Sono ormai diversi anni che la Stazione delle Biciclette di San Donato Milanese ha organizzato i campionati mondiali di ciclomeccanica e la conseguente asta di beneficenza di biciclette

Di che si tratta?
Semplice: far rivivere i ”cadaveri” delle bici e riportare a nuova vita rottami ormai dati per morti.
Durante tutto l’anno vengono tenuti da parte telai, manubri, cerchi, guarniture, selle ecc. ecc insomma tutti quei pezzi di bici rotte, abbandonate, smembrate.
Poi un bel giorno di settembre tutto quello che è stato pazientemente raccolto durante i mesi precedenti viene messo a disposizione di squadre di valenti ciclomeccanici che iniziano a raccattare quanto serve per riassemblare una nuova bicicletta…
e così da ciò che è stato gettato rinasce un nuovo mezzo a pedali.

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Sì, è vero: non sempre sono meraviglie da lustrarsi gli occhi, oggetti armoniosi che per design, curvature e colori si fanno ammirare. Le bici che escono dai campionati di ciclomeccanica sono dei meticci: hanno un po’ della bici da corsa, qualche innesto di mountain bike, un gene da bmx, una reminiscenza di Graziella e poi diversi colori che formano il loro mantello pezzato.
Eppure così si prestano ancora benissimo a percorrere le vie di Milano, a sottolineare ancora una volta che il meticciato è una condizione necessaria ed inevitabile per una città che vuole chiamarsi metropoli.

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E quest’anno ciò che è nato nell’hinterland arriva in città: infatti il 29 settembre 2013 torna l’appuntamento annuale con i campionati di ciclomeccanica. Ma con delle grosse e succulenti novità.

Innanzitutto i campionati sono organizzati non solo dalla Stazione delle Biciclette, ma anche da molte altre ciclofficine, a partire dalla storica ciclofficina della Stecca alla Balenga, da Unza a quella di Agraria, dalla Cuccagna alla bergamasca Pedalopolis (i cui componenti hanno spesso partecipato alle precedenti edizioni nella veste di competitori) o da artigiani come le Officine Sfera o Miraggio.

L’altra importante novità riguarda la location: quest’anno, visto anche il maggior numero di ciclofficine e di squadre di partecipanti alla gara, la sfida dei ciclomeccanici si terrà presso la bellissima Cascina Monluè – via Monluè 75, zona Mecenate/Forlanini – messa a disposizione dal Comune di Milano (ed ecco la terza grossa novità!) che ha offerto anche il suo patrocinio.

Ovviamente nell’aia e sotto i portici, dove si svolgerà la gara, si potrà anche bere e mangiare durante tutto la giornata… che finirà con due momenti importanti.

La premiazione: una apposita giuria sceglierà infatti la bici più bella, la più simpatica, la più strana e la squadra vincitrice riceverà una coppa (spesso frutto ancora dell’opera di altri ciclomeccanici, abili saldatori) che potrà essere esposta ad imperitura memoria nei locali della ciclofficina!

L’asta: Le bici frutto del lavoro e della fantasia dei ciclomeccanici vengono messe all’asta e così chi avesse bisogno di una bici (magari di quelle poco appariscenti che si può rischiare di lasciare legate fuori dalla stazione della metropolitana) può accaparrarsela spesso anche con una modica spesa.

E la cosa più bella è che il ricavato è dato in beneficenza: non si tratta mai di cifre enormi, ma un migliaio di euro offerto a chi lavora in un piccolo ospedale in Africa può servire a salvare la vita a qualche decina di bambini.

Tutto questo verrà presentato il 19 settembre 2013, ad UpCycle, il bike cafè restaurant di Via A. M. Ampère 59 a Milano

Si parte alle ore 18:30 con aperitivo e Tommaso che ci farà vedere come si fa a riparare una bici; mentre alle 20:30 proiezione cinegiornali in super8 delle edizioni precedenti di Livio Colombo e Giulia Vallicelli, musicati dal vivo da Beppe Sordi alla bicicletta elettroacustica.

Autore: Roberto Peia
Foto credit: Mario Molinari

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