Che praticare sport faccia bene alla nostra salute non lo scopriamo di certo oggi. Parliamo anche di quelle piccole attività non necessariamente impegnative come brevi passeggiate o pedalate rilassanti nei dintorni di casa.

E così non ci sorprende molto la notizia che ci sia una buona correlazione tra la presenza di aree pedonali e piste ciclabili in molte città e tassi di obesità decisamente più bassi. Non solo, anche l’incidenza del diabete sembra essere minore. Tutto questo da uno studio recentissimo che arriva direttamente dal Canada.

La ricerca è stata portata avanti da Gillian Booth, ricercatrice dell’Università di Toronto.

E come già anticipato, tende a dimostrare che c’è un calo molto evidente di obesità e casi di diabete in quelle città che favoriscono in qualche modo un po’ di attività fisica, grazie proprio alla presenza di aree dedicate (ai pedoni e ai ciclisti).

Una donna fa stretching sul marciapiede in città

La ricerca è stata condotta prendendo in esame un alto numero di studi in materia, oltre 170. La presenza di infrastrutture che favoriscono la mobilità dei cittadini fa emergere dati interessanti, ma non sorprendenti, visto che quando si parla di prevenzione non si trascura mai di suggerire un minimo di attività fisica.

Booth ha preso in esame un campione di circa trentamila persone e i dati che emergono sull’obesità sono piuttosto chiari. Nelle aree in cui non c’è possibilità di muoversi a piedi e prevale lo spostamento in macchina l’obesità è presente in più del 50% dei casi. Dieci punti in meno se i cittadini possono sfruttare aree pedonali.

Pedalare allunga la vita?

Qualche anno fa una scherzosa pubblicità sosteneva che telefonare allungava la vita. Oggi però, rimanendo seri, possiamo senz’altro sostenere che un po’ di attività fisica ci aiuta a vivere meglio e più in salute.

Lo stesso primo ministro del Regno Unito, Boris Johnson, qualche tempo fa, cercando di arginare il problema dell’obesità suggeriva ai britannici di concedersi un po’ più spesso qualche uscita in bicicletta, anche per i piccoli spostamenti cittadini. Un po’ di moto ogni giorno può davvero portare dei grandi benefici.

Ma il problema delle infrastrutture rimane di fondamentale importanza, come ha sottolineato la stessa ricercatrice Gillian Booth, sostenendo che “le persone sono più attive se hanno più infrastrutture vicino a loro.” Ovviamente non vogliamo giustificare la pigrizia che spesso ci coglie, ma il discorso della Booth sembra avere una sua logica.

Un uomo pedala sulla pista ciclabile

Pedalare ricuce anche il rischio di diabete

Per rimanere nel cuore del discorso, è utile sapere che altri studi, in passato, hanno dimostrato che un ciclista che si mantenga in costante allenamento gode di una salute fino a sei volte maggiore rispetto agli automobilisti. Insomma, pedalare fa bene, eccome.

Tornando allo studio dell’Università di Toronto ci riallacciamo ai primi dati forniti, perché la ricerca non parla solo di obesità, ma punta il dito anche su altri fattori. In zone con aree pedonali e piste ciclabili c’è il 20% in meno di rischi di sviluppare il diabete (statistica effettuata su un campione di un milione di analisi del sangue).

Un uomo pedala sulla pista ciclabile della città

Se pensate che nel regno unito il 10% della spesa sanitaria è volta alla cura del diabete capite quanto questo possa incidere su molti aspetti. Modificando la tipologia di investimenti si potrebbe ridurre l’incidenza di molte malattie e migliorare la salute di tutti quanti.

Dopotutto prevenire è sempre meglio che curare, non si dice a questo modo?

Noi, nel nostro piccolo possiamo metterci un po’ più di impegno. Una bella passeggiata o una mezzoretta in sella alla nostra bicicletta. Non solo è divertente e piacevole, ma ci farà anche stare meglio.

Un compromesso niente male.

A proposito dell'autore

È autore di romanzi, racconti, saggi. Pubblica prevalentemente con Mondadori. È anche editor e copywriter. Nel 2013 ha vinto il Premio Tedeschi Mondadori e ha pubblicato nella collana Oscar Gialli (Il Peccato e l’Inganno). Scrive anche per il teatro.