L’Italia del Cicloturismo: oltre 30 milioni di presenze per 4 miliardi di indotto Andrea Franco 5 Dicembre 2022 Bike News Il cicloturismo in Italia sta andando alla grande. Lo dimostrano i dati, presentati pochissime settimane fa a Vasto, durante l’evento Bike Summit 2022 ospitato dal GAL Costa dei Trabocchi. Dati che sono visibili a tutti all’interno del terzo Rapporto Nazionale sul Cicloturismo in Italia realizzato da Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche), e promosso insieme a Legambiente, per l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio. Il turismo sta tornando velocemente ai livelli che conoscevamo prima della pandemia da Covid-19 e in questo contesto ha un ruolo determinante proprio il cicloturismo. Sempre secondo i dati Isnart, possiamo parlare di oltre 30 milioni di presenze attribuibili in modo più o meno diretto al cicloturismo. Dati di grande interesse (circa il 4% di tutto il movimento turistico italiano) che segnalano una grande ripresa e un interesse che arriva in Italia anche dall’estero. Dati che, ovviamente, hanno un loro riscontro anche dal punto di vista economico: i ciclisti in vacanza, si stima abbiano generato un indotto di oltre quattro miliari di euro. Una cifra considerevole. La bicicletta al centro della vacanza Ulteriore dato incoraggiante è dato da una particolare considerazione: gran parte di questi turisti mettono al centro del loro viaggio proprio la bicicletta e la destinazione è quindi vincolata a questa passione. Questo si affianca alla ricerca sempre maggiore di “vacanza attiva”, con la bici al centro del progetto, tendenza che è stata accentuata proprio dalla pandemia Covid e che sembra aver guadagnato i favori di molti turisti i quali possono godersi una bella vacanza all’insegna di una maggiore sostenibilità. Cicloturismo che oltre a guadagnare terreno, sembra proprio piacere a tutti. Anche se il numero più consistente di ciclisti “puri” (coloro che mettono la bici al centro del progetto) vede coinvolti i Millennials (oltre 40%) e gli appartenenti alla Generazione X (circa il 30%), non mancano i ragazzi più giovani (la Generazione Z, con il 10%) e chi si avvia alla terza età (coloro che in gergo definiamo Boomers e che rappresentano il 16% del cicloturismo). Quanto spende il cicloturista ogni giorno? I cicloturisti sono poi molto ben accetti anche per la loro “capacità” di spendere sul territorio. Parliamo di turisti mediamente istruiti e con un’occupazione regolare, quindi con una situazione economica stabile. Un movimento non solo di persone, quindi, ma anche di soldi. Un cicloturista italiano spende mediamente circa 50 euro al giorno, circa 60 lo straniero. Poi ci sono le spese di viaggio e le spese accessorie che si traducono complessivamente in circa 160 euro per gli italiani e quasi 300 per gli stranieri. Vivere il territorio a 360° Come ha sottolineato il presidente di Isnart (www.isnart.it), Roberto Di Vincenzo, il cicloturismo è un fenomeno che va analizzato in modo ben più complesso e non riguarda solo il mondo della bicicletta. Infatti, ha spiegato, “persino il cicloturista puro non trascorre tutta la vacanza su due ruote, ma si dedica a numerose attività per vivere il territorio a 360°.” È un turista che ama la natura, l’enogastronomia, l’artigianato e che sarà molto attento a tutto quello che è il valore unico della nostra terra. In un concetto integrato di sostenibilità economica, sociale e ambientale. Anche il direttore generale di Legambiente (www.legambiente.it), Giorgio Zampetti, si è espresso in merito alle potenzialità del cicloturismo. “Il nostro Paese è pienamente all’interno di quella rivoluzione gentile generata dalla crescita della bike economy.” L’Italia, ha continuato, ha tutte le caratteristiche per fare tesoro di questo fenomeno. Possiamo sfruttare questa tendenza per valorizzare i nostri territori unici in tutto il mondo, con il doppio vantaggio di incrementare l’economia nel segno della sostenibilità. Se il cicloturismo in questo momento vive un momento di grande crescita il merito è anche della capacità del territorio di offrire un’offerta specifica e ben delineata, in linea con i valori che i turisti si aspettano di trovare. Il 2023 sarà un altro grande anno dedicato al turismo e alla bicicletta.