In questi mesi non si fa che parlare di sostenibilità e di sviluppo, con un’attenzione tutta rivolta al futuro, al modo migliore e concreto per portare dei benefici che possano non solo agevolare l’utente ma anche giovare alla salute del pianeta.

Gli studi di settore certo non mancano e ogni giorno fioccano notizie nuove sia in ambito europeo che italiano. Quello che forse ancora manca è una spinta vera e propria verso un cambiamento radicale.

Piccoli passi se ne fanno, questo è certo, ma la necessità di aumentare la marcia è sempre più pressante. Lo abbiamo visto qualche giorno fa parlando del rapporto del Ministero delle Infrastrutture (MIMS) e lo evinciamo anche dal nuovo resoconto presentato dal rapporto sulla mobilità di MobilitAria 2022.

In sostanza, secondo il rapporto realizzato da Kyoto Club e dal Cnr-Iia (Istituto sull’inquinamento atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche) in collaborazione con Isfort (Istituto superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti), nell’ambito della campagna europea Clean Cities, a fronte di una crescita delle ciclabili cittadine e il successo che sta facendo riscontrare il servizio sharing dei monopattini, dobbiamo evidenziare un ritardo ancora importante del trasporto pubblico con la presenza delle automobili private ancora ingombrante nonostante il lungo periodo e le nuove abitudini dovute allo smartworking.

Il titolo e il logo ufficiale del rapporto Mobilitaria 2022 sull'inquinamento e la mobilità sostenibile

Analisi condotta su 14 città italiane

Il rapporto MobilitAria 2022 ha preso in esame ben 14 aree metropolitane italiane riscontrando sempre una tendenza all’aumento dei gas serra: un dato preoccupante, perché negli ultimi anni l’obiettivo prioritario era quello di migliorare la situazione.

Invece l’impatto dei trasporti fa segnare un +4% su base nazionale (dati dal 1990 al 2019) con i picchi proprio nelle città più grandi.

L’incidenza maggiore è dovuta ai trasporti stradali, con un peso che può arrivare anche oltre il 50%. Le città analizzate (nel corso del 2021) sono: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Reggio Calabria, Torino, Venezia.

Sempre ragionando a livello di inquinamento, un altro dato preso in considerazione (con risultati negativi) è quello del valore del Pm10 (con questa sigla, nell’ambito del materiale particolato aerodisperso, si intendono tutte quelle particelle di diametro aerodinamico inferiore o uguale ai 10 µm). Sono troppe le città italiane che superano il limite giornaliero, con Torino in prima linea (supera il valore minimo consigliato ben 75 giorni l’anno), poi Milano, Venezia e Catania.

<Confronto dei valori medi registrati nel 2021 per biossido di azoto e particolato atmosferico dalle stazioni di fondo urbano con i valori raccomandati dall’OMS (AQG) per le 14 città metropolitane

Confronto dei valori medi registrati nel 2021 per biossido di azoto e particolato atmosferico dalle stazioni di fondo urbano con i valori raccomandati dall’OMS (AQG) per le 14 città metropolitane.

MobilitAria 2022: ci sono anche dati incoraggianti

Per fortuna non tutti i dati presentati dal rapporto sono negativi. Buone notizie arrivano dalla mobilità sostenibile. In molte città aumentano in modo interessante le piste ciclabili: la capitale è al primo posto, con un aumento che arriva quasi a 70 km.

Ma buoni dati anche da Genova, Torino, Bologna e Cagliari. C’è ancora molto da fare, ma sembra che i lavori procedano bene. Milano, dove abbiamo la nostra redazione, purtroppo non è fra le prime della classe per le ciclabili ma lo è per lo sharing come vedremo.

Cresce anche la micromobilità e non ci sarebbe nemmeno la necessità di dirlo con cifre evidenti vista la presenza massiccia di monopattini un po’ ovunque. Servizio di sharing che arriva per la prima volta in città che ne erano sprovviste, come le siciliane Catania e Palermo. Un totale di oltre 4.000 mezzi pronti a invadere le strade delle due città.

La tabella con i dati sull'inquinamento e la mobilità di Milano nel 2021

Tabella con i dati sull’inquinamento e la mobilità di Milano.

Molto in crescita anche il bike sharing. In vetta alla classifica con la flotta bici più numerosa troviamo appunto Milano (oltre 16.000 biciclette) seguita un po’ a distanza da Roma (quasi 10.000) e poi Torino, Firenze e Bologna.

Numeri più piccoli per quanto riguarda il car sharing ma anche qui qualcosa inizia a muoversi concretamente. La città più attiva è Roma con oltre 2.000 vetture, poi ancora Milano e Torino.

Il rapporto MobilitAria 2022 presenta luci e ombre. Qualcosa va decisamente bene. Su altro dobbiamo lavorare. Speriamo che queste analisi non cadano nel vuoto.

A proposito dell'autore

È autore di romanzi, racconti, saggi. Pubblica prevalentemente con Mondadori. È anche editor e copywriter. Nel 2013 ha vinto il Premio Tedeschi Mondadori e ha pubblicato nella collana Oscar Gialli (Il Peccato e l’Inganno). Scrive anche per il teatro.