Mobilità sostenibile: GRAB e ciclovie nella Legge di Stabilità 2016 bicilive.it 29 Ottobre 2015 Bike News Importante progetto in fase di attuazione da parte del governo a favore della mobilità sostenibile per un futuro nelle città con un livello di inquinamento minore Il ministro dei trasporti italiano Graziano Delrio ha annunciato alcune settimane fa un programma inerente a possibili finanziamenti nel contesto della legge di Stabilità 2016. Il programma è finalizzato alla realizzazione di una nuova rete di piste ciclabili sulla totalità del territorio nazionale e del GRAB, il Grande Raccordo Anulare destinato alla circolazione delle bici a Roma. Il programma del ministro Delrio è maturato a seguito del vertice svoltosi a Lussemburgo a confronto con altri ministri europei dei trasporti; ovviamente l’annuncio di Delrio ha immediatamente sollevato entusiasmo e consensi da parte di Legambiente, che ha reagito ufficializzando il suo parere favorevole con una nota nella quale viene espresso il compiacimento alla notizia di un fondo dedicato alla mobilità sostenibile. Una rete importante e organizzata di piste ciclabili con punti di sosta e ristoro, oltre che di interventi meccanici alle due pedali, e inter-scambio con mezzi pubblici, su tutto il territorio del nostro Paese segnerebbe un importante punto di svolta nell’evoluzione tutta italiana della mobilità sostenibile con un netto vantaggio globale in termini economici, di salute pubblica (per via della diminuzione dell’inquinamento) e di una qualità della vita più elevata per tutti. Alberto Fiorillo, coordinatore del progetto GRAB ha espresso la sua opinione e ha mosso un invito al Governo perché metta in atto nuove strategie per incentivare l’utilizzo della bicicletta da parte dei cittadini. Qui di seguito la dichiarazione di Fiorillo: “Per un piano nazionale della ciclabilità occorre avere le stesse attenzioni che si ebbero negli anni ’50 per le auto. Occorre considerare la ciclabilità come una delle opere pubbliche utili di cui il Paese ha bisogno. Bisogna rendere più sicure le strade, costruire infrastrutture specifiche per le bici, ideare servizi dedicati e di interscambio con altri mezzi di trasporto.” Di positivo c’è che effettivamente qualcosa si sta muovendo in questo senso, infatti in molti Comuni italiani già si registra un balzo considerevole in merito all’uso quotidiano della bici, a Ferrara, Pesaro, Bolzano, Reggio Emilia più di un terzo dei cittadini circola in bicicletta. Inoltre in Trentino-Alto Adige e in Toscana il cicloturismo è stato il mezzo più recente messo in campo per un rilancio glam e sostenibile dell’economia locale con ottimi risultati. Pare proprio che anche per l’Italia i tempi siano maturi per il passaggio dalla cultura “auto-centrica” a quella più “auto-free” che è il segno distintivo di tutte le città più sostenibili a livello mondiale.