L’ultima notizia che ci arriva dall’Olanda è che in questi giorni Uber, l’azienda californiana che ha rivoluzionato il modo di spostarsi in città, ha scelto la città di Amsterdam per lanciare un nuovo servizio: UberBike.

Il servizio, annunciato tramite il sito ufficiale e i canali social dell’azienda, è attivo nella capitale olandese dai primi di giugno e permette agli utenti di effettuare i propri viaggi trasportando una bicicletta.

Cos’è UberBike e a chi è rivolto

Come dice la parola stessa, UberBike è un servizio aggiuntivo in cui oltre a prenotare il passaggio per se stessi, secondo la modalità classica di Uber, è possibile trasportare anche la propria bicicletta. L’utente potrà scegliere tra i conducenti che hanno aderito al servizio e dotato la propria autovettura di un portabici.

ciclista attende arrivo di Uberbike

La vostra amata due ruote vi ha lasciato a piedi? Con UberBike potrete tornare a casa caricando la bicicletta in auto.

Le situazioni in cui UberBike trova applicazione sono molteplici: da un problema meccanico del proprio mezzo, come ad esempio una foratura, alla stanchezza fisica, dalle condizioni meteo avverse all’impossibilità fisica di guidare la propria bicicletta, a causa di un infortunio o magari di qualche bicchiere di troppo.

Queste sono le circostanze più classiche e inerenti il contesto metropolitano ma, qualora il servizio prendesse piede, potrebbe trovare applicazione in ambito cicloturistico: UberBike potrebbe essere la soluzione per chi abbia intrapreso un viaggio e si trovi bloccato da un inconveniente, fisico o meccanico, oppure voglia alternare tratti in bicicletta a tratti in auto senza doversi preoccupare di avere un furgone al seguito o di cercare altri mezzi di trasporto.

Le premesse affinché il servizio funzioni e possa trovare consensi dovrà superare i limiti che in questa fase iniziale sono emersi: i conducenti che hanno installato un portabici non sono molti e per funzionare bene il servizio ha bisogno di raggiungere una massa critica tale per cui sia facile trovare un guidatore che eroghi il servizio.

La seconda problematica, peraltro facilmente superabile, è il numero di biciclette trasportabili: attualmente è stato imposto il limite di una bicicletta ad autovettura, costringendo a chiedere un numero di autovetture uguale a quello degli utenti che hanno bisogno del servizio, raddoppiando così i costi.

Come funziona UberBike

L’utilizzo di UberBike è semplicissimo ed è integrato all’interno dell’applicazione ufficiale. Ovviamente, per usufruire del servizio è necessario essere registrati a Uber e aver scaricato l’applicazione, disponibile per ioS, Android e Windows. All’interno dell’applicazione è possibile visualizzare i conducenti abilitati al trasporto delle biciclette.

Una volta trovato e selezionato il passaggio più congeniale secondo la normale procedura, verrà aggiunta alla tariffa base di Uber una quota fissa di 4 euro per il trasporto della propria due ruote. A quel punto non resta che attendere l’arrivo dell’autovettura e godersi il viaggio con bici al seguito.

Una donna in bicicletta medita se chiamare UberBike

Un’altra circostanza in cui UberBike si rivela utile è in caso di tempo avverso: basterà trovare un’auto disponibile e potrete tornare a casa insieme alla vostra bici asciutti.

UberBike arriverà in Italia?

Il servizio UberBike è già stato introdotto a San Paolo in Brasile la scorsa estate e l’azienda di San Francisco ha deciso di esportarlo in Europa scegliendo Amsterdam, una delle città più bike-friendly e che, secondo alcune stime, ha un parco biciclette vicino se non superiore al numero dei suoi abitanti.

Dal sito ufficiale di Uber non trapelano notizie relativamente alla sua diffusione in altre città ma è possibile che nei prossimi mesi sia esteso ad altre città europee. Per quanto riguarda l’Italia, Uber vi è sbarcato nel 2013 e, con molte resistenze, è attivo a Milano, Roma e Firenze.

Speriamo che il servizio trovi spazio anche da noi e che rappresenti una soluzione in più per chi vuole muoversi in bicicletta.

A proposito dell'autore

Abito ad Arco di Trento, mecca della bici a 360°. Unisco la passione della bici al mio lavoro di cartografo e di rilevatore GPS di itinerari bici e trekking. Ho scritto due guide, una di mountain bike e l'altra di cicloturismo.