Molto spesso gli angoli delle nostre strade sono dei veri e propri “cimiteri” delle due ruote.

Biciclette abbandonate e “spolpate”, telai senza ruote, senza sella e componentistica sono legate a pali e ringhiere e passano quasi innorsevati da tutti, forse perché ormai non è più una novità per la quale stupirsi.

Sul telaio di queste bici in chiaro stato di abbandono viene incollato un adesivo: «La presente bicicletta, visto il cattivo stato, è considerata elemento di degrado urbano e soggetta a procedura di rimozione ai fini dello smaltimento o recupero».

Il prorpietario ha quindi un tempo limite per rivedicare la proprietà della bicicletta prima che quest’ultima venga rimossa e portata in discarica dalle autorità di competenza.

Questa è la procedura classica per contrastare questo fenomeno di “degrado urbano”.  Negli ultimi mesi ha riscosso un risultato notevole: la rimozione delle biciclette abbandonate è aumentato del 60%. Ma non è tutto.

Ecco che c’è una novita: “Puliamo”. L’app rilasciata dall’AMSA che ospita anche una sezione dedicata alla segnalazione di “biciclette rottami” chiamata BiciclaMi. Quest’App fa in modo di  agevolare la procedura di rintracciamento delle biciclette abbandonate.

Scatta una foto, segnala la posizione, descrivi lo stato dell’abbandono, invia!

Con questi 4 semplici passi le autorità potranno raggiungere il luogo dove si trova la biciletta completando la procedura classica di segnalazione dell’abbandono.

In due mesi sono stati identificati circa 300 rottami e sono aumentate di conseguenza le rimozioni.

A proposito dell'autore

Stefano è un giovane grafico e web designer con entusiasmo da vendere. Studia Web&App a Milano al fine di completare la sua figura professionale. Ama la puntualità, la buona musica e la sua bicicletta.