Chi è l’uomo dietro i gioelli a due ruote di VintageLuxuryBicycles che abbiamo visto su eBay? Chi è il papà della Ciocc Gold e della Colnagold? Lo abbiamo contattato e gli abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa di più sulla sua storia, piena di passione e amore per il ciclismo, e non di pacchianate.

[BiciLive.it]: Prima domanda, chi sei?
Sono Javier Jubete Fernández, nato negli anni ’70 a León, piccola cittadina nel nordovest della Spagna. Mio padre era un massaggiatore e allenatore di ciclisti sia professionisti che amatori; ho passato la mia infanzia tra i lettini per massaggi e i garage pieni di bici nella mia città.

A tredici anni mio padre mi ha comprato la prima bici, di seconda o terza mano, una Colnago con componentistica Campagnolo e Zeus, e l’anno successivo ho iniziato a gareggiare.

Javiér con sua madre, mio padre e altri amici, dopo delle vittorie (1986/87)

Javiér con sua madre, mio padre e altri amici, dopo delle vittorie (1986/87).

[BiciLive.it]: Qual è il tuo lavoro principale?
Gestisco un piccolo negozio di arredamento di design (Gropius, NdR) a León, sviluppando progetti di decorazione. Lavorando da sempre con i migliori brand europei del settore come Rimadesio, Morosso, Lema, ecc. ho imparato ad apprezzare i prodotti di design realizzati con qualità.

[BiciLive.it]: Quando hai iniziato a restaurare bici?
Sin da quando ero bambino sono sempre rimasto affascinato dal riparare qualsiasi oggetto. Ma non solo lo riparavo, andavo sempre più in profondità: lo smontavo completamente perché non sempre ne sapevo abbastanza per ripararlo, e passavo ore a capire il funzionamento di ogni tipo di macchinario; i miei giochi preferiti erano ovviamente il Lego ed il Meccano. Sono sempre stato curioso e ho sempre avuto voglia di imparare i princìpi di funzionamento e produzione di qualsiasi cosa.

Ho iniziato a restaurare bici quando mi sono accorto che le bici degli anni 70 e 80 erano prodotte con materiali migliori rispetto ad ora, e ho pensato che quelle bici potessero essere “senza età”. Il primo restauro “completo” risale al 2009, una bici per mia moglie (che non ho finito…!), ma ho imparato molto!

[BiciLive.it]: Che sensazioni provi durante un restauro?
È un processo che richiede molti mesi e le sensazioni sono ogni volta diverse.

Posso dividere il processo in tre parti:
All’inizio mi sento speranzoso, ho voglia di iniziare con qualcosa di nuovo, ho molte idee che mi girano in testa. Dopo un po’ di tempo alcune, le migliori, restano, le altre o le scarto o finiscono sul mio notebook per qualche progetto futuro: un’idea può non andare bene per un progetto ma essere ideale per un altro.

La fase successiva, lo sviluppo, mi fa sentire impaziente, bramoso. Voglio avere per le mani tutte i componenti necessari ed essere sicuro che si inseriscano perfettamente nell’ideale estetico che ho in mente.

L’ultima, una volta che la bici è completata, è il giorno in cui le foto vengono pubblicate sul sito e sui blog. Questo è il momento peggiore perché non si può mai sapere se troverai qualcuno che l’apprezzerà davvero o se le proporzioni estetiche sono azzeccate, dopo aver investito molti soldi, molto tempo e molta passione. Non resta che… incrociare le dita!

[BiciLive.it]: Che cosa significa per te questa attività?
In Spagna stiamo vivendo la crisi economica da diversi anni: sfortunatamente l’industria dell’arredamento ne risente particolarmente, molti negozi e fabbriche hanno chiuso i battenti, quindi significa molto per me.

[BiciLive.it]: Dove restauri le bici?
Nel mio negozio, che si è “trasformato”: nel magazzino faccio il lavoro “sporco” come smontaggio, pulizia, lucidatura, mentre nel mio ufficio assemblo ruote e pedali, progetto, scatto le fotografie.

[BiciLive.it]: Come scegli la bici successiva da restaurare?
Mi adatto a quello che capita al momento, basta che sia un prodotto di qualità. L’esperienza mi ha insegnato che quando cerchi qualcosa di molto specifico, l’intero processo richiede molto tempo.

[BiciLive.it]: Come funziona il restauro di una bici?
È difficile individuare l’esatta sequenza di “processo produttivo”. Lavoro su diverse bici allo stesso tempo e salto dall’una all’altra a seconda di quello che trovo.

La costruzione della prima VintageLuxuryBicycle mi ha richiesto diciotto mesi perché dovevo trovare i professionisti che facessero esattamente il lavoro che avevo in mente e con qualità. Non è stato facile trovare la sequenza per cui ogni artigiano non danneggiasse il lavoro del precedente.

Adesso che so meglio come funziona è tutto più facile, potrei arrivare a restaurare 4 bici all’anno.

[BiciLive.it]: Quali tecniche speciali usi?
Ora ne uso diverse, tutte manuali, e ne esploro constantemente altre per cercare sempre di fare nuove cose.

[BiciLive.it]: Lavori da solo?
No, almeno altre 10 persone mi ruotano intorno, ognuna specialista del suo settore. Faccio personalmente l’85% del lavoro, e il resto da specialisti che mi assicurano che il prodotto sarà perfetto. È impossibile fare tutto da soli. Tutti i telai, ad esempio, sono dipinti da Lanaspaintshop Custom Painting.

[BiciLive.it]: Quante bici hai restaurato fino a ora?
Ho perso il conto delle bici “standard”. Di Luxury 4, una durante il 2012 e 2013, e tre nel 2014. Ora sto costruendone due per il 2015.

[BiciLive.it]: Cosa rappresentano per te la bici e il ciclismo?
La bici e il ciclismo hanno molte interpretazioni: ecologia, mobilità, sviluppo tecnologico, storia, passion… Capisco le bici sotto tutti questi punti di vista. Amo sia la bici come oggetto in sé che, ovviamente, il ciclismo.

[BiciLive.it]: Usi la bici ogni giorno?
Uso la bici quasi tutti i giorni tranne in inverno, abbastanza rigido nella mia città, infatti le mie bici vanno in letargo!

Soliamente in città pedalo una bici spagnola degli anni settanta, una Orbea Cargo. Non è “di lusso” ma è davvero “vintage”. Mentre per allenarmi uso una Look KG131 degli anni ottanta. Entrambe modernizzate e completamente restaurate da me.

Una bici cargo

[BiciLive.it]: Chi sono gli acquirenti delle vintageluxurybicycles?
L’interesse c’è da tutto il mondo, anche da alcuni negozi in Giappone, UK e Australia. Le bici finora sono tutte finite in Asia, in Thailandia e Giappone.

[BiciLive.it]: Le vintage luxury bicycles vengono usate?
Queste bici sono state costruite per essere usate ed è quello che spero accada.

[BiciLive.it]: Qual è il tuo telaista italiano preferito? E al mondo?
Questa è una domanda davvero difficile. La prima bici era una Colnago e ho una speciale passione per questo marchio. Ma sono molti gli artigiani che meritano attenzione oltre i “colossi” Pinarello e Bianchi, come Casati, Ciocc e Tommasini.

È davvero difficile rispondere, direi impossibile.

[BiciLive.it]: C’è qualcuno tra loro che vuole ricomprarsi una propria bici passata sotto le tue mani?
Non credo che conoscano le mie bici. Hanno già enormi collezioni di bici storiche, le mie in confronto sono solo una goccia nell’oceano.

[BiciLive.it]: La bici dei sogni?
Ho sempre voluto la mia Colnagold 2, e ho come sogno una collaborazione con Dario Pegoretti: mi piacerebbe molto creare una bici con il telaio dipinto da lui.

Grazie Javier!
Date un’occhiata attenta alle sue incredibili bici e al sito web vintageluxurybicycles.com