Non vogliamo “farvi la predica” sull’importanza del casco, che tutti comprendete, ma solo darvi qualche dritta su un accessorio che spesso è sottovalutato, soprattutto in ambito urbano.

Per aiutare i nostri lettori a scegliere il loro, abbiamo testato cinque caschi, ognuno con una identità un po’ diversa, così come lo sono quelle dei tester che li hanno usati.

Abbiamo spaziato trasversalmente tra i modelli di casco che si vedono in testa ai ciclisti urbani: dal Carrera in uso ai più modaioli al pratico B’Twin che è ampiamente diffuso, passando per il particolare Limar e l’accattivante Bern e arrivando al solido ma smart Nutcase.

Clicca sulle foto per aprire i test dei singoli caschi per ciclisti urbani:

Caschi per ciclisti e sicurezza: la normativa

Il casco è un accessorio fondamentale per tutti i ciclisti, inclusi quelli di città. Anche se le velocità in gioco sono inferiori al ciclismo da strada e il trovarsi a mezz’aria meno frequente che in mountain bike e BMX, i rischi sono sempre elevati.

Già qualche tempo fa avevamo parlato in un articolo, che vi invitiamo al leggere, dell’importanza del casco.

Controllate sempre che il casco sia certificato EN 1078, cioè che segua i requisiti europei di sicurezza introdotti nel 1997 per i caschi da bici, skate e rollerblade.

In urban, forse più che negli altri settori, la caratteristica che viene più spesso presa in considerazione è il design: benissimo, ma prima controllate le caratteristiche di sicurezza.

EN 1080 è invece la normativa a cui devono attenersi i caschi per i bambini, che prevede anche dei requisiti per prevenire lo strangolamento accidentale.

Casco ciclista: scegliere la calzata corretta è fondamentale

Un casco deve essere ben stabile in testa, non deve muoversi provando a ruotare o muovere il capo lateralmente o verticalmente: valutate la taglia attentamente prima dell’acquisto, è fondamentale!

I cinghietti devono essere ben saldi e ancorati in maniera solida al casco, non devono stringere eccessivamente. Regolateli con lo snodo a “Y” (presente in quasi tutti i caschi aperti) in maniera corretta, cioè sotto l’orecchio.

Quando acquistate il casco piegate anche la testa verso l’alto per vedere quanto preme sulla nuca: se avete una posizione di guida in bici un po’ avanzata potrebbe darvi fastidio il regolatore di taglia, che sia la classica rotellina o un altro sistema simile. Tenete sempre conto se avete i capelli più lunghi o più corti del vostro solito in quel momento, potrebbero poi far sembrare sbagliata la taglia!

Non è ammesso né largo né stretto, deve essere quello giusto: piuttosto cambiate modello.

Cosa serve in più al ciclista urbano?

Design

Alla fine il design è la prima cosa che ci colpisce. A parità di sicurezza, soprattutto in un settore poco tecnico, solitamente cerchiamo il prodotto che si integri al meglio con la nostra persona; sotto questo aspetto nell’urban la scelta è davvero varia: dagli eleganti caschi minimal a caschi sportivi che richiamano lo stile gravity o lo snowboard, dalle finiture scamosciate alle colorazioni più fantasiose.

Ingombro

Quando siamo in giro in bici in città abbiamo spesso la logistica personale ottimizzata, perché tutti gli spazi sono ridotti all’osso. Avere un casco che anche solo ogni tanto può “infilarsi” o “incastrarsi” da qualche parte può essere una fortuna; bisogna fare attenzione anche per quanto riguarda il peso. E’ in ogni caso molto difficile legarlo insieme alla bici.

Facilità di indossarlo

Spesso i tragitti metropolitani sono brevi e il “togli-metti” frequente e determinante, anche perché putroppo si tende a fare tutto in fretta, cosa che sui sentieri di montagna difficilmente succede. Fare qualche prova è anche qui fondamentale per evitare l’aumento del nervosismo al momento sbagliato. Se portate gli occhiali, provatelo anche con quelli!

Comodità

Il contatto sarà quotidiano, dovete essere sicuri che sia comodo e leggero, ma anche adatto a tutte le stagioni: tenetelo ben presente! E controllate l’imbottitura, che deve essere confortevole, ben salda durante l’uso ed eventualmente estraibile e lavabile.

A proposito dell'autore

Ingegnere per formazione e ciclista urbano per passione e credo, è coinvolto in diversi progetti di impresa e no profit.