Creata più di dieci anni fa da Mark Gainey e Michael Horvathon in California, oggi Strava è l’applicazione più popolare al mondo per sportivi e conta più di cinquantacinque milioni di utenti attivi.

Negli anni Strava è diventata più di un’applicazione, è un vero e proprio culto per gli sportivi, di tutti i tipi. Dai più accaniti che condividono costantemente il frutto del proprio sudore agli amatori che si confrontano sui segmenti creati sulle mappe interattive della piattaforma.

In questo articolo andremo ad analizzare le caratteristiche dell’app: dall’uso “normale” a come utilizzarla come un vero e proprio social network per sportivi.

Uno screenshot del tracking di strada, l'app per ciclisti e corridori

Che cosa è Strava?

Strava (www.strava.com) è nata con l’obiettivo primario di sfruttare il GPS del proprio smartphone (oppure un ciclocomputer o dispositivo con GPS di terze parti) per tracciare e registrare un’attività fisica.

Partita inizialmente per gli amanti della corsa e del ciclismo, oggi l’app permette di registrare i dati ottenuti dallo svolgimento di molteplici tipologie di sport come: nuoto, escursione in montagna, camminata, sci alpino, pattinaggio su ghiaccio, snowboard, sci nordico, canoa, kitesurf, stand up paddle, crossfit, pattinaggio in linea, yoga, giro con e-bike e molti altri ancora.

Oltre a registrare le proprie attività, la piattaforma funziona come un social network dove è possibile condividere le proprie tracce insieme ai propri amici e agli atleti professionisti con cui è possibile interagire commentando, pubblicando foto scattate durante l’attività oppure lasciando “kudos” (i like di Strava).

Funziona a tutti gli effetti come un social network orientato agli sportivi.

Per stimolare la competizione sana tra i membri dell’applicazione, Strava offre la possibilità di avere come riconoscimento dei KOM/QOM (King Of the Mountain oppure Queen Of the Mountain) quando si ottiene il tempo più veloce su determinati segmenti di strada o di sentiero lungo il percorso che si affronta. Dato che il tragitto può essere percorso da altri sportivi, Strava permette di comparare i tempi di percorrenza alla fine dell’attività, stabilendo chi ha percorso un determinato segmento con il tempo migliore.

Con la creazione dei segmenti “cronometrati”, Strava è diventato uno dei primi social network competitivi con il quale registrare le proprie attività e permettere all’amatore qualunque di confrontarsi con i tempi registrati dagli atleti professionisti. L’accessibilità dei parametri anche delle personalità più famose gratuitamente è stata la chiave del successo dell’app che è passata in dieci anni a superare i cinquantacinque milioni di utenti a livello mondiale.

I dati del percorso vengono trasmessi dallo smartwatch all'app strada per gli sportivi

Gli smartwatch possono condividere i dati del proprio percorso sui social network e le classifiche Strava.

Attenzione però, come ci segnala il nostro tester e redattore Claudio Riotti che ha svolto diverse prove comparative anche con cronometri, la precisione di Strava non è alta e c’è sempre un margine di errore nel cronometrare i segmenti, per via del segnale del GPS che può essere debole se siamo in un bosco o il dispositivo con cui registriamo che si sconnette per brevi istanti.

Di conseguenza, specialmente per i mountain biker sui sentieri, percorrere a tutta velocità una traccia in discesa condivisa da altri fruitori della montagna (che magari stanno salendo a piedi) per ottenere il KOM non è il massimo dell’intelligenza e del rispetto.

Sconsigliamo quindi un uso troppo competitivo di Strava: se proprio si vuole essere primi, per quello esistono i cronometri e le gare.

Tuttavia, se usata nella maniera giusta, Strava può dare delle belle soddisfazioni, se non altro per vedere i dati e tenere conto dei giri che si fanno e dei chilometri totali (e metri di dislivello) a fine mese o fine anno.

Difatti oggi Strava è diventata un proprio culto tra gli appassionati di sport, tanto che è diventato famoso il detto “Se non è su Strava, non è accaduto” (tradotto dall’inglese “If it’s not on Strava it didn’t happen”), a testimonianza dal fatto che sono finiti i tempi dove al bar ci si vantava delle proprie prestazioni sportive perché le prove devono essere su Strava. Altrimenti, come dice il motto, non è accaduto.

Registrare, condividere e postare su Strava

Nato per registrare principalmente con il proprio smartphone, oggi Strava permette di utilizzare anche smartwatch oppure GPS e ciclo computer di terze parti per creare la propria traccia. La registrazione di un percorso tramite il segnale GPS non è stata inventata da Strava ma all’applicazione californiana va riconosciuto il merito di averlo reso facile e immediato.

Per registrare un’attività basta premere un pulsante e l’app inizierà in automatico a tracciare il percorso fatto.

Stesso dicasi per le impostazioni di stop e ripresa automatiche facilmente impostabili.

Per le persone più tecniche, professionali oppure gli atleti che utilizzano l’app, è anche possibile abbinare accessori extra come cardiofrequenzimetro oppure misuratori di potenza (è possibile verificare sul sito ufficiale cliccando oltre tutti i dispositivi supportati dall’app).

Gli screenshot degli itinerari percorsi dagli utenti Strava

Infine la condivisione avviene anch’essa con pochi click, restituendo una cartina con grafiche accattivanti da condividere oltre che su Strava anche su altri social network. Grazie alla semplicità e all’automatizzazione dei passaggi, chiunque può registrare una traccia e condividerla.

E per chi non vuole portarsi con sé il proprio smartphone o qualsiasi device smart durante l’attività fisica ma preferisce il classico sensore o rilevatore GPS? Strava offre la possibilità di ricaricare a posteriori l’attività facendo l’upload del file “.gpx” che contiene i dati relativi all’attività che sono solitamente facilmente estraibili dal proprio sensore.

Anche l’attività social si è sempre più ampliata, offrendo la possibilità anche di postare semplicemente un testo scritto, foto oppure link per chi vuole condividere i propri video di YouTube oppure articoli del proprio sito, favorendo l’attività degli influencer sportivi. Va anche detto però che su questi link di provenienza esterna all’app, Strava applica rigidi controlli per inibire ogni possibile spam oppure link inappropriati.

Il tragitto GPS percorso da un runner di Strava

Ogni profilo Strava è unico

Proprio perché ogni atleta è unico e inimitabile, Strava dà la possibilità di impostare i propri parametri fisici e il modello, per esempio da bicicletta, che si utilizza durante le proprie uscite.

La possibilità di scelta tra i modelli di bici è praticamente infinita e vuole rendere Strava non solo l’applicazione per i runner o i ciclisti, ma anche per il normale commuter che vuole condividere la propria traccia.

La personalizzazione ha avvicinato sempre più l’applicazione ad un social network ibrido pensato per gli sportivi che a distanza di più di dieci anni è ancora la forza di Strava rispetto a tutte le altre piattaforme per gli appassionati si sport.

Le funzionalità Premium di Strava

Negli anni Strava è cresciuta in modo esponenziale: da applicazione per gli amatori e gli appassionati ora è utilizzata anche per tenere traccia delle tappe del Tour De France da quasi tutti gli atleti in gara. Per questo l’app californiana a partire dallo scorso maggio 2020 ha deciso di offrire sempre più funzionalità a pagamento con un abbonamento che in Italia costa 7,99 euro al mese oppure 59,99 euro all’anno.

Da qualche mese alcune funzioni prima aperte a tutti sono diventate così esclusive per gli abbonati, tra cui le classifiche (per visualizzare non solo i primi dieci tempi migliori in determinati segmenti ma la classifica completa) e la pianificazione dei percorsi su strava.com (versione desktop dell’applicazione).

Le nuove funzionalità sono davvero tante: si va dall’analisi approfondita dell’allenamento alla possibilità di utilizzare Strava come beacon per condividere la propria posizione in tempo reale con amici o parenti per intervenire in caso di emergenza.

Dettaglio si un fitness watch collegato con Strava condividendo i dati biometrici e le distanze percorse

Le heatmap e la privacy di Strava

E se fosse possibile visualizzare con un colpo d’occhio tutte le attività di tutti gli atleti svolte dagli atleti iscritti e attivi? Da alcuni anni Strava mette a disposizione gratuitamente su una mappa i percorsi svolti tramite una heatmap (mappa di calore) personale o globale che permette di vedere dove vengono registrate maggiormente le attività.

Grazie alla heatmap le amministrazioni locali di tutto il mondo sono in grado di vedere dove le persone svolgono attività fisica e quindi utilizzare i dati provenienti da Strava per sviluppare politiche volte a facilitare l’attività sportiva in determinate aree delle nostre città.

Uno screenshot della mappa di calore di Strava che mostra le aree di maggior attività

La mappa termica di Strava mostra le aree di maggiore intensità sportiva.

I dati accessibili a tutti però non sono piaciuti a tutti i governi. Nel 2018 è diventata virale la notizia che era possibile individuare alcune basi segrete statunitensi (invisibili su Google Maps) tramite le heatmap di Strava grazie ai tracciati degli allenamenti intorno al perimetro delle caserme. Un bel grattacapo per l’azienda che ha dovuto fare dietrofront e rivedere la privacy dei propri utenti circa le attività registrate (pari a 3 trilioni di coordinate, 10 tera bytes di dati per un totale di 27 miliardi di km registrati).

La privacy della piattaforma è diventata sempre più strutturata, permettendo per esempio di creare una propria “zona di privacy” che non permette di sapere il punto di arrivo e partenza di un’attività (solitamente la propria abitazione).

Strava e lo sport incontrano l’arte: i percorsi artistici

Non tutti però sono interessati a utilizzare Strava solo per mostrare le proprie attività sportive, conquistare KOM/QOM o scalare le classifiche dei segmenti: c’è anche chi ha inventato una nuova forma d’arte, ovvero la “Strava Art”. Esprimere la propria vena artistica su Strava è intuitivo ma non di facilissima realizzazione.

Occorre seguire un percorso (chiuso) definito a priori, attivare la navigazione GPS per tenere traccia del percorso e ottenere come risultato finale un disegno. La bellezza della Strava Art è di unire due passioni ovvero lo sport e l’arte per creare un disegno unico utilizzando la propria fantasia oppure seguendo un tracciato chiuso nelle strade della propria città!

Qualche esempio? Da i più semplici che raffigurano il disegno di un maiale, la faccia di Babbo Natale, oppure di scritte fino a disegni più complessi realizzati fuori dalle strade cittàdine con Yoda sulle spalle di Luke Skywalker. Il limite con la Strava Art è solo la fantasia!

Degli utenti Strava hanno disegnato sulla mappa gps tramite il loro percorso

Il futuro di Strava

Numeri in costante crescita, continui aggiornamenti e investimenti in nuove funzionalità: Strava non si è mai fermata e punta a diventare l’applicazione definitiva per gli amanti dello sport e per chiunque voglia condividere i risultati del proprio allenamento o prestazioni atletiche.

Il fattore vincente, a detta dei milioni di utenti che l’hanno scelta, è l’immediatezza e la funzione social della condivisione, due punti chiave su cui l’app ha scommesso sempre più negli anni. Anche se l’uscita delle funzionalità a pagamento hanno fatto storcere il naso a molti, Strava è sempre più scaricata e utilizzata da chiunque voglia raccontare se stesso attraverso le proprie attività sportive.

Due ciclisti utenti di Strava pedalano su una salita di una strada in montagna

Siamo convinti che negli anni l’applicazione diventerà ancora più utilizzata diventando un vero e proprio punto di riferimento per lo sport a livello mondiale. E voi la utilizzate per tenere traccia delle vostre attività sportive? Come vi trovate con Strava?

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Chi è interessato alle App per ciclisti (sia per Android sia per iPhone) può leggere anche i nostri articoli dedicati a MapMyRide, Komoot e Zwift.

A proposito dell'autore

Brianzolo di nascita ma Milanese d’adozione, scopre la passione per la bicicletta iniziando a utilizzarla come mezzo di trasporto principale per andare prima a scuola, poi a lavoro e poi per… viaggiare! La grande passione per i viaggi coincide con quella di creatore di video che sul suo canale YouTube gli permettono di raccontare le sue avventure con un piglio semplice e pratico, per rendere il cicloturismo e l'uso della bicicletta nella vita di tutti i giorni alla portata di tutti!