Alla polizia olandese va il certificato “azienda bike friendly” Andrea Franco 4 Maggio 2022 Bike News Un corretto esempio è il miglior insegnamento. Una frase che spesso associamo all’ambito educativo dei bambini, ma che in effetti vale sempre. Un principio che ritroviamo applicato alla perfezione in Olanda, con una notizia per noi amanti della bici è davvero eccezionale e che sta facendo il giro del mondo (sperando possa essere di esempio, appunto). E il concetto di “esempio” è stato ripreso proprio da Esther van Garderen, direttrice dell’associazione bike friendly olandese Fietsersbond, quando ha espresso tutto il suo entusiasmo dicendosi speranzosa affinché “l’esempio della polizia ispiri molti altri datori di lavoro a diventare anch’essi più amici della bicicletta”. In questi giorni la direttrice ha infatti consegnato il certificato di Fietsersbond al comandante delle forze dell’ordine (Head of Operations) Jolanda Aalbers. Un riconoscimento molto importante per un’azienda come quella della polizia olandese davvero ben strutturata e decisamente grande (la più grande del paese), con oltre sessantamila dipendenti. Che cosa è la certificazione “azienda bike friendly”? La certificazione azienda bike friendly è il risultato della collaborazione tra sedici partner europei che mettono in evidenza i meriti delle imprese che incentivano il bike to work e che operano a più livelli per favorire la mobilità ciclistica. Una certificazione che FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) ha portato anche in Italia e che lo scorso hanno ha visto la Sacbo (Società per l’Aeroporto Civile di Bergamo Orio al Serio) diventare la prima azienda italiana certificata. La certificazione, così come possiamo leggere sul sito ufficiale FIAB “riconosce ufficialmente le aziende che si contraddistinguono per aver realizzato al loro interno un ambiente di lavoro che promuove e sostiene l’utilizzo della bicicletta”. Un network, secondo i dati dell’European Cyclists’ Federation promotrice dell’iniziativa, che ad oggi vede coinvolte oltre trecento aziende e che è in continuo sviluppo. Dopotutto, il tema della mobilità sostenibile oggi è sempre più di grande interesse. Incentivi e nuovi progetti in Olanda Sono sempre più numerose le aziende che offrono incentivi ai propri dipendenti affinché questi utilizzino sempre più le biciclette a discapito dell’automobile e non fa eccezione nemmeno la polizia olandese. Sappiamo infatti che i dipendenti ricevono un’indennità per gli spostamenti da casa a ufficio. Ma il progetto è ancora in fase di espansione e nei prossimi anni ci saranno ulteriori novità. È previsto un progetto per dotare oltre 500 stazioni di polizia di parcheggi sicuri oltre che punti di ricarica per le bici elettriche e spogliatoi. Un progetto funziona se pensato in ogni passaggio e a quanto pare in Olanda hanno preso sul serio la transizione ecologia perché non basta un incentivo se poi non ci sono adeguate infrastrutture. Jolanda Aalbers ha sottolineato ancora come il certificato sia il risultato di sforzi collettivi e che in futuro ci saranno ulteriori miglioramenti. È un premio collettivo a tutti coloro che per anni hanno “pedalato” nella giusta direzione. Ma lo sappiamo, in Olanda su questo fronte sono molto più avanti di noi e anche il traffico automobilistico ne ha tratto beneficio perché in giro, con meno macchine, è più agevole anche guidare. Lo schema delle aree funzionali per l’ottenimento della certificazione. Come ci si può candidare per ottenere il certificato? Naturalmente ci auguriamo che in tanti possano accogliere la sfida e che vogliano lavorare nella propria azienda, con i propri dipendenti, per ottenere la stessa certificazione. Quali sono i requisiti? avere un mobility/bike manager e – come abbiamo già avuto modo di sottolineare – garantire possibilità di parcheggio bici per i propri dipendenti. E poi attendere la valutazione per vedere se si ottiene lo stemma oro, argento, bronzo, blu… ma questi ora sono dettagli secondari. Prima è necessario dimenticare la macchina e saltare in sella. Fa anche bene alla salute. Non siete d’accordo? Tutte le altre informazioni le potete trovare sul sito ufficiale FIAB.