Ci sono città che si distinguono in modo particolare per l’attenzione a certi particolari e la città di Pesaro è senza ombra di dubbio una delle città più attive sul versante bicicletta. Lo dimostra la presenza della “Bicipolitana” e il recentissimo museo da poco inaugurato.

La notizia è di un paio di mesi fa: l’inaugurazione a Pesaro all’interno del Palazzo Gradari, del nuovissimo Museo della Bicicletta. Una novità che accogliamo con grande entusiasmo e che speriamo possa ulteriormente incrementare la passione per le due ruote.

Soprattutto un nuovo luogo di cultura e tradizione sulle due ruote a pedale che andremo presto ad aggiungere al nostro elenco dedicato ai musei del ciclismo e delle biciclette in Italia.

Curiosi?

Un museo dedicato alla bicicletta

Il nuovo museo espone ben 40 modelli, ripercorrendo un po’ tutta la storia del ciclismo, attraversando le varie epoche. Un viaggio nel tempo che ci porta indietro alla prima metà del Novecento (quando le biciclette erano il mezzo di trasporto principale e di auto per le strade italiane se ne vedevano ben poche), passando agli anni della Ricostruzione (dalla fine della Seconda Guerra Mondiale alla fine degli anni Cinquanta) senza dimenticare di mostrare le ultime innovazioni, arrivando ai tempi moderni.

Il tutto filtrato attraverso la storia del Giro d’Italia, evento non solo sportivo, ma un collante speciale, soprattutto negli anni più difficili, per un’intera società.

Uno scatto del nuovo museo della bicicletta inaugurato a pesaro nel 2022

Ma il comune marchigiano già da tempo si era distinto in modo particolare, con uno sguardo sempre attento allo sviluppo urbano e alla mobilità sostenibile.

Il progetto della famosa Bicipolitana pesarese parte qualche anno fa, nel 2015, ma si capisce da subito che è qualcosa di unico, destinato a diventare modello per altre città: undici percorsi cittadini che all’epoca già coprivano tragitti per circa 80 km in grado di collegare facilmente entroterra con aree periferiche, mare e porto, facilitando non poco il tragitto casa-lavoro in bicicletta.

E oggi è la volta del Museo, che ha già acceso l’entusiasmo cittadino. All’inaugurazione, Matteo Ricci, il sindaco, era chiaramente soddisfatto e ha sostenuto che la città di Pesaro “oggi si arricchisce di un patrimonio meraviglioso”.

Un Museo che può vantare anche un pezzo di altissimo pregio (di proprietà della collezione Italian Legend Bicycles), come la bicicletta che Francesco Moser, nel 1988, cavalcò per fare il record dell’ora.

L'amministrazione di pesaro posa nel nuovo museo inaugurato nel 2022

Non solo Francesco Moser

Ovviamente la bicicletta di Francesco Moser non è l’unico gioiello del museo. Di sicuro interesse anche le bici appartenute alla campionessa Fabiana Luperini, in grado di stravincere sia il Giro d’Italia che il Tour de France negli anni Novanta.

Tutto questo è stato possibile anche grazie al contributo della Regione Marche oltre che alla gentile collaborazione di finanziatori privati, con una mostra curata da un vero esperto del settore, già grande collezionista, Dario Corsi.

Il giorno dell’inaugurazione – a giugno 2022 – era presente anche il sottosegretario allo sport Valentina Vezzali, la quale ha ricordato a tutti che Pesaro è un esempio da seguire.

All’ingresso del museo sarete accolti da un busto del campionissimo Fausto Coppi e da una carrellata di immagini che lo ritraggono al mare nei pressi della città.

Una bici esposta sul podio nel nuovo museo della bicicletta inaugurato nel 2022 a Pesaro

Come e quando visitare il museo

È possibile visitare il Museo della Bicicletta il sabato e la domenica, oltre che in tutti i giorni festivi fino a settembre compreso.

Il museo segue i seguenti orari: dalle ore 10 alle ore 13 e ancora dalle 16:30 alle 19:30. Per visitare il museo al di fuori di queste date sarà necessario prenotare una visita.

Questi i contatti per prenotare:
e-mail: info@centroartivisivepescheria.it
Telefono: 0721 387651

A proposito dell'autore

È autore di romanzi, racconti, saggi. Pubblica prevalentemente con Mondadori. È anche editor e copywriter. Nel 2013 ha vinto il Premio Tedeschi Mondadori e ha pubblicato nella collana Oscar Gialli (Il Peccato e l’Inganno). Scrive anche per il teatro.