Cargo Bike, da New York all’Italia Andrea Franco 12 Ottobre 2022 Bike News C’è un ricordo, di chi vi scrive, che risale ormai a molti anni fa, esattamente agli anni ottanta. A casa – a quei tempi si passava più tempo a chiacchierare e meno tempo dietro uno schermo – si usava dire che “in America stavano avanti di venti anni”: quello che arrivava a noi, loro lo avevano da un pezzo. Qualcosa di questo sicuramente è vero, qualcosa rimane ammantato nella leggenda. Ancora oggi però è innegabile il fatto che molte tendenze arrivino a noi partendo proprio dagli USA, in particolar modo da New York. Se è vero, se questo ragionamento è ancora valido, possiamo sorridere perché il futuro delle cargo bike potrebbe riservarci delle grandi novità. La metropoli americana è già da diversi anni infatti che sta investendo sulla mobilità ciclistica e ha già raggiunto una copertura capillare, chilometri e chilometri di piste ciclabili che sono in continuo aumento e un coinvolgimento sempre più forte di persone e aziende che si affidano alla mobilità alternativa (soprattutto per coprire l’ultimo tratto, quello che negli USA chiamano “l’ultimo miglio”). Un esempio su tutti è la scelta di effettuare consegne sfruttando il bike sharing. Ovviamente parliamo di un trend ancora in fase di crescita, ma i dati del biennio scorso (2020-21) sono significativi e parlando di un incremento del 100% per quanto riguarda le consegne in cargo bike. E parliamo di numeri impressionanti, visto che nella grande metropoli ogni mese il numero di consegne stimale si aggira attorno alle 45 mila. Biciclette cargo: un vantaggio per tutti Ovviamente le aziende che optano a favore delle cargo bike lo fanno anche perché questo sistema facilita e accelera le procedure di lavoro, soprattutto in una città con un traffico molto elevato come new York. Le bici cargo – soprattutto se a pedalata assistita – si dimostrano nettamente più efficienti dei normali furgoncini, con un guadagno (in termini di tempo) del 60%, senza contare la riduzione delle emissioni che si attesta a un valore che tocca il 90%. Tendenza che dalla Grande Mela sta dilagando anche in Europa e, per nostra fortuna, in Italia. A cambiare le abitudini delle famiglie, in particolar modo, secondo un’analisi del New York Times, è stata anche la pandemia, un lungo periodo che ha contribuito a modificare il modo di vivere di molte persone, soprattutto nei centri ad alta urbanizzazione. Cosa vedremo nel futuro? Nel futuro sarà sempre più facile vedere, per esempio, delle madri che la mattina portano a scuola i propri figli utilizzando una cargo bike. Ma lo stesso mezzo si potrà utilizzare per recarsi a fare la spesa. Oggi tutti noi ci affidiamo all’automobile, ma domani le cose saranno molto diverse e il cambiamento è già iniziato. E queste prime persone saranno da esempio per molte altre. I social – che spesso molti criticano – questa volta saranno un grande aiuto perché veicoleranno un nuovo modo di vivere la città, un nuovo modo di voler bene a noi stessi al nostro pianeta. In Italia, se volete iniziare a curiosare un po’ per cambiare le vostre abitudini, grazie alla mappatura dei Comuni Ciclabili FIAB potete iniziare a farvi un’idea di come sarà il nostro futuro. Allora, cosa state aspettando? Il cambiamento parte da tutti noi. Chi è interessato a conoscere meglio il mondo delle biciclette cargo può leggere i nostri articoli dedicati alla e-Cargo Moustache Lundi 20 2022, alla eCargo Dacathlon Elops R500E Longtail 2022, alla Bergamont E-Cargoville Bakery Elite 2022 o al test della cargo e-bike Tern GSD S10.