostenere le ragazze di Kabul che lottano per sé e per tutte le donne schiave di leggi ingiuste e retrograde.

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