Italian cargo bike: il nuovo progetto dalla ciclofficina Ciclostile di Trento bicilive.it 19 Ottobre 2015 Bike News La ciclofficina Ciclostile di Trento progetta una nuova cargo bike, con invito a partecipare alla sua realizzazione tramite una campagna di crowdfounding La bicicletta, dal giorno in cui venne inventata, è stata protagonista e ha segnato in modo incisivo epoche, mode e passaggi critici della storia mondiale: dai disegni oltre modo futuristici di Leonardo da Vinci contenuti nel Codice Atlantico, al famoso “anno senza estate” (ovvero il 1816) che spinse il barone Karl von Drais a inventare la “Draisina”. Il velocipede venne disegnato da Drais l’anno seguente. Si trattava di una bizzarra antidiluviana bicicletta in legno senza pedali. Da quei lontani primi impulsi creativi la bicicletta ha stimolato e innescato nell’uomo la voglia di studiare e ampliare le potenzialità di questo semplice mezzo di locomozione. Diego, della ciclofficina Ciclostile, invita tutti a partecipare al progetto della bici cargo rivoluzionaria. Lo dimostrano senza dubbio alla ciclofficina Ciclostile di Trento, dove è partito un ambizioso quanto geniale progetto per la realizzazione di una cargo bike specialissima. Diego, il fautore del progetto, ha lanciato un invito a tutti gli appassionati a entrare nel programma. Il meccanismo innescato da Drais a oggi ha registrato evoluzioni di grande importanza ed è a lui che dobbiamo anche l’iniziativa del gruppo di lavoratori della ciclofficina Ciclostile di Trento che, alla guida di Diego, hanno iniziato a seguire il mondo dei corrieri in bici e delle cargo bike. Il gruppo si è interessato molto alle biciclette da carico, ma nello specifico nessuna ha destato in esso un vero consenso. Non trovando la “cargo” ideale che rispondesse alle aspettative e dopo varie riflessioni, Diego ha deciso di progettare una nuova cargo bike con le caratteristiche indispensabili per farne una buona bici da carico. Così Diego e i suoi amici della “Ciclostile” hanno trovato il supporto di Antonio Taverna, al quale è piaciuto il progetto a tal punto da rendersi disponibile nella costruzione. Il progetto richiede varie prove e una serie di collaudi: questo farà sì che il prototipo sia in seguito commerciabile e affidabile. I costi di tutta l’interessante operazione da un primo prospetto non si sono rivelati accessibili e quindi il gruppo di lavoratori ha ideato un metodo per reperire fondi e realizzare la cargo bike dei loro sogni: una campagna di crowdfounding per attirare, oltre al denaro, anche dei collaudatori. La campagna di raccolta fondi è stata pure arricchita dall’offerta di una importante possibilità per le associazioni di partecipare attivamente al progetto attraverso dibattiti, scambio di opinioni, consigli e consulenze a tema. Uno scambio fondamentale e una sede di confronto utile a migliorare il mondo delle cargo bike. La campagna è già partita e pur essendovi stata un’ottima partenza, serve un ulteriore appoggio di chiunque sia interessato ai positivi risvolti ambientali, economici e sociali di tale progetto. Le cargo bike sono la nuova realtà ecologica per il trasporto di merce e di persone, soprattutto di bambini, fornendo così un metodo semplice e dai costi contenuti. Una buona cargo bike può risolvere definitivamente i problemi legati alla mobilità in città. Chi sia interessato e voglia dare il proprio contributo (non riferito solo ai soldi) e approfondire i dettagli del programma di Diego e dei suoi compagni può cliccare questo link: https://www.indiegogo.com/projects/cargo-bike-the-italian-longtail-solution Due video dedicati all’iniziativa: