City.Risks: parte da Roma un progetto contro i furti di biciclette Elvezio Sciallis 15 Febbraio 2017 Bike News I furti di biciclette continuano a essere un problema molto grave in Italia e si moltiplicano le possibili risposte e contromisure a questa piaga: alcune sono limitate a una comunque utile opera di rendere più difficile il furto della singola bici mentre altre, come City.Risks, cercano di creare una rete che possa moltiplicare la sua efficacia man mano che si aggiungono utenti. Qui su urban.bicilive.it torneremo presto sul problema dei ladri di biciclette perché è un argomento di importanza cruciale per i ciclisti urbani: le ultime cifre note risalgono al 2012 e parlano di circa 360.000 furti in un anno, per un danno calcolato che sorpassa gli 80 milioni di euro solo in Italia. E bisogna tenere conto del fatto che queste cifre si basano sulle denunce effettive, che corrispondono a un quinto dei furti subiti. Nel 2012 in Italia sono stati denunciati 360.000 furti di biciclette al giorno. La cifra, di per sé impressionante, non tiene conto dei casi non denunciati: circa il quadruplo! Nel frattempo è parere di esperti e associazioni di ciclisti che le cifre siano aumentate anche del 20% rispetto al 2012: in tempi di crisi il “mestiere” del ladro di biciclette non conosce battute d’arresto, ma il ciclista ha parecchi metodi per difendersi, dalla punzonatura ai lucchetti, passando per sistemi antifurto sempre più complessi ed efficaci. City.Risks si aggiunge all’insieme di armi a nostra disposizione e, pur essendo ancora in fase di sperimentazione, sembra avere ottime potenzialità. Avviato come progetto pilota in tre città europee (Roma, Sofia e Londra), City.Risks crea una rete di utenti e rilevatori che da un lato fornisce una serie di informazioni utili a migliorare la prevenzione (zone maggiormente a rischio, tragitti da evitare e altro ancora) e dall’altro, una volta avvenuto il furto, può trasformarsi in strumento utile per recuperare il mezzo. Grazie a City.Risks non dovrete più arrovellarvi per trovare un metodo per scoraggiare i furti di biciclette: un sensore dotato di ricetrasmittente e batteria di lunga durata vi segnalerà la posizione della vostra due ruote. Ciò avviene tramite l’impiego di un sensore di dimensioni ridotte, fornito di ricetrasmettitore e batteria di lunga durata. Il sensore si applica in un punto a scelta della bicicletta (chiaramente in qualche luogo che non sia facile da identificare) ed è fornito di un ID unico registrato via app o web. Nel caso qualcuno rubi una bicicletta dotata di sensore, basterà comunicare l’ID segnalando il furto e la centrale di City.Risks avvierà una procedura di rilevamento dei segnali del sensore. Abbiamo già scritto di molti sistemi di antifurto dotati di segnalazione della posizione della bici, quel che distingue City.Risks è che la rilevazione del segnale del sensore avverrà non solo tramite delle postazioni fisse dotate di un buon raggio di copertura, ma anche utilizzando tutti gli smartphone degli utenti iscritti, che diventano in pratica una sorta di pattuglia mobile in grado di ampliare e migliorare significativamente il raggio della ricerca. I ladri di biciclette sono attrezzati per eludere i vari sistemi di bloccaggio tradizionali: riusciranno a trovare il modo di aggirare anche i nuovi sistemi hi-tech? La sensazione, basandosi sulle ultime notizie e sulla produzione di vari sistemi antifurto, è che se i ladri di biciclette continuano a essere un problema significativo per i ciclisti delle aree urbane, la tecnologia ci permette di reagire sempre meglio. Ciò non eliminerà la possibilità di un furto ma, se impiegheremo questi mezzi, ne abbasserà sempre di più la probabilità, rendendo la vita difficile perlomeno ai ladri occasionali e poco attrezzati per far fronte a queste evoluzioni. A questo proposito segnaliamo il nostro turorial “Consigli, trucchi ed errori nel legare la bici“. Potete trovare maggiori informazioni sul progetto City.Risks presso il sito ufficiale di City.Risks.