600 km a settimana con meno di 30 euro con la ricarica a casa Andrea Franco 27 Giugno 2022 Bike News Percorrere oltre 600 chilometri a settimana, spendendo meno di 30 euro, oggi è possibile. Dopotutto, l’utilizzo medio di una vettura è decisamente più basso (circa 250 km). Però i lavoratori pendolari possono arrivare a percorrere queste distanze e se decidono di ricaricare la vettura a casa, di notte, per mezzo di una wall-box (fornitore di ricarica intelligente per veicoli elettrici e gestione dell’energia), il risparmio è considerevole. Per capire le cifre del risparmio proviamo a fare una simulazione, attenendoci ai consumi che possono essere legati all’utilizzo di un’auto di medie dimensioni (immaginiamo un modello che utilizzi una batteria da 58 kWh). Una simulazione di spesa attendibile Ragioniamo a questo punto su una distanza di circa 120 chilometri tra andata e ritorno, tragitto che chi vive in città come Roma o Milano può percorrere tranquillamente anche senza uscire dal comune. La percorrenza di un’auto elettrica di medie dimensioni può garantire circa 300 km, quindi rientriamo pienamente nelle potenzialità della vettura. Senza andare a fare troppi calcoli, possiamo stimare il consumo medio giornaliero di circa 20 kW, quindi un centinaio a settimana (considerando cinque giorni lavorativi). Autonomia che possiamo garantire con una ricarica a casa in circa sette ore, con un impianto da 3 kW. Questo presuppone che la notte la vettura rimanga a casa, inutilizzata, ovviamente. Le circa sette ore di ricarica si possono però facilmente ridurre a quattro, grazie alla sperimentazione portata avanti in collaborazione tra ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e GSE (Gestore Servizi Energetici). L’utente che aderisce all’iniziativa può avvantaggiarsi (senza ulteriori spese) di un aumento di potenza del contatore fino a 6 kW (durante la notte e nei giorni festivi). Un recupero del 40% della capacità della vettura che riduce i tempi di sosta e vi agevola nella gestione del mezzo. Per facilitare l’operazione e per non avere problemi legati alla rete di distribuzione elettrica, la soluzione migliore sarebbe quella di installare una wall-box per ottimizzare l’energia. Le proposte del mercato sono ogni giorno più interessanti e nei prossimi anni lo sviluppo dell’energia sostenibile renderà sempre più accessibile questa risorsa a tutti quanti. Ma già oggi i prezzi sono alla portata di tutti e una wall-box di circa 3-4 kWh si trova anche a meno di duemila euro. Facciamo due conti Stabilito il tipo di macchina (prendete pure come esempio una Volkswagen ID.3), la percorrenza media e la necessità di ricarica, fare i conti è abbastanza semplice. Una ricarica “casalinga” ha un costo che oscilla tra i 25 e i 35 centesimi per kW. Questo si traduce in una spesa settimanale che varia tra i 25 e i 35 euro (attenendoci a quella simulazione di consumo di circa 100 kW settimanali). Ovviamente se a casa avete installato un impianto fotovoltaico di ultima generazione la spesa è ancora più bassa. Chi non può sfruttare la rete domestica per ricaricare la vettura ha costi decisamente più alti. Partendo da una cifra per kW che oscilla tra i 45 e i 55 centesimi (ma possiamo andare a spendere anche di più se troviamo colonnine di ricarica con una potenza superiore ai 22 kW) il nostro “cammino” settimanale per andare a lavoro ci porterebbe a spendere dai 45 ai 55 euro (ma anche più di 70). Una cifra che potreste ammortizzare in breve tempo comprando una wall-box. Inoltre, le colonnine a ricarica veloce non sono il massimo per le batterie e ne accelerano il decadimento. Con la ricarica “lenta” a casa non solo avrete un notevole risparmio, ma allungherete la vita della vostra batteria. Ora, qualche calcolo, molto approssimativo, lo abbiamo fatto. Risparmiare è realmente possibile, per tutti. E questo tipo di risparmio ci aiuta anche a salvaguardare la salute del pianeta. Insomma, non è per niente male, no?