Nell’Antica Roma, visto il caos che già imperversava nelle strade, chi governava aveva proibito i mezzi a trazione animale all’interno delle mura cittadine. Circa duemila anni più tardi la confusione continua a regnare incontrastata in tutte le vie dalla città ma le politiche per ridurre il traffico cittadino sono pressoché nulle e quelle per favorire l’uso della bicicletta quasi inesistenti o mal funzionanti.

Il bike sharing romano ne è un esempio: il servizio del Comune lanciato nel 2008 è stato un grande flop e l’arrivo del bike sharing a flusso libero nell’autunno del 2017 è noto quasi esclusivamente per gli atti vandalici e le bici trovate nel Tevere. Putroppo Gobee.Bike, uno dei due operatori sbarcati nella Capitale, già nella primavera 2018 ha interrotto il servizio, seguito nell’autunno da oBike, l’altro operatore.

In questo momento Roma è l’unica capitale europea senza un servzio di bike sharing attivo.

Seppur non sia una città bike-friendly, scoprire Roma in bicicletta è un’esperienza indimenticabile e in questo articolo proveremo a mettere un po’ di ordine sulla situazione passata, attuale e futura, offrendo a chi vuole pedalare nella Capitale uno strumento per trovare la soluzione di noleggio più congeniale.

bici del bike sharing vandalizzata

Gli atti vandalici delle bici del bike sharing hanno interessato tutta Europa ma a Roma il fenomeno è stato particolarmente diffuso.

Il Bike Sharing a Roma

Insieme a Milano, Roma è stata una delle prime città italiane a lanciare il bike sharing, ma mentre nella città meneghina il servizio ha avuto successo e attualmente i cittadini hanno a disposizione (sulla carta) oltre 15.000 biciclette divise tra 3 operatori, nella capitale d’Italia l’offerta gestita dal Comune è stata sospesa e il free floating latita.

Mentre Mobike ha annunciato l’imminente introduzione di biciclette elettriche, nella primavera 2018 la sindaca Raggi ha twittato che nel 2019 arriverà il bike-sharing elettrico con 78 ebike e degli e-hub vicino alle stazioni metro. Nell’attesa ecco un riassunto dei servizi di bike-sharing di Roma, da quelli sospesi a quelli ancora attivi.

Bike Sharing Roma n’Bike / ATAC – sospeso

Correva l’anno 2008 e, seguendo la tendenza lanciata dalle principali città europee, l’allora sindaco di Roma Walter Veltroni decise di lanciare il servizio di bike sharing. Il servizio ebbe subito un ottimo riscontro (3.000 abbonati nei primi mesi) ma non decollò mai, anzi rimase quasi subito a terra.

Le bici da 200 aumentarono a 400, da verdi diventarono rosse, subentrò Alemanno che affidò la gestione all’Atac ma, seppur il servizio sia rimasto ufficialmente attivo fino al 2013 e senza addentrarci in colpe e colpevoli, già dopo un anno la maggior parte delle biciclette a disposizione erano stato rubate e gli spazi con le colonnine sparsi per la città furono subito preda degli automobilisti in sosta selvaggia.

colonnine del bike sharing di Roma gestito dall'Atac

Roma è stata una delle poche grandi città europee in cui il bike sharing “tradizionale” ha fallito.

Bike Sharing Elettrico con la tecnologia Green Wheel di Ducati – sospeso

Finanziato lautamente dal Ministero dell’Ambiente e con la collaborazione di Ducati Energia, nel 2012 partì un nuovo servizio: bike-sharing con biciclette elettriche all’interno del parco di Villa Borghese e di Villa Ada.

Novanta ebike a disposizione (sessanta a Villa Borghese e trenta a Villa Ada) all’irrisorio costo di 2,50 a prelievo per una durata massima di due ore. Roma è la città dei Sette Colli e le biciclette a pedalata assistita sono l’ideale per girarla ma il servizio si arenò.

Anche qui non ci addentriamo nei particolari e nei costi spalmati sulla collettività ma ci limitiamo alla cronaca: il servizio non superò l’anno di sperimentazione e non si sa che fine abbiano fatto le 100 ebike Ducati (di dieci di queste non si è mai saputo a chi siano finite).

Bike sharing a flusso libero Gobee.Bike – sospeso in tutta Italia

In Italia, dopo l’arrivo del bike sharing a Milano, Torino e Firenze, il 13 dicembre 2017 è la volta di Roma con l’operatore cinese Gobee.Bike. Mentre nelle altre città italiane il servizio è esteso a quasi tutta l’area urbana, le dimensioni di Roma fanno optare per la copertura di un territorio più limitato: il Municipio I (centro storico) e il IX (EUR).

Le biciclette verdi, “il colore della sostenibilità” come lo definì l’Assessore alla mobilità Meleo durante la presentazione, hanno però fatto poca strada: a febbraio 2018 Gobee.Bike ha annunciato di interrompere il servizio in tutta Europa a causa del numero troppo alto di bici vandalizzate. Secondo le stime della start-up di Hong Kong il 60% della flotta risultava rubato o non più funzionante, un numero troppo elevato per poter continuare..

annuncio di vendita di una bicicletta Gobee Bike

Se cercate nei siti di annunci online si possono trovare biciclette Gobee.Bike in vendita.

Gobee.bike si è scontrata con la mancanza di senso civico dei cittadini anche se è da sottolineare come, tra i vari operatori, il servizio fosse quello più scadente: meccanismo di sblocco alimentato da una celle solare mal funzionante (si dice fosse tarata sull’irradiazione di Hong Kong e che quindi, soprattutto nell’Europa continentale, faticasse a ricaricarsi) e un’app con molti bug e spesso down.

Non sappiamo se gli utenti siano stati rimborsati dei 15 euro lasciati come cauzione e che fine faranno le biciclette rimaste. Su internet non è raro trovarne in vendita, talvolta ancora con la loro livrea verde e il logo con la piccola ape in sella: pare che Gobee Bike ne abbia vendute regolarmente ad alcune cooperative.

Bike sharing free floating oBike – attivo

Anche oBike decide di sfidare la poca propensione dei romani a usare la bicicletta sbarcando nella città della Grande Bellezza a fine 2017, praticamente in contemporanea con Gobee.Bike.

Le biciclette sono grigie con finiture gialle e le flotta è composta da 1.200 mezzi. Anche in questo caso la società di Singapore decide di limitarne l’utilizzo al centro storico e al Municipio II (zona Flaminio, Parioli, Nomentano e piazza Bologna e con all’interno i parchi di Villa Borghese e Villa Ada).

Al momento è l’unico servizio di bike-sharing attivo a Roma e il funzionamento è simile a quello degli altri operatori: dopo aver scaricato gratuitamente l’app per Android o per iOS, è necessario registrarsi, inserire i dati di pagamento e lasciare una cauzione di 15 euro. Dall’app è possibile visualizzare la mappa con le biciclette disponibili e prenotarle gratuitamente per 10 minuti.

Arrivati in prossimità del mezzo, è sufficiente scansionare il codice QR presente nel telaio per sbloccare il lucchetto ed iniziare a pedalare. Per terminare il noleggio è sufficiente richiudere il lucchetto e una notifica sullo smartphone vi informerà di tutti i dettagli del vostro noleggio e del tragitto percorso.

bicicletta Obike parcheggiata a Roma

Se volete pedalare per le vie di Roma con il bike sharing l’unico servizio attivo al momento è quello di Obike.

Trattandosi di un servizio senza stalli, è possibile lasciare la bicicletta in qualsiasi punto all’interno dell’area di servizio, cercando di non intralciare il traffico e il passaggio dei pedoni.

Inizialmente il servizio veniva proposto a 30 centesimi ogni 30 minuti mentre ora il costo è aumentato a 50 centesimi all’ora nel caso la nostra “patente” abbia tutti i 100 punti.

oBike utilizza infatti un sistema a punti che ne prevede l’aumento in caso di segnalazione di furti o guasti e la diminuzione in caso di parcheggio selvaggio o danneggiamento della bici. Con il diminuire dei punti aumenta il prezzo del noleggio arrivando fino a 10 euro per 30 minuti nel caso in cui l’utente abbia esaurito i suoi punti.

Seppur nel sito internet di oBike campeggi l’immagine di una bicicletta con il Colosseo sullo sfondo, la società cinese ha dovuto scontrarsi con l’inciviltà e gli atti vandalici e le biciclette disponibili sono sempre meno: girando per Roma è più facile trovare una carcassa grigia e gialla abbandonata sul lungotevere o un mezzo danneggiato che un utente in sella a una bicicletta.

A ottobre 2019 oBike ha annunciato di chiudere il servizio a Roma e a Torino; non è chiaro come e quando gli utenti iscritti riceveranno il rimborso della caparra e che fine faranno le bici (funzionanti e non).

Bike Sharing elettrico a Roma – in progetto per il 2019

Tutte le amministrazioni recenti hanno sempre proclamato la volontà di rendere Roma una città bike-friendly e di favorire il commuting ma fino a ora i risultati sono stati poco tangibili. Recentemente la giunta a Cinque Stelle ha inaugurato tra le polemiche la ciclabile del sottopasso di Santa Bibiana ma, soprattutto, ha dato il via ai lavori della pista ciclabile sulla Nomentana, un progetto concepito più di vent’anni fa. In primavera la sindaca Virginia Raggi ha twittato e scritto su Facebook l’intenzione di sperimentare nel 2019 un servizio di bike-sharing elettrico gratuito per i cittadini romani.

bike sharing elettrico a Roma

Il 15 maggio 2018 la sindaca Raggi ha annunciato via Twitter l’imminente arrivo del bike sharing elettrico a Roma.

Il progetto, finanziato con 700 mila euro dai fondi europei Horizon 2020, interesserà il Municipio IX. Da quello che si può intuire per prevenire i furti e gli atti vandalici saranno realizzati nei pressi delle stazioni della metro dell’EUR dei mini-box chiusi dove parcheggiare le biciclette elettriche. Il numero di questi e-hub non è ancora stato reso noto mentre le ebike dovrebbero essere 78.

Il noleggio bici tradizionale

Visto che il numero di biciclette sempre più ridotto della flotta di oBike, al momento il noleggio tradizionale rimane l’alternativa più valida per chi vuole pedalare in città e non è in possesso di una bicicletta di proprietà.

All’interno del parco di Villa Borghese sono presenti diversi punti di noleggio con biciclette basiche per bambini, uomini e donne a un prezzo onesto (4-5 euro all’ora circa). Nel centro storico sono presenti numerosi altri noleggi che offrono biciclette più performanti e a pedalata assistita.

Il noleggio più noto è Bici&Baci che conta di 3 punti vendita e prezzi che vanno dai 12,5 euro al giorno per le biciclette tradizionali ai 25 euro per quelle a pedalata assistita.

ragazze in bicicletta pedalano sull'Appia Antica

Per chi vuole godersi delle bellezze dell’Appia Antica la soluzione migliore è il noleggio della bicicletta.

Per chi vuole avventurarsi lungo l’Appia Antica, il parco degli Acquedotti o il parco della Caffarella, è un presente un noleggio nei pressi della sede del Parco Regionale dell’Appia Antica e se ne trovano altri lungo la Regina Viarum e in prossimità dei parchi come ad esempio GazeBike a Tor Fiscale.

Sono presenti anche società che offrono il servizio di consegna e ritiro a domicilio: ad esempio BikeByBus propone il noleggio di bici pieghevoli Brompton con consegna e ritira in qualsiasi punto della città a partire da 15 euro al giorno.

(aggiornato a novembre 2018)

A proposito dell'autore

Alle pendici del Nevegal ha imparato ad andare in mtb per poi trasferirsi in città: prima a Roma dove ha avviato un'attività di bike tour (@gigiBicicletta) e ora pedala per Milano