Cagliari è ufficialmente tra le candidate a “Capitale verde europea 2024”. Si tratta della terza partecipazione dopo quella delle edizioni 2021 e 2023. Era in gara con sette città europee: Firenze e Prato per l’Italia, Kosice per la Slovacchia, Cracovia per la Polonia, Murcia e Valencia (che a quanto pare si contenderà il titolo fino all’ultimo con la città sarda) per la Spagna, Sofia per la Bulgaria.

Un percorso green lungo e attento che ha finalmente permesso a Cagliari di rientrare in tutti i parametri (sono dodici) relativi alla sostenibilità urbana. Un percorso che affonda le sue radici in progetti già di metà degli anni ’90, con la creazione dei giardini di quartiere o di prossimità e con le prime prove di raccolta differenziata.

Ma non dobbiamo dimenticare lo sfruttamento sostenibile delle saline, che ci porta ancora più indietro nel tempo. Sempre attingendo alla storia più remota, come non ricordare i grandi viali alberati realizzati tra il XIX e il XX secolo?

Una foto di un tramonto a Cagliari in Sardegna

Cagliari da sempre è una città green

Cagliari è sempre stata una città legata alla natura, al verde, al mare. Oggi poi, con gli incentivi arrivati nel periodo di pandemia si è potuto accelerare notevolmente il processo di transizione, con un progetto destinato a modificare sensibilmente il volto della città.

Un piano di forestazione, corridoi per la mobilità sostenibile, innovazione digitale e tanto altro. Un lavoro che sta coinvolgendo la città a 360 gradi, con tutto il personale impegnato per il raggiungimento di un obiettivo di alto livello.

E così, per la terza volta, Cagliari si candita al concorso European Green Capital Award. Come detto, ci sono 12 indicatori ambientali per la valutazione della città e Cagliari al momento sembra davvero soddisfarli tutti.

Un'immagine dall'alto della città di Cagliari

Non ci sono ancora dati ufficiali, quindi non è possibile dire quali fattori siano stati determinanti, ma di certo un grande apprezzamento ha ricevuto il modello di governance ambientale così come la mobilità sostenibile (il comune ha lavorato molto per ottimizzare il passaggio al trasporto pubblico, con ottimi risultati) e la gestione del ciclo dei rifiuti (e dal perfezionamento della raccolta differenziata).

Un ruolo importante è svolto anche dalla natura e dalla biodiversità che fa parte del territorio cagliaritano.

Il porto di Cagliari con delle barche ormeggiate

Un premio che può arrivare fino a 600.000 euro

La città di Cagliari, qualora dovesse spuntarla sulle altre (la rivale più accreditata è Valencia) potrebbe ricevere un fondo di ben seicentomila euro. C’è già un programma di sviluppo molto concreto che prevede, tra le altre cose la realizzazione di incontri incentrati su tematiche ambientali dedicati agli studenti delle scuole elementari e superiori.

Ma anche la fornitura di borracce termiche agli studenti per disincentivare l’utilizzo della plastica.

Gli studenti universitari potranno misurarsi in un concorso sull’applicazione di idee innovative il tutto legato sempre a tematiche sociali e ancora si procederà alla realizzazione di numerosi parcheggi gratuiti nel centro storico riservati ai veicoli elettrici e ibridi

Insomma, tante idee, tanto lavoro, un fiume di entusiasmo che potrebbe riversarsi su Cagliari e i suoi cittadini, in grado di accelerare un percorso che da anni la città ha già intrapreso con successo. Cittadini che dovranno essere sempre più coinvolti. Il vero obiettivo è questo.

Andare avanti insieme, senza imposizioni dall’alto, ma con un progetto condiviso e sentito.

Noi adesso tifiamo Cagliari. E voi?

A proposito dell'autore

È autore di romanzi, racconti, saggi. Pubblica prevalentemente con Mondadori. È anche editor e copywriter. Nel 2013 ha vinto il Premio Tedeschi Mondadori e ha pubblicato nella collana Oscar Gialli (Il Peccato e l’Inganno). Scrive anche per il teatro.