Non è nostro compito giudicare e discutere di Expo 2015 in generale, possiamo però affermare che, per quanto riguarda la nostra passione per la due ruote, l’esposizione universale non è stata, per ora, in grado di mantenere le promesse fatte: tragitti pericolosi e mancanza di parcheggi per biciclette sono il segno del disinteresse verso una mobilità sostenibile da parte di una manifestazione che ha fatto della “sostenibilità” la sua bandiera.

I problemi cominciano già al momento di metterci in sella per raggiungere il sito di Expo 2015 e in questo caso dobbiamo ringraziare Renato Scialpi e Giacomo Zurlo che, per il Touring Club Italia, hanno effettuato dei test su strada (con tanto di relativo video dell’esperienza, che proponiamo in fondo al nostro articolo, NdR).

Informazioni sul sito ufficiale scarse o nulle, mappa assente (più in basso mostriamo una miniatura di quella disponibile online sul sito del Comune di Milano, NdR), tratti di ciclabili invasi da auto o pedoni, sterrate e controviali pericolosi, traffico intenso in alcuni punti: cercare di arrivare a Expo seguendo le poche indicazioni fornite non è impresa semplice o piacevole.

Scialpi e Zurlo individuano un tratto particolarmente pericoloso, dalla fermata di Domodossola a parco Sempione, vi riportiamo le loro impressioni:
Di lì inizia il tratto più pericoloso, tra i camion e bus del controviale di corso Sempione fino a via Domodossola; l’attraversamento si fa a piedi, bici al fianco, perché il cantiere M5 blocca ancora il transito, poi di lì si aggira il Vigorelli in mezzo alle auto (la ciclabile c’è solo in senso opposto). Per scoprire che la nuova corsia di via Gattamelata è usata come area di sosta dagli abitanti. Da qui compaiono le indicazioni Expo, finora assenti.

Una versione in miniatura della mappa con i percorsi ciclabili per arrivare a Expo 2015

La mappa con i percorsi ciclabili per arrivare a Expo 2015 reperibile online sul sito del Comune di Milano.

State forse pensando che i guai finiscano una volta arrivati? Sbagliate, perché quando smonterete dalla sella ecco che incontrerete grossi problemi a parcheggiare la bici: le rastrelliere sono presenti solo presso il Gate Sud Merlata e chi arriva da altre direzioni deve arrangiarsi come può, legando la bicicletta a pali o alberi, in attesa che qualcosa cambi.

Molte le promesse di rastrelliere e nuovi percorsi anche per quanto riguarda gli altri gate, ma per ora rimangono appunto promesse con ben poco di realizzato, mentre il tempo passa ed Expo concentra la sua attenzione verso un mezzo ben poco sostenibile come l’auto.

Chi arriva in auto, infatti, oltre a trovare ampi parcheggi, durante il fine settimana riceverà, insieme al ticket del parcheggio, anche biglietti serali in omaggio. Si incentiva quindi l’uso di un mezzo inquinante mentre, passati gli slogan precedenti l’inaugurazione, si fa poco o nulla per un mezzo sostenibile quale è la bicicletta: difficile trovare scusanti per scelte di questo tipo.

Ma muovere critiche che ci sembrano obbiettive non significa in nessun modo dimenticare o tralasciare quel che di buono Expo 2015 ha realizzato per noi ciclisti.

A bilanciare il quadro negativo c’è, per esempio, l’inaugurazione (avvenuta il 5 luglio) della pista ciclabile che costeggia la Via d’Acqua Nord: otto chilometri che, da Garbagnate Milanese, costeggiano il canale Villoresi, attraversano il Parco delle Groane e raggiungono infine Expo 2015.

Ottima cosa, certamente, ma è ancora troppo poco per un evento che dovrebbe trasmettere al mondo determinati valori e sembra al momento ancora troppo concentrato su ben altro.

Non possiamo che apprezzare i segnali positivi e concentrarci su di essi, come e nostra natura, sperando che nei prossimi mesi Expo 2015 diventi sempre più bike friendly.

https://www.youtube.com/watch?v=wvmWVhy2Bx0

A proposito dell'autore

Grande appassionato di natura, cinema e scrittura, collabora da anni con siti di musica, cinema, spettacolo e informazione occupandosi di varie tematiche. Milano gli ha fatto scoprire il mondo della bicicletta e da allora il suo amore per le due ruote continua a crescere inarrestabile.