Due milioni di mezzi per la mobilità sostenibile venduti in Italia nel 2020 Pietro Franzese 12 Maggio 2021 Bike News Era stato ampiamente previsto ma ora sono arrivati i dati ed è ufficiale: il mercato della mobilità sostenibile nel 2020 ha registrato un vero e proprio boom, come non era mai successo in Italia. Sono più di due milioni i nuovi mezzi acquistati e andando ad analizzare più da vicino i dati è possibile notare che l’impennata maggiore nelle vendite è stata data dalle eBike che segnano un +44% di vendite registrate nel 2020. I numeri del mercato 2020 della mobilità sostenibile in Italia Grande impulso all’acquisto è dovuto al bonus mobilità 2020, con il suo budget di 200 milioni di euro messi a disposizione dal Governo Italiano durante lo scorso anno. Hanno aderito al bonus 660.000 persone in tutta Italia che hanno acquistato 485.000 tra eBike e biciclette tradizionali e 165.000 monopattini elettrici. Numeri da capogiro rispetto al mercato dei mezzi legati alla mobilità sostenibile in Italia e che a fine anno, secondo i dati rilasciati da ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) hanno portato il numero totale di vendite a 2.010.000 milioni. I dati diffusi da ANCMA riportano tutte percentuali positive per l’acquisto da parte degli italiani di mezzi come biciclette, monopattini elettrici biciclette a pedalata assistita +19% rispetto al 2019. Il dato più interessante è certamente quello legato alle biciclette elettriche a pedalata assistita (280.000 pezzi venduti lo scorso anno) che per la prima volta dal loro arrivo nel mercato di massa segnano un incremento che ha stupito gli addetti ai lavori del settore. Se confrontato rispetto a cinque anni fa quando le prime ebike hanno iniziato a comparire nel mercato della bicicletta, il dato risulta essere aumentato di ben cinque volte (da 50.000 e-bike vendute nel 2015 a 280.000 nel 2020). A testimonianza di quanti nuovi ciclisti elettrici siano spuntati in Italia ci sono i dati della nostra Guida alla biciclette elettrica a pedalata assistita, arrivata a oltre 120.000 letture in soli 4 anni. Ci aspettiamo un’Italia più sostenibile? Il bonus e la necessità di rispettare il distanziamento sociale uniti alla chiusura di palestre e luoghi dove tenersi in forma hanno fatto aumentare le vendite, ma i principali motivi dell’impennata delle vendite di bici e mezzi per la mobilità leggera non sono solamente questi. Secondo un sondaggio di Greenpeace fatto all’uscita dal primo lockdown nel 2020, il tema di città più sostenibili e a misura di persona è tra le cose più desiderate da chi vive in città. Ben il 37% degli intervistati infatti vorrebbe più piste ciclabili, investimenti in trasporti pubblici e aree verdi. E la volontà da parte dei cittadini di avere città più sostenibili si è vista dal boom delle vendite nel settore della bicicletta. La ciclabile in Corso Buenos Aires a Milano. Ma ora che cosa succederà nelle città italiane? Gli effetti del bonus mobilità e dell’inaspettato rinascimento del mercato della bicicletta, anche se inaspettati, sono evidenti. Per durare nel tempo ora è necessario un miglioramento delle infrastrutture nelle nostre città per girare in modo sicuro con i mezzi di mobilità sostenibile, che purtroppo rimangono i più vulnerabili sulle nostre strade. Vi abbiamo raccontato mesi fa di come si stanno muovendo alcune grandi città italiane riguardo alla mobilità sostenibile: Roma, Milano e Torino hanno iniziato a migliorare la propria rete di infrastrutture con bike lanes e piste ciclabili che nello scorso anno hanno allungato di quasi 200 chilometri i percorsi dedicati ai mezzi di mobilità leggera. Ma non è ancora abbastanza. Conseguentemente all’aumento esponenziale di monopattini e biciclette in città, serve un deciso cambio di passo nel migliorare e rendere a norma le nostre strade, ancora oggi poco a misura di persona.