L’Ortlieb messenger è Lo Zaino da Bike Messenger per eccellenza, sul mercato esistono oggi molti validissimi prodotti, ma il capostipite è sicuramente l’Ortlieb.

Ho questo zaino da ormai 5 anni, quando l’ho comprato non esistevano molte alternative sul mercato, le poche messenger bag, che si potevano trovare erano tracolle di produzione USA. Rispetto alla tracolla trovo personalmente lo zaino molto più comodo poiché il peso è distribuito su entrambe le spalle. Ammetto che, non essendo un bike messenger di professione, non ho “stressato” lo zaino come un vero corriere, l’utilizzo casa-lavoro + qualche commissione non è certo come passare 8 ore in sella tutti i giorni, ma sicuramente questo zaino di cose, in 5 anni, ne ha viste tante.

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Il “cubo giallo”

Ora è a pochi metri da me, proprio mentre scrivo e una cosa sicuramente posso dire: praticamente è come nuovo.
Gli unici segni del tempo sono lo sporco sulla parte di colore giallo e la fibbia di plastica che ho dovuto sostituire, dopo che si è rotta per colpa mia… l’ho calpestata con lo zaino a terra, per il resto, dopo 5 anni non un solo problema, decisamente eccezionale. Il “cubo giallo”, come lo chiamo io, non è sicuramente lo zaino più bello disponibile in commercio, ma nessuno gli richiede di vincere un contest di bellezza, quello che si chiede ad una messenger bag è essere comoda dopo ore sui pedali e assolutamente proteggere, ad ogni costo, il suo contenuto in caso di pioggia o neve, nella borsa di un corriere ci sono documenti importanti; pacchi e buste che devono arrivare al cliente intatti ed asciutti indipendentemente dal clima che c’è in strada. Su questi due punti non ci sono dubbi, questa borsa è semplicemente eccezionale.

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Semplice, ma…

La cosa che più colpisce la prima volta che si chiude lo zaino è che non passa neppure l’aria, schiacciandolo da chiuso incredibilmente rimane dello stesso volume! E se non passa l’aria significa che possiamo stare tranquilli con pioggia e neve. In una occasione lo zaino ha retto senza alcuna difficoltà ad un acquazzone che ha ridotto le strade in fiumi in piena, tanto che l’acqua arrivava ai mozzi delle ruote (!) ed è anche entrata, nelle luci (danneggiate dall’acqua entrata; luci definite stagne dal costruttore, tanto che nelle immagini pubblicitarie si vedevano su bici pedalate sul fondo di una piscina ndr).
Se una pecca si deve trovare all’Orlieb Messenger è di essere molto, forse troppo, semplice.

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Tasche e scomparti?

Al contrario di altre borse, è privo di tasche o comparti interni o esterni, c’è solo un elastico incrociato per eventuali buste di grosso formato, non il massimo per organizzare attrezzi per la bici, penne, matite, laptop, etc.
Non è, inoltre, molto flessibile nel carico, il velcro di chiusura è corto e, se si carica troppo, non è possibile chiudere correttamente lo zaino, un bel problema gestire eventuali carichi extra, anche perché non ci sono cinghie di fissaggio esterne di alcun tipo. Anche gli spallacci sono essenziali, per quanto comodissimi, è difficile montare portacellulari o taschine varie. Tutti particolari che si dimenticano facilmente pensando al prezzo, di poco sopra i 100 euro, per un prodotto assolutamente indistruttibile, che vi servirà per anni nelle peggiori condizioni climatiche.

Nuovo modello

Attualmente esiste un nuovo modello di questo prodotto, ma ci tenevamo a presentarvi un test di lunga durata. Nel nuovo modello, che testeremo prossimamente, è cambiato il disegno dell’imbottitura dello schienale, sono stati aggiunti dei piedini di sostegno sulla base e una maniglia nella parte superiroe. Il resto è rimasto invariato.

Maggiori info: ortlieb.com

A proposito dell'autore

Aldo Reynaudo ama le cose semplici e le bici essenziali, la vità è già troppo complessa per complicarsela ulteriormente nel poco tempo libero a disposizione. La bicicletta specie nella sua incarnazione primordiale, a ruota fissa, è così: nulla che non sia strettamente necessario.