Con l’entrata in vigore del D. Lgs. 49/2014, che ha recepito la Direttiva 2012/19/UE, sono state definite in modo chiaro ed esaustivo le modalità di gestione dei RAEE, i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.

Tale decreto va a sostituire la precedente normativa vigente in Italia, il D. Lgs. 151/2005, e mette in evidenza i diritti e i doveri di consumatori, produttori e venditori.

In questo articolo approfondiremo appunto diritti e doveri dei distributori e dei negozianti, tra i quali rientrano quelli di ebike – una volta giunte a fine della loro vita le bici elettriche sono a tutti gli effetti dei RAEE in quanto dotate di motore, batteria, display e cavi elettrici.

Il ritiro dei RAEE

Addentrandoci nel D. Lgs. 49/2014 scopriamo che la distribuzione, e quindi il negoziante, è obbligata a offrire due servizi: il ritiro “uno contro uno” dei RAEE e il ritiro “uno contro zero” dei piccoli RAEE.

Mentre il secondo caso si applica a piccole apparecchiature elettroniche (fino a 25 cm di dimensione massima), il primo tocca da vicino apparecchiature più grandi e anche il mondo delle bici elettriche.

prodotti di elettronica gettati in discarica

In particolare significa che il consumatore ha il diritto da affidare il proprio rifiuto di apparecchio elettrico o elettronico direttamente al venditore al momento dell’acquisto di un prodotto nuovo e analogo, mentre qualunque venditore di apparecchiature elettroniche, già da giugno 2010, è obbligato a ritirare gratuitamente un prodotto dello stesso tipo ogni qual volta ne vende uno nuovo (ad esempio: ritiro di una lavatrice “vecchia” a fronte dell’acquisto di una lavatrice nuova). Secondo il Decreto Legislativo del 2014 quindi anche un negozio di biciclette è obbligato a seguire tale procedura per la vendita di una e-bike.

Purtroppo però questi strumenti sono poco noti e poco utilizzati, ma rappresentano il punto di partenza per una corretta gestione dei RAEE. Altro punto poco conosciuto, sia a consumatori che a negozianti, riguarda la modalità di conferimento dei RAEE, in quanto il servizio di ritiro “uno contro uno” si applica all’intero prodotto e non al singolo componente.

Per spiegare meglio prendiamo a titolo di esempio una bicicletta elettrica: non è possibile separare le componenti elettriche dal resto, quindi il ciclista non può portare in negozio il motore o la batteria dell’ebike, ma l’ebike completa.

Una bicicletta sommersa dai rifiuti

Pertanto il negoziante, che ha il dovere di ritirare un RAEE ogni volta che vende un’apparecchiatura elettrica o elettronica equivalente, ha anche il diritto di non accettare parti smontate di RAEE – anche quando un RAEE smontato viene conferito in un’isola ecologica gli operatori hanno il diritto e il dovere di non accoglierlo.

Rimanendo in tema di doveri, i distributori che raccolgono i RAEE sono obbligati dalla legge a tenere un registro di carico e scarico che deve essere compilato ogni qualvolta viene ritirato un rifiuto di apparecchiatura elettrica o elettronica.

Lo schedario è numerato progressivamente e deve riportare nominativo del consumatore, indirizzo e tipologia di apparecchio ritirato. Tale schedario viene integrato al documento di trasporto e deve essere conservato dal negoziante almeno per tre anni dalla data dell’ultima registrazione.

I servizi e le pratiche descritti nel corso di questo articolo sono praticamente sconosciuti e poco applicati dai negozianti, quindi non possiamo aspettarci che cittadini e ciclisti siano a conoscenza di questa prassi.

Un ammasso di rifiuti tecnologici

I commercianti in primis hanno l’obbligo di prendere atto dell’esistenza del D. Lgs. 49/2014 e di applicarlo nella propria attività, ma hanno anche un compito più importante. Per colmare il gap tra consumatori e negozianti e quindi per favorire una modalità di riciclo virtuosa, è infatti necessario che ci sia informazione da parte degli stessi negozianti verso i propri clienti.

L’obbiettivo è di rendere i ciclisti consapevoli del fatto che una bicicletta elettrica è innanzitutto un RAEE di categoria R4, che esiste un servizio di ritiro “uno contro uno” e che deve essere conferita completa in tutte le sue parti.

Fai vedere questo articolo al tuo negoziante di fiducia o se sei un negozio e ancora non conosci questo argomento, è importante informarsi e adottare le corrette pratiche di smaltimento.

A proposito dell'autore

Appassionato di qualsiasi cosa abbia le ruote, la bici è presente nella mia vita da quando ho memoria. Ho la fortuna di viverla in quasi tutte le sue sfaccettature, sempre affamato della prossima novità. Ho trovato la soddisfazione agonistica nel triathlon, riuscendo nel 2017 a ottenere la qualificazione al campionato del mondo ironman 70.3. Sono istruttore FITRI e, mentre proseguo i miei studi in farmacia, cerco di scendere il meno possibile dai pedali provando a trasmettere la mia grande passione.