Più sicurezza per le strade, meno incidenti e una forte riduzione del numero di morti e feriti gravi: è questo il bilancio dei primi sei mesi di guida a velocità moderata nella città di Bruxelles.
Dal 1° gennaio 2021 infatti nella capitale belga guidare a 30 km/h è diventata la regola generale.

E ora “l’Agenzia per la Mobilità di Bruxelles” ha reso noti i dati relativi alla circolazione per il primo semestre dell’anno, comparandoli con i dati degli anni precedenti.

I risultati parlano da soli. Rispetto al lustro precedente si è verificata una riduzione del 20% di incidenti stradali e una riduzione del 25% del numero di feriti gravi e di morti.

I dati del primo trimestre 2021 sono stati paragonati con la media di quelli registrati tra il 2016 e il 2020. E considerando che tra marzo e maggio 2020 c’è stato il lockdown, le statistiche sono ancora più incoraggianti.

La mappa di Bruxelles con le strade che dal 1 gennaio 2021 prevedono il limite di 30 km orari

La mappa mostra le vie capillari che dal 1 gennaio 2021 hanno il limite a 30 km/h.

Se prendiamo il numero di incidenti mortali, la media 2016-2020 era di 6,8. Nel primo trimestre 2021, se ne sono verificati solo 4. Per quanto riguarda gli incidenti, si è scesi da una media di 1.826 (2016-2020) ai 1.550 della prima metà del 2021.

A Bruxelles c’è ancora da lavorare sulla sicurezza dei ciclisti

Osservando il quadro completo di tutti gli infortuni per mezzo di trasporto, si nota una riduzione del numero di infortuni per tutte le categorie di utenti eccetto i ciclisti. Questo dato, per quanto apparentemente scoraggiante è da mettere in prospettiva con l’esplosione del numero di nuovi ciclisti che negli ultimi due anni è quasi raddoppiato (+44%).

Al di là della maggiore sicurezza, è migliorata anche la qualità della vita. Passare da 50 a 30 km/h dimezza l’inquinamento acustico causato dal traffico stradale. Le misurazioni effettuate da Bruxelles Environnement hanno registrato una diminuzione tra i 2,5 e i 3,9 dB (decibel), a seconda del tipo di rivestimento stradale.

Un poster della campagna di sicurezza stradale per le strade di Bruxelles

Bruxelles non è la sola città europea a limitare la velocità del traffico. Anche Amsterdam viaggia a 30km/h, così come la capitale francese: i sondaggi dicono infatti che “la maggioranza dei cittadini è favorevole a Parigi a 30km/h”.

Ora la sfida della città è quella di fare rispettare le regole sui limiti di velocità. Bruxelles Mobilité ha recentemente riunito le parti interessate (Pubblica Procura, Comuni, Polizia) e firmato accordi per installare 12 nuovi radar in due postazioni di polizia: la Zona Bruxelles-Ovest e la Zona Midi.

Inoltre, la creazione della nuova Procura nazionale di Polizia recentemente annunciata dal Ministro della Giustizia porterà gradualmente a una drastica riduzione della tolleranza per le violazioni di velocità osservate nella “Ville 30”, come è stata ribattezza Bruxelles.

A proposito dell'autore

Nato a Milano, ha imparato a destreggiarsi in fixed nel traffico. Cresciuto a pochi colpi di pedale dal Muro di Sormano, si è innamorato delle pendenze più impervie. Trapiantato in Trentino, ha lavorato come guida turistica in bici. Ora vive in Olanda, tra ciclabili e cargobike. Viaggia regolarmente in bikepacking e nell’estate 2016 ha pedalato per le strade d’Europa attraverso 13 nazioni e 3724 km in 31 giorni. Da qui il libro L’Europa in Bici.