Regione Lombardia decide di continuare a investire sul green e sull’elettrico ed emana un bando di 12 milioni di euro per la realizzazione di colonnine di ricarica. Il bando si chiama “Infrastrutture di ricarica elettrica per enti pubblici 2022”.

La Regione intende sostenere lo sviluppo della mobilità sostenibile attraverso la realizzazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici (inclusa la mobilità lacuale e fluviale), favorendo l’utilizzo di veicoli a emissioni nulle allo scarico per la riduzione delle emissioni di gas climalteranti e degli inquinanti locali quali PM10 ed NOx derivanti dalla circolazione dei veicoli privati e dalle flotte delle amministrazioni pubbliche.

Per Pubbliche Amministrazioni e soggetti pubblici singoli e associati

Il bando è destinato alle Pubbliche Amministrazioni e anche ai soggetti pubblici singoli e associati quali Consorzi di Comuni, Comunità montane, Autorità di bacino e qualsiasi altro soggetto pubblico risultante da associazione o organizzazione, purché abbia sede in Lombardia e sia in conformità all’ordinamento giuridico (legge regionale 9 del 2020 e d.G.R. attuativa n. 3749 del 30.10.2020).

La realizzazione delle infrastrutture di ricarica avverrà in due ambiti: per uso esclusivo delle flotte di veicoli elettrici del soggetto pubblico richiedente (veicoli in proprietà o con altri contratti di utilizzo) e per uso di veicoli in punti di ricarica collocati in aree pubbliche destinati al servizio pubblico di ricarica.

Un auto elettrica viene ricaricata presso una colonnina

Un bando, due domande

Quindi Regione Lombardia mette sul piatto 12 milioni di euro di finanziamenti, tuttavia una parte dell’intervento è destinato agli enti locali che avevano già partecipato al bando precedente da 5 milioni di euro ma erano rimasti fuori per esaurimento fondi. Ora possono presentare la domanda dal 29 novembre al 21 dicembre. C’è da aspettare, invece, per le nuove domande: si potranno presentare dal 5 febbraio al 29 marzo 2022.

Tra le spese ammissibili rientrano:

  • l’acquisto e l’installazione di nuovi dispositivi di ricarica per veicoli elettrici e per unità nautiche;
  • le relative attività di progettazione, fino ad un massimo del 10% del valore dell’importo delle opere oggetto di contributo;
  • opere complementari all’intervento, da intendersi come opere edili e infrastrutturali, di adeguamento degli impianti elettrici;
  • gli ulteriori costi strettamente funzionali alla realizzazione delle opere;
  • l’IVA qualora non recuperabile o compensabile da parte del beneficiario.

Un uomo inserisce lo spinotto di ricarica nella sua auto elettrica

L’esempio del Lago di Como e il turismo su barche elettriche

Se il finanziamento di punti di ricarica elettrici per i veicoli terrestri non stupisce, fa invece notizia il fatto che il bando si rivolga anche ai porti e agli approdi. È vero che la Lombardia non ha sbocchi sul mare ma i suoi laghi sono una risorsa turistica fondamentale e l’idea è quella di svilupparla in modo sempre più ecosostenibile.

Il lago di Como in primis è stato definito l’Electric Lake d’Europa e sta sviluppando una vera e propria filiera con operatori turistici che si dedicano al noleggio di imbarcazioni elettriche così come si sta diffondendo il servizio di taxi boat elettrici per gli hotel di lusso.

Visti gli incentivi, speriamo in un futuro sempre più elettrico e anche una maggior consapevolezza e responsabilità da parte di produttori (nel rendere i prodotti meno inquinanti nelle fasi di produzione e smaltimento) e consumatori.

A proposito dell'autore

Nato a Milano, ha imparato a destreggiarsi in fixed nel traffico. Cresciuto a pochi colpi di pedale dal Muro di Sormano, si è innamorato delle pendenze più impervie. Trapiantato in Trentino, ha lavorato come guida turistica in bici. Ora vive in Olanda, tra ciclabili e cargobike. Viaggia regolarmente in bikepacking e nell’estate 2016 ha pedalato per le strade d’Europa attraverso 13 nazioni e 3724 km in 31 giorni. Da qui il libro L’Europa in Bici.