La recente notizia della prossima adozione dei cosiddetti cuscini berlinesi da parte dell’Amministrazione della città di Torino ci spinge a soffermarci un istante su questo particolare tipo di dissuasore di velocità, che per le sue caratteristiche intrinseche è particolarmente “amico” del ciclista all’interno del tessuto urbano.

Il cuscino berlinese (Berliner Kissen) è un particolare tipo di dosso stradale e il suo nome deriva dalla prima città che ne ha fatto un uso costante e massiccio, ma è ormai diffuso in tante Zone 30 con ottimi risultati.

Torino non è il primo Comune italiano a sperimentare con questo dissuasore, anche se per la sua importanza questa adozione è destinata a far discutere e riflettere, perlomeno ce lo auspichiamo.

Cuscino berlinese

La bicicletta può tranquillamente aggirare sui lati il cuscino berlinese, che non occupa l’intera carreggiata.

Il cuscino berlinese e i suoi vantaggi

Il cuscino berlinese è strutturato come molti altri dossi ma si connota per la sua larghezza. Ha infatti forma quadrata o rettangolare: alcuni fra i modelli più diffusi in commercio misurano 1,8 metri per 3 di lunghezza, con una altezza che si aggira intorno ai 65 millimetri, ed è realizzato in caucciù vulcanizzato.

Per sua natura un cuscinetto berlinese non occupa mai l’intera larghezza della corsia o carreggiata, operando quindi più come un “selettore” di traffico che come un normale dissuasore. Mentre infatti le automobili saranno costrette a rallentare in quanto dovranno attraversare il dosso con una ruota sopra e una sul manto stradale, vari altri mezzi non sono ostacolati in alcun modo dalla sua presenza.

Autobus, mezzi di trasporto pubblico e i vari mezzi di emergenza evitano il dosso grazie alla larghezza maggiorata dei loro assi, mentre le biciclette possono semplicemente passare a lato del dosso, evitandolo completamente.

Due cuscini berlinesi installati al centro di una carreggiata stradale

I cuscini berlinesi sono ormai comuni in molte città europee, in Italia oltre a Torino sono usati a Ladispoli.

Questo dissuasore ha quindi un effetto “filtro” sulla circolazione e porta a un miglioramento della viabilità e anche a una consistente riduzione dell’inquinamento acustico provocato dalle automobili che procedono con eccessiva velocità.

La forte velocità al volante rimane una delle principali cause di incidenti, sia al di fuori delle città che all’interno del tessuto urbano, e vi è grande curiosità nei confronti dell’esperimento torinese, in quanto potrebbe agire come apripista nei confronti di una adozione più ampia da parte di varie città.

Siamo di fronte a un altro positivo passo in avanti verso l’idea di città a mobilità sostenibile, non più concepita attorno all’automobile e più ricettiva e predisposta a vari tipi di traffico.

Le misure di un dosso cuscino berlinese modello Europa della trafic i serveis

I cuscini berlinesi sono disponibili online in diverse versioni e misure da numerose realtà, Amazon compresa. (Foto: traficiserveis.it)

Il possibile impiego dei cuscini berlinesi potrebbe e dovrebbe essere facilitato da una omologazione da parte del Ministero dei Trasporti che al momento è ancora assente e, pur non impedendone l’adozione, richiede un iter più complesso.

Questa serie di esperimenti può essere collocata in un quadro di respiro più ampio che comprende anche le recenti proposte di modifica al Codice stradale, anche loro pensate per avvantaggiare ciclisti e pedoni.

A proposito dell'autore

Giornalista, blogger e bookstagrammer, Alessio lavora da sempre su computer e internet, oggi principalmente come consulente SEO e web marketing. Ciclista urbano per passione e necessità, si è unito al team di BiciLive.it per scrivere di alcuni dei suoi argomenti preferiti - le biciclette e la tecnologia - e condividere consigli e buone abitudini con tanti appassionati, magari pedalando insieme.